Grano duro, in una settimana guadagna 50 euro la tonnellata

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Continua la corsa dei prezzi del frumento tenero e, soprattutto, di quelli del duro, anche per una domanda che si fa più pressante. Corre anche l'orzo mentre il mais resta invariato

Grano duro, prezzi in orbita

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Italia grano duro

Deciso aggiornamento dei listini che ratifica il primo segnale dell’Ager la scorsa settimana. La pressione della domanda sull’origine nazionale cresce e con essa i prezzi fanno segnare +50 €/t su Bologna e +60 €/t su Foggia. Lo scenario vede l’offerta timorosa sul da farsi e si registrano scambi per volumi limitati dall’aspettativa di ulteriori rincari. La scarsa disponibilità in Europa e nel mondo dirige gli utilizzatori di grano duro verso l’origine nazionale con interesse per tutte le classi merceologiche e tenore proteico. Quotazioni che tornano “reali” con l’adeguamento dei listini: il tipo Fino Nord reso Ager vale un 445 €/t con il Centro partenza a 405 €/t e il Sud ad oltre 460 €/t; comunitari ed esteri in tensione ed al rialzo “nominale” di un 35-45 €/t.

 

Grano tenero, domanda più pressante

Italia Terra e Vita

Riapertura delle principali Borse merci tutte al rialzo con quotazioni allineate tra Bologna e Milano a sottolineare una fase di forte tensione dei mercati dovuta allo scenario globale che traina all’aumento anche i frumenti nazionali. La domanda si fa più pressante a coprire il breve periodo a fronte di un’offerta attendista e orientata a vendite sul breve termine. I lotti scambiati hanno buone caratteristiche e mantengono un sensibile sconto rispetto alle alternative comunitarie ed estere. Le quotazioni del “tipo Bologna” sui 285 €/t (+10) arrivo, con sconto di 12-14 €/t per i “bianchi” (classe 2) e di 18-19 €/t per i “misti” (classe 3). Comunitari panificabili e di forza in salita di 7-15 €/t e “spring” pressoché invariati.

 

Mais, listini invariati

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Continua la raccolta con qualità da verificare ma che migliorano rispetto ai primi tagli. Sono però l’andamento di scambi senza tensioni e, soprattutto, le positive notizie che arrivano dai Paesi nostri fornitori a congelare di fatto le quotazioni che alla riapertura delle Borse di Milano e Bologna si consolidano. Sull’Ager il mais con caratteristiche” arrivo Nord resta sui 273 €/t mentre le Granaria riparte da un 276 €/t con i “generici” che incrementano lo sconto di 5-7 €/t; Comunitari in lieve flessione ed estri stabili a premio sul nazionale.

 

Oleaginose e cereali foraggeri, l'orzo guadagna ancora

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Cereali foraggeri: continua l’influsso rialzista dagli echi europei con significativa ripresa per gli orzi nazionali (+10 €/t) per un valore arrivo sui 230 €/t. Teneri in aumento sui 250 €/t arrivo e sorgo bianco che apre a Bologna a 245 €/t.

Oleaginose: la soia nazionale sempre non quotata in un contesto generale senza tensioni con l’estera che cede 3-5 €/t e vale reso destino un 515 €/t.

Grano duro, in una settimana guadagna 50 euro la tonnellata - Ultima modifica: 2021-08-27T12:20:20+02:00 da Roberta Ponci

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