Conigli e galline, non si arresta la discesa dei prezzi

conigli
Le quotazioni rilevate da Ismea nella settimana dal 3 al 9 giugno evidenziano una flessione del 5,41% per i prezzi dei conigli e del 2,32% per le galline

Avicunicoli

La prima settimana del mese di giugno ha visto proseguire il calo delle quotazioni dei conigli. Infatti si rileva una flessione congiunturale nazionale del 5,41% a seguito di cali diffusi su tutte le principali piazze. Su Padova e Treviso si segnala un netto calo dei prezzi delle galline, che si riflette su scala nazionale determinando un -2,32% per l’intero segmento. Anche i polli segnano perdite pari allo 0,59% rispetto ai prezzi della scorsa settimana, trascinati al ribasso dalle suddette piazze. Con l’aumento delle temperature infatti, si riducono fisiologicamente i consumi. Anche per le uova si registrano diminuzioni nei prezzi (-0,12% variazione congiunturale). Nessuna variazione di rilevo per i piccioni.

Caseari

Dopo le flessioni del mercato del burro della scorsa settimana questa ottava di rilevazione vede ancora contrazioni per questo prodotto su diverse piazze monitorate. Cala di 5 centesimi la tipologia “zangolato di creme fresche” su tutte le principali piazze, in un contesto di mercato definito calmo. Alla stessa stregua il pastorizzato sulla piazza di Cremona ravvisa un’erosione dei propri listini di 5 centesimi al chilo (3,10 euro al chilo). Le contrazioni, tutte di 5 centesimi, coinvolgono, Milano e Mantova per la tipologia CEE, quotato su entrambe 3,75 euro al chilo. Restano invariate anche in questa penultima settimana del mese le quotazioni del Parmigiano Reggiano Dop, con scambi dichiarati nella norma. Per contro il Grana Padano Dop alla totale stabilità contrappone un leggero recupero sulle piazze di Cremone e Mantova limitatamente alle stagionature più elevate

Bovini

La settimana in oggetto mostra lievi movimentazioni dei prezzi di scambio del mercato dei bovini. Restano del tutto invariati i valori delle vacche e delle manze da macello. Relativamente ai vitelli da macello si registra sulla piazza di Montichiari un calo congiunturale del 2,25%, determinando una variazione sui prezzi medi nazionali del -0,17%. Alla stessa stregua anche per i vitelloni/manzi da macello per i quali si accusano flessioni nei listini sulla piazza di Padova del -0,82% per la Charolaise, -0,62% per gli incroci francesi, -0,18% per la Limousine. Lievi le variazioni delle carni di vitello che registrano un incremento congiunturale del +0,09%, invariate quelle di bovino adulto. Per le carni di vitellone risultano in calo i quarti anteriori (-0,65% variazione congiunturale), mentre i quarti posteriori risultano in recupero dello 0,39%.

Suini

La tendenza delle scrofe da macello è indicata in rialzo con la quotazione attestata a 0,61 euro al chilo. Relativamente ai suini da macello la propensione risulta sostanzialmente stabile con la quotazione della taglia classica attestata a 1,341 euro al chilo. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento l’orientamento si registra come stabile con le quotazioni di tutte le pezzature che confermate rispetto alla settimana scorsa.

Olio

Nella prima settimana di giugno si è osservata una lieve flessione delle quotazioni medie dell’olio vergine sulle piazze pugliesi imputabile al lento andamento del mercato. Stabile invece il mercato sia per l’olio extravergine che lampante le cui contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi medi invariati. Per le Dop si è osservata una leggera regressione dei listini per per gli oli Canino, Chianti classico e Sabina, mentre restano invariate le quotazioni medie delle Igp. Sul mercato all’ingrosso si è avuto un leggero aumento dell’olio di oliva raffinato mentre anche questa settimana si è osservato un calo delle quotazioni dell’olio raffinato di sansa imputabile ad una domanda poco propensa all’acquisto. Per gli oli di semi i prezzi medi nazionali non hanno avuto variazioni rispetto alla precedente settimana.

Vino

La prima settimana di giugno ha visto un calo dei prezzi medi all’origine per i vini bianchi comuni imputabile all’andamento del mercato sulla piazza di Trapani. Gli scambi sono avvenuti a rilento a causa di una debole attività della domanda e le quotazioni hanno avuto una leggera flessione. Non si sono avute variazioni di rilievo sia per i vini comuni rossi sia per le Igt grazie a un generale equilibrio tra domanda e offerta.

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Conigli e galline, non si arresta la discesa dei prezzi - Ultima modifica: 2019-06-12T17:28:53+02:00 da Redazione Terra e Vita

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