Si ferma la caduta dei grana, sempre in crisi i suini. Duro in evidenza

prezzi dei prodotti agricoli del 22 giugno 2020
Il dato più importante della penultima settimana di giugno è la sostanziale tenuta delle quotazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Stabili anche carni bovine e avicunicole, sempre in grande sofferenza i suini. Calma piatta per olio e vino

Cereali, duro in rialzo, tenero attendista

La penultima settimana del mese di giugno si è conclusa all’insegna di un mercato altalenante. Al nord, e in parte al centro della penisola, c’è molta attesa per le nuove trebbiature che hanno evidenziato qualche ritardo a causa delle piogge intermittenti che hanno caratterizzato gli ultimi sette giorni; infatti molte piazze del nord non hanno quotano il frumento tenero.

Cominciano ad essere più numerose, invece, le piazze del sud che rilevano i prezzi della nuova produzione di frumento duro e i valori riferiti mostrano variazioni al rialzo. I listini del frumento estero, sia duro che tenero, restano sostanzialmente invariati. In leggero aumento i valori medi delle semole di frumento duro, mentre restano invariati i prezzi delle farine di frumento tenero.

Caseari, si ferma il crollo dei grana

Dopo un lungo periodo di constanti flessioni la novità della settimana per i due formaggi grana a denominazione è stata la totale tenuta dei listini su tutti i maggiori mercati, nonostante gli scambi siano stati comunque piuttosto calmi. I prezzi del Parmigiano Reggiano 12 mesi si attestano sui 7,75 €/kg a Parma e sui 7,43 €/kg a Milano, mostrando su entrambe una variazione tendenziale negativa di oltre il 30%. Alla stessa stregua anche il Grana Padano Dop riesce a mantenere stabili i listini sui tutti i centri di scambio e su tutte le varietà monitorate, anche in questo caso su livelli di prezzo nettamente inferiori rispetto ai listini dello scorso anno. Sul fronte delle materie grasse e i burri dopo i recuperi delle scorse settimane il mercato appare in sostanziale tenuta con listini saldamente ancorati sui medesimi livelli e con scambi che vengono definiti nella norma per il periodo.

Bovini, piccole variazioni nei listini

Nel corso dell’ultima settimana monitorata il mercato dei bovini da macello mostra rallentamenti negli scambi e un ritmo più ridotto delle macellazioni. A fronte di sostanziale tenuta dei listini si rileva qualche rialzo nei listini per i vitelli di frisona su Reggio Emilia e per i vitelli di piemontese a Cuneo, mentre sempre su quest’ultima risultano in calo gli incroci. Per le manze i listini risultano nel complesso stabili ad eccezione di qualche adeguamento al ribasso sulla piazza di Carmagnola, mentre riescono a recuperare qualche centesimo sia a Cremona che Vicenza.

Leggeri recuperi anche per le vacche determinati più che altro da un’offerta ridotta sul mercato piuttosto che da un incremento della domanda. Proseguono nei recuperi i bovini da ristallo e i baliotti, mantenendo comunque un differenziale su base annua ancora negativo. Sul fronte del macellato si rilevano diminuzioni di prezzo per i tagli anteriori dei vitelloni e i busti di vitello, mentre risultano stabili le mezzene. Leggeri apprezzamenti nei listini dei tagli posteriori e delle mezzene di bovino adulto.

Avicunicoli, prezzi in lieve salita

Il mercato avicunicolo appare nel complesso in linea con quanto evidenziato nelle precedenti settimane. Per quanto riguarda i polli la domanda rimane contenuta, tuttavia, la limitatezza dell’offerta sta permettendo una ripresa dei corsi per entrambe le pezzature, registrando comunque un differenziale negativo su base annua (-17,9% pollo leggero; -20,5%pollo pesante).

Più in sofferenza il mercato delle galline con consumi domestici contenuti ed un’offerta di prodotto che risulta in esubero rispetto alla domanda, sia interna che estera, con conseguenti quotazioni che si stabilizzano su livelli piuttosto bassi e nettamente inferiori rispetto ai listini dello scorso anno (-44,9% variazione tendenziale).

Scambi lenti anche per tacchini e faraone, per i quali l’offerta sembra essersi adeguata ai minori volumi mantenendo un mercato in equilibrio e listini nel complesso stabili. Prosegue la congiuntura flessiva per i corsi delle uova, da sottolineare comunque che nonostante tali dinamiche i livelli dei prezzi di tutte le categorie sono ancora superiori rispetto ai valori dello scorso anno. Buone le performance mostrate dai conigli, grazie ad una domanda interessata ed un’offerta ancora esigua di prodotto sul mercato che spinge al rialzo i listini sulla maggior parte delle piazze.

Suini, la crisi continua

Il mercato suinicolo mostra corsi in aumento per quanto riguarda il comparto dei suini da macello, mentre i suinetti registrano ancora una significativa tendenza flessiva. Il canale della ristorazione si sta lentamente riprendendo sia nelle città che nei luoghi turistici e gli operatori di mercato valutano una domanda che comincia ad essere corroborata dai primi segni di ripresa. Relativamente al mercato all’ingrosso i listini sia dei tagli destinati al consumo che quelli destinati all’industria sono complessivamente stabili, si evidenzia comunque qualche movimentazione al rialzo sui listini della pancetta e del pancettone.

Vino, mercato stazionario

Stazionario il mercato del vino nazionale. I prezzi restano stabili, ma le compravendite risultano limitatissime per tutte le categorie di prodotto. Buona la vegetazione nei vigneti però con rischio attacchi crittogamici per le continue precipitazioni atmosferiche.

Olio, nessuna variazione

Il mercato degli olii di oliva nazionali si afferma sostanzialmente in linea con le rilevazioni precedenti, si registra un certo interesse su prodotti di elevata qualità. Gli operatori rivolgono l’attenzione verso la produzione in campo, che al momento, si prevede più contenuta rispetto a quella dello scorso anno. Restano importanti le giacenze e gli ammassi volontari della campagna 2019/2020.

Sostanzialmente stabile anche il mercato degli olii raffinati di oliva e dei rettificati di semi.

Poche variazioni anche sui principali mercati esteri monitorati. Anche Grecia e Spagna rivolgono l’attenzione verso le campagne e la nuova produzione, che al momento, risente parzialmente di un clima non particolarmente favorevole. In Grecia si attende con ansia la riapertura del 1° luglio delle attività alberghiere e l’entrata di turisti dall’estero nella speranza di un maggiore impulso per i consumi.

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Si ferma la caduta dei grana, sempre in crisi i suini. Duro in evidenza - Ultima modifica: 2020-06-23T20:49:33+02:00 da Redazione Terra e Vita

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