Nota dolente sulle prime quotazioni dell’orzo

I prezzi rilevati dalle Camere di Commercio ed elaborati da Bmti evidenziano un riapertura della campagna dell'orzo nazionale decisamente sottotono

L’ultima settimana di giugno ha mostrato nei listini delle Camere di Commercio le prime quotazioni dell’orzo nazionale relative all’annata 2019/20. Sebbene si tratti solo delle prime rilevazioni, i prezzi si attestano su livelli ben inferiori a quelli su cui si era chiusa la campagna precedente, con un calo compreso tra i 30 e i 40 €/t. Al tempo stesso sulla alcune delle principali piazze di scambio si è rilevato un leggero aumento rispetto ai valori su cui si era aperta a giugno 2018 la campagna 2018/19 (+4%). La chiusura di giugno ha evidenziato invece una nuova diminuzione nei listini all’ingrosso delle farine proteiche. Nel caso della soia ha pesato ancora la debolezza delle quotazioni osservata alla borsa di Chicago.

Cereali foraggeri

I prezzi di apertura della nuova campagna dell’orzo nazionale pesante si sono attestati sulla piazza di Milano sui 173-178 €/t, con un incremento del +4,2% rispetto ad un anno fa ma in calo di 38 €/t rispetto ai valori su cui si era chiusa ad inizio giugno la campagna commerciale 2018/19. Le informazioni che giungono dai campi segnalano buoni riscontri sul peso specifico e sulle rese nelle regioni del Centro Italia (Umbria, Marche). Tornando ai prezzi, sempre sulla piazza di Milano si è osservato il terzo calo consecutivo per l’orzo comunitario, sceso sui 193-200 €/t (-5,8% rispetto alla settimana precedente). Va notato che nell’arco di tre settimane i prezzi hanno perso 25 €/t. Nessuna variazione si è invece riscontrata nei listini del sorgo, fermo a Milano sui 186-187 €/t.

Farine proteiche

Tra le farine proteiche, nuovi ribassi hanno interessato i prezzi all’ingrosso delle farine di soia, sulla scia della flessione registrata alla borsa di Chicago. Sulla piazza di Bologna i prezzi della farina di soia proteica nazionale hanno perso 6 €/t, scendendo sui 423-430 €/t, in calo del 9,2% rispetto a dodici mesi fa. A monte della filiera, le ultime rilevazioni di giugno hanno mostrato una maggiore stabilità per le quotazioni dei semi di soia, invariati a Bologna sui 335-338 €/t, dopo l’instabilità delle settimane precedenti. Uno scenario che è sembrato caratterizzare anche l’andamento settimanale a Chicago, dove le quotazioni hanno chiuso la settimana sugli 899,75 centesimi di dollaro per bushel, praticamente invariate (-0,3%) rispetto alla settimana precedente.

Tra le altre farine, si è rilevato un calo per la farina di girasole integrale, complice una maggiore offerta nel mercato. Sulla piazza di Torino i valori sono scesi sui 213-220 €/t, cedendo il 2,3% rispetto alla settimana precedente ma rimanendo comunque più alti (+5,9%) rispetto allo scorso anno. I prezzi all’ingrosso sono stati maggiormente stabili, invece, per la farina proteica dopo il ribasso della settimana precedente. Ulteriore segno “meno” si è osservato per la farina di colza, in linea con l’andamento tipico del periodo. Sulla piazza di Torino i prezzi all’ingrosso hanno perso l’1,1% su base settimanale, attestandosi sui 272-277 €/t, un livello comunque in linea con dodici mesi fa (+0,7%).

I prezzi dei cereali e delle materie prime
nella settimana dal 24 al 28 giugno

Nota dolente sulle prime quotazioni dell’orzo - Ultima modifica: 2019-07-01T16:06:23+02:00 da Redazione Terra e Vita

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