Grano duro, prima settimana di flessione dopo mesi di rialzi

grano tenero
Viaggia spedito il grano tenero che guadagna oltre 10 €/t su Bologna. Si ferma la discesa del mais. Orzo e soia sempre tonici

Grano tenero, continuano i rialzi a doppia cifra

Italia Terra e Vita

Continua senza sosta la tendenza rialzista con rincari in doppia cifra su Bologna e un più 5-7 €/t su Milano. Lo scenario di approvvigionamento non muta con la qualità nostrana apprezzata rispetto alle alternative Comunitarie (rapporto prezzo/qualità) ed estere (per il miglior prezzo). Scambi nella media del periodo ed interesse degli utilizzatori ad allungare le coperture. Si allarga la forbice di prezzo tra i grani di forza e i panificabili oltre i dieci punti percentuali, con i primi trainati dal prezzo dei rimpiazzi ed i secondi dagli echi dal Mar Nero. I grani di forza “tipo Bologna” valgono un 360 €/t reso Nord Ovest e oltre 380 €/t reso Nord Est; panificabili e “misti” a sconto di 35-40 €/t rispetto ai grani di forza, con i Comunitari più 7-8 €/t ed gli “spring” invariati.

Grano duro, listini giù. Semine terminate al Nord

grano duroItalia

Dopo due settimane di invariati sulle piazze si registra un calo di 5 €/t a sottolineare la difficoltà del settore a riconoscere alla produzione prezzi quasi doppi rispetto alla media storica. In attesa di capire l’evoluzione dei prezzi pasta, la domanda resta presente ma riduce la pressione a fronte di un’offerta che ha già collocato una buona percentuale della produzione e ora si pone attendista. Sul futuro del mercato restano opinioni difformi tra gli operatori e la stasi negli scambi porta al primo calo da inizio campagna. Semine ormai terminate al Nord, mentre le piogge al Centro-Sud ne rallentano il progresso; le superfici Italia attese a +5-10% rispetto al 2020. Il tipo “Fino” vale 550 €/t arrivo Nord ed 575 €/t reso Sud; Comunitari ed esteri nominalmente invariati.

Mais, stop alla discesa dei prezzi

Italia terra e vita

Si ferma la discesa dei prezzi e sulle piazze del Nord si registra un aumento di 1-2 €/t con il supporto sia delle alternative estere, più costose ma necessarie per ridurre il problema tossinico del nazionale, che delle quotazioni dei cereali a paglia che gli ridanno competitività nelle diete zootecniche. Il mais con basso livello di Don è ricercato per le filiere, ma anche il generico tiene bene. Il mais “con caratteristiche” vale un 293 €/t (+1) su Bologna e 282 €/t (+1) su Milano; generici a sconto di 4-8 €/t con Comunitari ed esteri in aumento di 3-5 €/t.

Cereali foraggeri e oleaginose, orzo senza freni, tiene la soia

Italia Terra e Vita

Cereali Foraggeri: l’influenza dello scenario “globale” si comincia a fare sentire. Gli orzi nostrani di qualità trovano adeguata domanda e toccano i 290 €/t (più 10-12 €/t); teneri sui 310-340 €/t (più 5-7 €/t) e sorgo bianco oltre i 290 €/t (più 2-5 €/t). Oleaginose: la soia nazionale si consolida sui recenti livelli e vale 620-630 €/t arrivo. L’estera risente del contesto internazionale più tenuto e si apprezza di 10-12 €/t.

Grano duro, prima settimana di flessione dopo mesi di rialzi - Ultima modifica: 2021-11-19T16:37:59+01:00 da Simone Martarello

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