Mais, tenero e soia ancora in rialzo. Incertezza per il grano duro

Contesto internazionale agitato per il mais che si ripercuote sulle nostre piazze. La soia italiana abbatte anche il muro dei 700 euro la tonnellata

Grano tenero, scorte al lumicino

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L’influsso dei mercati esteri, al sensibile rialzo, si riflette anche sulle piazze italiane per una generalizzata ripresa delle quotazioni. Avvicinandosi al termine della campagna e con livelli di prezzo elevati, si registra una gradualmente riduzione delle scorte in un contesto di mercato incerto a causa della Pandemia e l’interrogativo sulla evoluzione dei consumi di breve-medio termine, dopo l’imminente riapertura del Horeca. La disponibilità di prodotto si riduce a livello locale con difficoltà a reperire i rimpiazzi Comunitari ed esteri; il nuovo raccolto resta stimato sui 3 mio/t ma resta la scarsità di precipitazioni. Il “tipo” Bologna vale sui 255 €/t reso molino con i panificabili a sconto di 1-3 €/t; Comunitari tenuti e “spring” in sensibile aumento.

 

Grano duro, staticità in attesa di certezze sui consumi

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Si conferma una certa staticità, nonostante il delicato contesto di mercato nel settore cerealicolo. L’offerta locale si riduce, consolidandosi sui recenti livelli di prezzo, grazie a prospettive di produzioni lievemente migliorative sul 2020, ma gli equilibri restano labili tra mercati al rialzo e allungamento del ciclo vegetativo del nuovo raccolto. Scambi nella norma in attesa di maggiori certezze su consumi (in ripresa?) e disponibilità Italia sia quantitativa che (soprattutto) qualitativa. Sempre sotto osservazione il clima al Centro-Nord, con qualche incertezza sulla produzione Italia a 4,5 mio/t. Il “Fino” Nord vale un 295 €/t arrivo, il Centro partenza sui 275 €/t e il Sud un 300 €/t arrivo molino; Comunitari assenti ed estero in rafforzamento.

 

Mais ancora in salita

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Non si arresta la salita dei prezzi per sollecitazioni ed echi internazionali. In un contesto molto agitato sia sul breve che (soprattutto) sul medio termine, i detentori locali e gli importatori irrigidiscono le posizioni e la domanda si interroga sulle percentuali di utilizzo e strategie di copertura. Inevitabile l’adeguamento dei listini con Bologna e Milano che rincarano di 7 €/t per un valore del mais con caratteristiche” arrivo Nord-Ovest quota un 267 e reso Nord-Est sui 273 €/t con i “generici” che riducono lo sconto a 2 €/t; Comunitari e gli esteri a premio tra i 5 e i 10 €/t.

 

Cereali foraggieri e oleaginose, soia oltre quota 700 €/t

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Cereali Foraggieri: la tensione mondiale del mais e i negativi echi climatici Europei impongono aumenti di 5-10 €/t all’orzo con i teneri che quotano un + 2-4 €/t e il sorgo un + 5 €/t. La domanda zootecnica è presente ma in fase di evoluzione come volumi. Oleaginose: la soia resta in massima allerta a livello “globale”. Sulle nostre piazze la nazionale sale di 5 €/ e quota oltre 700 €/t arrivo con l’estera a 560-565 €/t.

Mais, tenero e soia ancora in rialzo. Incertezza per il grano duro - Ultima modifica: 2021-05-07T15:46:29+02:00 da Barbara Gamberini

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