Grani senza variazioni, mais in calo, soia in leggero rialzo

grano tenero
Il raccolto inferiore al 2019 per ora non rafforza le quotazioni del frumento tenero. L'incertezza per la domanda deprime il mais, mentre sono leggermente più vivaci soia, orzo e colza

Grano tenero: stabile in Italia, in calo all'estero

Italiaterra e vita

Nelle ultime settimane si è registrata generale stabilità e sostanziale tenuta delle quotazioni. Nonostante la ripresa dell’attività molitoria resti a “macchia di leopardo” e la pressione del nuovo raccolto, sulle piazze non si sono evidenziati segnali di debolezza. L’escursione del cambio euro/dollaro è stata vissuta “nominale” in quasi assenza di scambi. La disponibilità di nazionale c’è con la sola pecca del “medio” tenore proteico dei grani di forza; misti rossi molto richiesti. Con Bologna e Milano “chiusi”, i prezzi nominali del tipo Bologna vale sui 220 €/t arrivo con i panificabili superiori poco sopra i 200 €/t e i “misti” a 195-200 €/t; deboli le origini Comunitarie ed esteri stabili dopo i recenti ribassi per effetto €/$.

Europa

Mercato senza variazioni con limitato livello di scambi durante la “pausa estiva”. Gli operatori si sono occupati a osservare l’andamento dei prezzi sulle borse a termine, stante una stagnazione a livello locale sul “pronto”. Alla fine la produzione 2020 si attesterebbe sui 128 m/t, ai minimi degli ultimi anni, con prospettiva di forti riduzioni dell’export francese e Tedesco; la disponibilità è comunque assicurata dall’offerta “any origin”. Con flussi di merce modesti a livello locale i prezzi del “fisico” si confermano mentre sull’Euronext i prezzi sono recentemente rafforzati con il Settembre vale 186 €/t (+6) ed il Dicembre a 184 €/t (+3); il 76-11-220 Fob Costanza vale un 171 €/t (-8) ed il “pronto” Fob Rouen un 182 €/t (-3).

Mondo

Le conferme di buone messi nell’area del Mar Nero, Americhe e Australia, fanno prevedere un’adeguata disponibilità in volume e caratteristiche, in grado di sopperire al calo europeo. Nelle ultime settimane le aste di acquisto nell’area del Mediterraneo hanno visto la Russia protagonista a prezzi più competitivi di Francia e Romania. I primi tagli di grani “primaverili” in Usa fanno stimare ottime specifiche reologiche ma un tenore proteico inferiore al 2019. Prezzi: l’Argentino “pane” a 239 $/t (-5), il DNS Pacifico a 258 $/t, l’Aussie Soft White “new crop” a 218 $/t (-5) e il Russo “new crop” a 201 $/t (-8).

Grano duro invariato anche per la pausa estiva

Italiaterra e vita

Nessuna variazione di rilievo nei cosiddetti fondamentali di mercato. L’attività molitoria procede nella norma e l’offerta di origine nazionale ed estera resta ben presente a stabilizzare le prospettive di un mercato ove i trasformatori mantengono buon livello di copertura, in attesa delle conferme dei raccolti in Nordamerica e Mar Nero, prima di ulteriori acquisti. Scambi ridotti sia per il periodo estivo che per l’incertezza sui consumi nei prossimi mesi con quotazioni pressoché invariate: il “Fino” Centro sui 295 €/t reso Ager con Foggia sui 293 €/t (-4) arrivo; mercantili a sconto di un 10-20 €/t ed esteri in calo per effetto valutario.

Europagrano tenero

Si confermano i valori di produzione, sui 1,3 mio/t, e buona qualità in Francia, ma sulle piazze Comunitarie il mercato resta poco attivo sia per la pausa estiva che per una domanda molto attendista per la positiva evoluzione produttiva mondiale; i prezzi offerti dall’industria attraggono poco l’interesse dei detentori. Il raccolto 2020 è stimato sui 7,2-7,3 mio/t, ai minimi degli ultimi dieci anni e questo, nonostante consumi visti in lieve calo, imporrà un’import di oltre i 2,3 mio/t. In Spagna i recenti acquisti dal Canada hanno compensato il gap qualitativo (volpatura); la Grecia guarda all’export verso la Turchia. Prezzi: sui 260 €/t Fob Sud Francia.

