Cereali e soia, la corsa dei listini continua

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Non conosce pause la tendenza rialzista per frumento duro, tenero e mais, le cui quotazioni sono influenzate dalla scarsa produzione Nordamericana. Anche la soia corre sopra i 600 €/t

 

Grano tenero, ancora rialzi a doppia cifra

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Non si fermano i rialzi con incrementi dagli 8 ai 12 euro/ton che hanno toccato tutte le classi di nazionale. In un contesto di mercato senza ancora un equilibrio e con elevata marginalità, l’offerta rallenta e la domanda diventa prevalente. Il panorama qualitativo a macchia di leopardo per i grani di forza e (in prospettiva) la carenza strutturale di “teneri” rendono le nostre piazze vulnerabili alla volatilità “globale” anche per la ripresa dei consumi. Scambi che già guardano al primo trimestre 2022 con quotazioni ufficiali sul pronto che per i grani di forza “tipo Bologna” tocca i 330 €/t reso destino con i “bianchi” e i “misti” a sconto rispettivamente di 20-23 €/t e 26-28 €/t. comunitari panificabili ed esteri di forza in aumento di un 5-10 €/t.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grano duro, avanti tutta

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Si acuisce la distonia tra un mercato nazionale che, alla luce di minori consumi (anche verso l’export) di campagna e del deficit strutturale, temporeggia e un contesto comunitario ed estero agitati. Le consegne di prodotto negoziati sia prima che dopo gli aumenti procede e questo in parte rasserena il settore semole, ma è evidente la necessità di riallineare in fretta i prezzi di grano-semola-pasta. Domanda (molto presente) e offerta (attendista) si confrontano su “supply-demand” Italia e prezzi con obiettivo temporale per ulteriori scambi fino al marzo-aprile 2022. Da Nord a Sud si sono registrati aumenti sui +20 €/t con le quotazioni che si allineano (sui prezzi “reso”); il “Fino” vale un 540-560 €/t arrivo con comunitari ed esteri poco scambiati.


Mais a quota 300 €/t

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I riflessi qualitativi e quantitativi del raccolto nazionale combinato con le notizie che arrivano da Europa e Mar Nero, mantengono al costante rialzo i prezzi sulle Borse Merci. Si toccano i 300 €/t reso destino con lo “spread” con i cereali a paglia che si riduce aumentando l’incertezza sulla tendenza delle quotazioni nella seconda parte di campagna. Per consegna pronta, il mais “con caratteristiche” si apprezza di 5 €/t su Bologna e 13 €/t su Milano per un valore arrivo sui 295-305 €/t, con il generico a sconto di 4-6 €/t su Milano e un 12 €/t su Bologna; rimpiazzi comunitari in salita.


 Oleaginose e cereali foraggeri, soia sopra i 600 €/t

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Cereali foraggeri: orzi, tenero e sorgo seguono l’andamento di mercato rialzista con attendismo dell’offerta e rincari di 8-12 €/t. L’orzo “pesante” vale arrivo un 260-265 €/t, il sorgo bianco un 280-290 €/t, e il tenero tra i 280 €/t (Milano) e i 305 €/t (Bologna).

Oleaginose: la soia nazionale torna sopra i 600 €/t con allineamento tra Milano (+30) e Bologna (+10); l’estera, in calo di 5-15 €/t, vale reso un 500 €/t.

Cereali e soia, la corsa dei listini continua - Ultima modifica: 2021-10-15T15:20:00+02:00 da Roberta Ponci

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