Il grano tenero continua a correre e “traina” il mais

grano duro
Listini del frumento tenero spinti dai riflessi dal mercato globale e dalla minore qualità dei raccolti europei. Ancora giù il duro, stabile la soia

grano tenero

 

 

Grano tenero, la musica non cambia

Italiagrano tenero

Continua la salita dei prezzi iniziata a fine settembre con lo spread tra grani di forza e “misti” che si incrementa da 23 €/t a 49 €/t. La disponibilità di prodotto locale è adeguata, ma i riflessi dal mercato globale e la minore qualità (vs. 2020) dei raccolti europei impongono la tendenza rialzista. La domanda di grano tenero è costante con l’intento di mantenere le coperture in un contesto di mercato ancora di incertezza. Offerta presente e con buone specifiche ma che quota a premio sui listini. Scambi nella media del periodo. Si mantiene un differenziale di prezzo tra Milano e Bologna, con i grani di forza “tipo Bologna” che quotano un 375 €/t (+13) reso Nord Ovest e oltre 390 €/t (+8) reso Nord Est. Panificabili e “misti” a sconto di 40-50 €/t rispetto ai grani di forza, con i comunitari che rincarano di 10-12 €/t e gli “spring” sempre tenuti.


Grano duro, si consolida il trend ribassista

Italia

Terza consecutiva settimana di calo delle quotazioni con una contrazione all’unisono di 5 €/t su tutte le piazze da Nord a Sud. La situazione contribuisce a ridurre sempre più gli scambi con domanda e offerta che non trovano accordo sull’evoluzione del mercato sia sul pronto che nelle settimane a venire. Il calo dei consumi e una più attenta gestione di scorte e acquisti sarebbero alla base dell’odierna tendenza in un mese che storicamente ha visto rallentamenti. Semine ritardate dalle piogge ma sempre attese in aumento sul 2020 di un 5-10%. Il tipo “Fino” scende a 545 €/t reso destino al Nord con il reso Sud che si colloca sui 570-575 arrivo; comunitari poco offerti e richiesti, origini estere poco offerte e nominalmente invariate.


Mais trainato dal grano tenero

ItaliaTerra e Vita

Nonostante la maggiore disponibilità di prodotto sul mercato e la qualità di alcune partite non idonee all’utilizzo alimentare/zootecnico, è la costante ascesa del grano tenero ad imporre nuovamente una tendenza rialzista. Domanda mangimistica che resta presente ma più incerta per il contesto generale del mercato interno e dei “rimpiazzi” comunitari ed esteri. L’evoluzione rialzista coinvolge pariteticamente sia il mais “con caratteristiche” che sale a 298 €/t (+5) su Bologna e 286 €/t (+4) su Milano; generici a sconto di 4-8 €/t, con comunitari ed esteri in aumento di oltre 4 €/t.


Oleaginose e cereali foraggeri, soia invariata

ItaliaTerra e Vita

Cereali foraggeri: lo scenario cerealicolo fa poca distinzione tra uso alimentare e altri usi, con il tenero a tirare la volata rialzista e quotazioni arrivo a più 5 €/t tra i 325 di Milano e i 350 di Bologna. Orzi pesanti a 294-298 €/t e sorgo sui 298 €/t.

Oleaginose: la soia nazionale senza variazioni sui 620 €/t arrivo con l’estera più tenuta anche per effetto cambio sui 520 €/t (+5).

Il grano tenero continua a correre e “traina” il mais - Ultima modifica: 2021-11-26T12:29:45+01:00 da Roberta Ponci

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