Mondo

I raccolti in Usa e Canada anticipano e si presentano in ottimo stato, avendo beneficiato delle piogge “ad hoc” a Luglio, ma non durante la delicata fase di fioritura (basso rischio di fusariosi). È confermato l’aumento di superfici in Usa e Canada con stima di rese/ha medio-alte. La trebbiatura è iniziata a metà Agosto in Usa e si prevede cominciare a giorni in Canada, in buone condizioni meteo; a fronte di produzioni elevate il contenuto proteico del duro Nordamericano potrebbe essere “medio”. In Australia tutto procede al meglio mentre dal Nord Africa e dalla Turchia continuano le aste di acquisto. Prezzi: il “grado 1/2” quota sui 320 $/t (-10) Cif Italia con il “grado 4/5” a sconto di 25-30 $/t.

 

Mais, tendenza al ribasso

Italia

Dopo settimane di tenuta, con l’arrivo del nuovo raccolto e il rischiararsi delle produzioni Ue e mondiali, i prezzi tendono al ribasso. Oltre a ciò, anche la stima di una minore domanda dal settore zootecnico (meno capi) e l’incertezza sul trend dei consumi alimentari. L’ampia offerta di Comunitari ed esteri è fattore deprimente sul breve-medio periodo. Il mais “con caratteristiche” fermo sui 190 €/t con il “generico” a meno 3-4 €/t; Comunitari invariati ed esteri deboli.

Europaterra e vita

Si prende atto del calo produttivo nelle aree Comunitarie colpite dalla siccità, ma non si registra tensione: produzione 2020 a 67 mio/t (+3 mio/t sul 2019), e la domanda attesa sui 100 mio/t (-3 mio/t). In Francia il 62% dei campi è in ottimo stato (uguale al 2019) con attività di scambio verso la Spagna. Il mercato Comunitario è calmierato dal “any origin” che compensa la minore offerta dall’Est Europa. Prezzi asso mantengono stabili le quotazioni: su Euronext il Novembre stabile a 167 €/t con il Gennaio sui 170 €/t; lo “spot” Fob Bordeaux a 167 €/t (inv).

MondoTerra e Vita

I prezzi (in dollari) sul mercato mondiale si mantengono grazie ad un’attività di scambio che resta elevata e consumi stabili se non in lieve ripresa grazie anche all’uso bio-energetico. Condizione dei raccolti buone in Usa e resto delle Americhe con le sole incognite “climatiche” legate alle precipitazioni nelle prossime settimane (di semina) in Brasile. Il Cbot resta volatile è ben tenuto come i prezzi Fob ($/t): l’Argentino a 167 (+9), il Brasiliano a 175 $/t (+9), l’Usa a 168 $/t (+6) e l’Ucraino a 183 $/t (+1).

 

Cereali foraggieri e oleaginose, prezzi in salita

Italiaterra e vita

Cereali foraggieri: la limitata richiesta dal settore mangimistico deprime il mercato. Scambi limitati con offerta prevalente sulla domanda. Gli orzi pesanti reso Nord quotano un 160 €/t; i teneri un 180-185 €/t e il sorgo un 170 €/t.

Oleaginose: lo scenario della soia mondiale è più tenuto per la domanda Asiatica, ma il cambio in parte compensa. La soia nazionale è ancora “Nq”; l’estera nominale sui 345 €/t.

EuropaTerra e Vita

Cereali foraggieri: si è registrata maggiore domanda per gli orzi verso l’export extra-Ue, con i teneri richiesti e “assimilati” in prezzo a quelli ad uso umano. L’orzo francese Fob Rouen a 169 €/t (+4) e il tenero Fob Uk sui 195 €/t (+2).

Oleaginose: scenario più lasso per la colza di riflesso all’andamento della “canola” e dell’olio di palma; l’origine francese reso Rouen, a 375 €/t (-5). Il girasole “alto oleico” trova ritenzione di offerta e vale reso Bordeaux a 350 €/t (+15).

MondoTerra e Vita

Cereali foraggieri: l’Australia prova al Wto di cancellare i dazi imposti dalla Cina al suo orzo, mentre l’andamento dei raccolti cerealicoli in generale è positivo sia nell’Emisfero Nord che Sud. Sempre forte la pressione in prezzo da Russia e Ucraina: l’orzo Australiano Fob vale 191 $/t (-6) e l’Ucraino 182 $/t (-3); grano Soft Red Winter Fob Golfo a 231 $/t (-5) con l’Ucraino a 197 $/t (-3).

Oleaginose: le stime di produzione Usa di soia sono ottime ma la forte domanda cinese e il “vento” nel corn-belt (rischio minori rese/ha) sostengono il Cbot; Usa in recupero volumi sull’export a scapito del Sudamerica. La soia vale Fob Golfo a 376 $/t; l’origine l’Argentina 374 $/t e la Brasiliana 401 $/t.

Grani senza variazioni, mais in calo, soia in leggero rialzo - Ultima modifica: 2020-08-24T16:37:02+02:00 da Redazione Terra e Vita

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