L’effetto aviaria spinge in alto i prezzi di polli e tacchini

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Invariati i grana a denominazione, rialzi per butto e latte spot. In calo l'olio evo, stabili i vini

Caseari: invariati i grana, su burro e latte spot

La seconda settimana di novembre è contraddistinta dal segno pressoché invariato per i formaggi grana a denominazione. L’andamento degli scambi per il Parmigiano Reggiano Dop rimane buono e nella norma con leggeri adeguamenti al rialzo limitatamente al valore minimo della varietà 12 mesi sulla piazza di Modena e incrementi pari a 5 centesimi al chilo per la varietà 18 mesi sulla piazza di Reggio Emilia. Per ciò che riguarda il Grana Padano Dop, per la seconda settimana consecutiva ha visto confermare i propri listini su tutti centri di scambio.

A questo andamento stazionario si è ancora contrapposto il trend rialzista del burro, in costante recupero anche questa settimana sui principali centri di contrattazione. Da segnalare anche l’ulteriore incremento dei listini della crema di latte a Milano quotata 2,90 euro/kg (+2,84% var. cong. ; +68,60% var. tend.). In merito al mercato del latte spot, prosegue la spinta inflattiva dei prezzi sia a Verona (46 euro/100kg) che a Lodi (45 euro/100kg) entrambe in recupero di 50 centesimi al quintale. Sul fronte degli altri formaggi si evidenziano i primi recuperi anche per il Provolone Valpadana Dop che dopo molti mesi di totale immobilità dei valori riesce a spuntare dai 5 ai 10 centesimi in più sia a Cremona che Milano (+0,82% var. cong.; +1,45% var. tend).

Avicunicoli, si comincia a sentire l'effetto "aviaria"

La settimana attuale per il comparto avicolo mette in luce un momento di incertezza e di preoccupazione per quanto riguarda la situazione sanitaria che compromette l’offerta di prodotto sul mercato soprattutto riguardo polli e tacchini. Le richieste per entrambi rimango sostenute, come accade in questo periodo dell’anno, ma a fronte di un’offerta di prodotto che sta man mano diventando sempre più esigua si determinano immediati innalzamenti nei listini del vivo su tutti centri di scambio. I prezzi medi nazionali per i polli (1,21 euro/kg) registrano una variazione congiunturale del +2,8%, mentre i tacchini (1,51 euro/kg) registrano in sette giorni una congiuntura positiva del +3,1%.

Il mercato delle faraone e delle galline si mantiene sui livelli delle precedenti settimane, con un andamento degli scambi che rimane su buoni livelli. Anche i conigli, dopo varie settimane di rialzi, ripetono le ottime quotazioni precedenti. Per questi gli operatori dichiarano una domanda ancora interessata; tuttavia, l’offerta di vivo è risultata scarsa, ed alla fine, è questo il fattore che ha permesso agli allevatori di ottenere un ulteriore rialzo delle quotazioni. I valori per il vivo hanno, nel corso di questi ultimi tre mesi registrato recuperi di oltre 1,10 euro, passando da valori prossimi ad 1,60 euro/kg di agosto agli attuali di 2,70 euro/Kg. Per le uova le richieste sono risultate buone sia per la componente intermedia che finale e ciò malgrado i recenti aumenti dei prezzi; per questo motivo le quotazioni hanno ripreso a salire.

Suini, listini contrastati

Da un’analisi approfondita della congiuntura di mercato dei suini da macello si conferma ancora l’incertezza della tendenza in quanto le quotazioni sono appena riapparse sui listini la precedente settimana non formulata. Relativamente al mercato all’ingrosso si evince una tendenza flessiva per quanto riguarda i tagli destinati al consumo, mentre quelli destinati all’industria sono caratterizzati da una tendenza complessiva al rialzo. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento si assiste ad una frenata nel trend flessivo delle ultime settimane, che rimane, infatti, confermato soltanto per i soggetti più piccoli, mentre quelli mediani e pesanti registrano una congiuntura ancora flessiva per alcune categorie di peso.

Olio, evo in flessione

La settimana appena trascorsa ha evidenziato una flessione sui listini medi dell’olio extravergine di oliva nazionale. Le piazze maggiormente interessate sono state quelle a nord della Puglia. Le operazioni di raccolta sono ancora in corso e il mercato prosegue incerto. Il prezzo medio si è attestato a 4,26 euro al chilo.

Senza variazioni i segmenti del vergine e del lampante che non modificano, in media, i valori registrati sette giorni fa.

Sul mercato all’ingrosso l’olio raffinato di oliva e quello di sansa non hanno mostrato modifiche rispetto ai prezzi della scorsa settimana. Situazione analoga per gli olii di semi che restano costanti.

Vino, mercato stabile

Sostanzialmente stabile il mercato dei vini comuni nazionali nella seconda settimana del mese di novembre. Non si evidenziano variazioni, il mercato prosegue calmo e con approvvigionamenti strettamente legati al breve periodo. Restano immobili anche i vini ad indicazione geografica.

 I prezzi dei prodotti agricoli del 14 novembre 2021
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L’effetto aviaria spinge in alto i prezzi di polli e tacchini - Ultima modifica: 2021-11-16T17:26:37+01:00 da Redazione Terra e Vita

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