Cereali. Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dal 23 al 29 novembre 2012)

Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose

Frumento tenero

ITALIA

il mercato nazionale vive una situazione ove la merce nazionale (o nazionalizzata) si apprezza sull’onda del comportamento dell’offerta Francese ed estera. I grani biscottieri e panificabili sono in sensibile rialzo e questo introduce la possibilità di rivedere sulle nostre piazze merce Nordamericana (Soft e Hard Red Winter). I molini titubano a coprire il primo semestre 2013, nel dubbio che prima o poi gli arrivi dalla Russia riprendano condizionando (al ribasso) l’intero comparto dei cereali a paglia oggi molto tonico. L’ottima qualità dei grani di forza esteri ed un euro in ripresa, condizionano le quotazioni degli “spring” da USA e Canada, tendenzialmente al ribasso. Bologna e Milano consolidano aumenti sui 2-4 €/t per le origini comunitarie; in calo di 3-4 €/t i nordamericani.

 

Frumento duro


ITALIA

al momento le prospettive sono calme, ma attenzione agli aumenti degli altri cereali a paglia: il mercato potrebbe riacquistare tenore. Il basso prezzo del nazionale supporta la tesi di vedere lotti di “Fino” prendere la via del Nord Africa, soprattutto dalla Sicilia. I molini sono attendisti dopo i segnali di flessione dei prezzi in Canada e il rafforzamento dell’Euro che portano ad una riduzione del “gap” tra nazionale ed estero. L'offerta è presente ma non si registrano particolari volontà di (s)vendere in attesa che si chiarisca definitivamente il panorama del Gennaio-Giugno 2013. Qualche apprensione per le superfici seminate nell’Italia Centro-Occidentale dopo le recenti “bombe d’acqua”. In regime di attesa e con arrivi regolari di navi al Sud, le quotazioni sono pressoché invariate su tutte le principali borse merci.

 

Mais


ITALIA

se la situazione del nazionale è stabile, sul fronte degli arrivi di comunitario ed estero si cerca di decifrare le intenzioni degli operatori, contrastati tra una prospettiva “invariata” e la possibilità che si manifestino ancora momenti di volatilità. L’origine Francia ed Ucraina dipenderanno molto dall’andamento produttivo nell’emisfero Sud del pianeta e al momento il mercato è stabile ma tendenzialmente tenuto; sinteticamente domanda zootecnica e offerta concordano su dinamiche e prospettive, con un occhio alle ampie giacenze cerealicole sui porti del Nord. Milano, +2 €/t, si allinea con Bologna quotando sui 260 €/t arrivo.

 

Cereali foraggeri e oleaginose


ITALIA

Cereali Foraggeri: nonostante l’ampia disponibilità di merce a i porti (solo a Ravenna oltre 0,2 mio/t) detta legge l’incertezza e la sensazione che i prezzi torneranno a salire nei prossimi mesi (con minore arrivi dal Mar Nero). Le quotazioni recuperano in media un 4 euro/t con il tenero sui 267 €/t (+5) con l'orzo prossimo ai 260 €/t (+4) arrivo ed il sorgo a 269 €/t (+4) partenza.

Oleaginose:
settimana di notizie contrastanti e con la pausa (“Thanksgiving”) in USA a rallentare gli scambi. Occhi puntati alla situazione climatica in Sud America. Bologna e Milano quotano la soia nazionale sui 510 €/t (inv) partenza, con l’estera sempre a sconto di un 30 €/t.

 

Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.

 

Cereali. Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dal 23 al 29 novembre 2012) - Ultima modifica: 2012-11-30T12:21:42+01:00 da Redazione Terra e Vita

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