Conigli, consumi ai minimi. L’offerta si arresta per limitare i danni

prezzi dei prodotti agricoli 8 luglio 2019
Le quotazioni rilevate da Ismea dall'1 al 7 luglio evidenziano un trend negativo nel mercato delle carni bianche e di bovino tipico dei mesi estivi

Avicunicoli

Il mercato dei conigli ha registrato dei picchi minimi di consumo tali che l’offerta si è arrestata per ridurre i danni e riprendere le vendite con prezzi migliori. È probabile infatti che i consumi riprendano dopo Ferragosto, riattivando quindi gli incrementi di prezzo e a cascata le macellazioni. Le temperature torride hanno influenzato negativamente i consumi dei principali animali da cortile. Ad esempio le galline, sia di taglia media che pesante, hanno registrato mediamente un calo di prezzo su base nazionale del -6,81%. I tacchini, grazie ad una buona strategia di offerta, si tengono su valori discreti. Stabili le anatre e in lieve flessione i polli, che perdono il -0,22%. Perdono terreno le anatre e i piccioni: rispettivamente il -5,23% e il -3,70%.

Caseari

La ventisettesima di calendario è contraddistinta dal segno invariato per i formaggi grana a denominazione, per i quali si registrano scambi nella norma su tutti i centri di contrattazione. Per entrambi le medie nazionali si mantengono su livelli di prezzo superiori a quelli dello scorso anno. Si contrappone un mercato delle materie grasse all’insegna della stentatezza con scambi lenti sulla maggior parte delle piazze. Nello specifico si palesano flessioni per lo zangolato pari a 5 centesimi al chilo su tutte le piazze. Alla stessa stregua il burro Cee cede al mercato ulteriori 5 centesimi sia a Milano che a Mantova (3,50 euro al chilo). Spiccano i recuperi del latte spot sia a Verona (+16,7% variazione tendenziale) che a Lodi (+16,1% variazione tendenziale) dove su entrambe i listini superano i 45 euro al quintale.

Bovini

La ventisettesima settimana dell’anno, la prima di luglio, riporta un aumento del +1,1% per le manze da macello rispetto alla scorsa settimana. La piazza che traina tale valore nazionale è quella di Cremona per le razze pezzata nera e incrocio francese. Per contro le vacche da macello perdono il -0,59% sempre su base congiunturale. Risultano del tutto stabili i vitelli da macello e presentano un lieve calo i vitelloni da macello, del -0,12%. Le principali categorie di carne presentano variazioni lievi o nulle, in particolare del -0,47% per le carni di vitello, calo trainato dalla piazza di Milano e in misura minore da Palermo, del -0,12% per le carni di vitellone, e nessuna variazione per le carni di bovino adulto. L’andamento è sicuramente influenzato dai consumi ridotti di prodotti animali che si manifestano durante le fasi più calde dell’estate.

Suini

La tendenza della scrofa da macello risulta stabile con la quotazione di 0,605 euro al chilo. Relativamente ai suini da macello la tendenza risulta ugualmente stabile sia per le pezzature destinate al circuito tutelato che quello destinato al circuito non tutelato. Per quanto riguarda i suinetti risultano in calo le pezzature dai 7 ai 30 kg, i 40 kg tendenzialmente stabili, stabili i 50 kg i 65 kg ed i 100 kg, mentre risultano in rialzo gli 80 kg. Per i tagli della carne suina risultano stabili sia quelli destinati al consumo fresco che quelli destinati all’industria, ad eccezione della coscia con la taglia più pesante che risulta in rialzo. In calo risultano essere la spalla fresca e il trito.

Olio

Nella settimana dal 1 al 7 luglio si è osservato un generale equilibrio, sia sotto il profilo degli scambi sia delle quotazioni, per gli oli vergini e lampanti italiani. Continua l’andamento flessivo dei prezzi medi all’origine degli oli extravergini, su alcune delle piazze calabre e pugliesi rilevate, a causa di una domanda poco attiva. Si è registrato un lieve calo anche per le DOP Aprutino Pescarese e Colline Teatine e per la DOP Umbria. Restano invece invariati i valori medi delle IGP. Nella settimana si è rilevato un lieve incremento del prezzo all’ingrosso degli oli raffinati di oliva, imputabile all’andamento di mercato sulle piazze di Roma, Firenze, Genova, Imperia, Milano e Foggia. In aumento anche le quotazioni dell’olio raffinato di sansa sulla piazza di Foggia. La domanda è risultata più attiva anche per le categorie degli oli di semi, i cui prezzi sono risultati in lieve rialzo.

Vino

La prima settimana di luglio si è conclusa con un generale equilibrio tra domanda ed offerta per i vini italiani. I prezzi medi dei vini comuni sia bianchi sia rossi sia rosati non hanno subito variazioni di rilievo. Si è osservato un lieve calo dei prezzi, per entrambi le categorie, esclusivamente sulla piazza di San Benedetto. Anche le quotazioni dei vini IGT restano invariate. In lieve calo, rispetto alla rilevazione di maggio, i prezzi medi dei vini doc-docg sia bianchi sia rossi e rosati a causa di un mercato calmo con scarse contrattazioni.

Prezzi dei prodotti agricoli dell'8 luglio
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Conigli, consumi ai minimi. L’offerta si arresta per limitare i danni - Ultima modifica: 2019-07-10T17:04:15+02:00 da Redazione Terra e Vita

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