Materie prime zootecniche, pochi scambi e prezzi stabili

Tra il 17 e il 21 agosto molte borse merci nazionali sono rimaste chiuse e gli scambi sono stati molto limitati. In leggera crescita la farina di colza. Previsti in aumento i raccolti di mais e soia italiani

Il mercato delle materie prime destinate all’alimentazione zootecnica ha registrato pochi movimenti nella settimana post Ferragosto, complice un ritmo degli scambi rallentato dalla pausa estiva e dalla chiusura di diverse Borse Merci nazionali. Dopo i rialzi della settimana precedente, anche alla Borsa di Chicago è prevalsa una sostanziale stabilità delle quotazioni di mais e soia, sempre sostenute dal buon andamento dell’attività di esportazione dagli Stati Uniti verso la Cina.

Prezzi di fatto stabili per gli orzi nazionali, con l’unica eccezione del leggero aumento registrato alla Borsa Merci di Mantova, dove l’orzo pesante ha guadagnato 2 €/t rispetto alla prima settimana del mese, salendo sui 161-165 €/t (franco partenza). I prezzi attuali si mantengono invece in lieve calo (-2,7%) rispetto alla scorsa annata. Ancora non quotato il sorgo.

Mais, prezzi stabili. Future sui volumi: +3%

Mercato stazionario, con scambi limitati e prezzi fermi anche per il mais. Alla Borsa Merci di Modena il mais standard (contratto 103) per uso zootecnico è rimasto invariato sui 192-193 €/t (franco arrivo). Sul fronte del prossimo raccolto, le stime di fine luglio della Commissione Europea avevano indicato per l’Italia una produzione di circa 6,5 milioni di tonnellate, il 3% circa in più rispetto al 2019. Sebbene atteso in forte crescita (+14% su base annua), con l’output stimato sui 14,8 milioni di tonnellate, qualche timore si registra invece per il raccolto in Francia, a causa del deficit idrico persistente e il potenziale impatto negativo sulle rese.

Soia, previsto in calo il raccolto italiano 2020

Con la raccolta ormai prossima al via, i listini delle Borse Merci sono rimasti non quotati per la soia nazionale. Le stime della Commissione europea prevedono per il nostro Paese una raccolta in leggero calo rispetto al 2019, con i volumi che scenderebbero da 1 milione a circa 930mila tonnellate. Rimarrebbe in linea con la scorsa annata, invece, il raccolto complessivo nell’Unione Europea, stimato tra i 2,6 e i 2,7 milioni di tonnellate.

Oltreoceano, intanto, dopo il forte recupero osservato nella settimana di Ferragosto, le quotazioni dei futures della soia scambiati alla borsa di Chicago si sono mantenute sulla soglia dei 9 dollari per bushel (pari a circa 280 €/t), pur in uno scenario mondiale che rimane caratterizzato da previsioni di forte aumento della produzione globale per l’annata 2020/21. L’Usda, nel suo report di agosto, ha infatti rivisto in rialzo di circa 8 milioni di tonnellate (da 362 a 370 milioni di tonnellate) la produzione globale di soia.

Mantenendo l’analisi sui mercati esteri, settimana caratterizzata da un leggero aumento per le quotazioni dei semi di colza scambiati all’Euronext di Parigi, tornate in chiusura di settimana sulla soglia dei 380 €/t (+1% rispetto a sette giorni prima).

Tornando al mercato interno, tra le farine proteiche, mercato attivo e prezzi in rialzo per la farina di soia, con la farina proteica di produzione estera attestata sui 343-345 €/t (franco arrivo) alla Borsa Merci di Mantova, 12 €/t in più rispetto alla prima settimana di agosto.

Materie prime zootecniche, pochi scambi e prezzi stabili - Ultima modifica: 2020-08-24T10:58:25+02:00 da Redazione Terra e Vita

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