Parmigiano Reggiano e avicunicoli campioni della settimana 41

parmigiano reggiano
Tornano a correre le quotazioni dei due grandi formaggi grana. Bene anche avicunicoli, vitelli da macello e oli di semi. Stabili vino e suini

Caseari, Parmigiano a gonfie vele

La seconda settimana di ottobre è stata testimone di un mercato ancora attivo per i formaggi grana a denominazione, con ulteriori aumenti dei listini medi nazionali. Per il Reggiano l’andamento del mercato risulta attivo con decisi rialzi su tutte le piazze di quotazione oscillanti dai 10 ai 25 centesimi al chilo che nel complesso hanno portato il prezzo medio della varietà 12 mesi a superare gli 8,75 €/kg, con una crescita percentuale (sull’ottava precedente) pari al 2,2%. Anche per l’altra Dop, il Padano, le dinamiche settimanali mettono in evidenza una buona dinamicità negli scambi, anche se i rialzi nei listini appaiono meno incisivi. Sul fronte delle materie grasse non si sono avuti mutamenti nei listini nei vari centri di contrattazione, con scambi definiti nella norma da parte degli operatori.

Bovini, giù le vacche da macello, bene i vitelli

La quarantunesima settimana del 2020 presenta un mercato piuttosto eterogeno sia per i bovini da ristallo, sia da macello. Dinamiche dicotomiche per le carni fresche. I vitelli da ristallo recuperano qualche centesimo per quanto riguarda la categoria “Charolaise e Incroci francesi” (+0,35%). Si contrappone, invece, una moderata contrazione sulla piazza di Padova per i baliotti da ristallo di Pezzata nera con un -0,3% e un -0,4% per le razze da carne.

Per ciò che concerne i bovini da macello mostrano contrazioni le vacche di razza Bruna (-1,89%), di Frisona (-3,13%) e di Pezzata rossa (-2,38%) sulla piazza di Vicenza, seguite da quelle di Pezzata nera (-2,64%) sulla piazza di Cremona. I vitelli, per contro, mostrano stabilità o recuperi. Nello specifico, sulle piazze di Montichiari (+3,23% per quelli di Frisona) e Padova (+0,28% per la categoria razze varie). Anche la categoria vitelloni /manzi da macello presentano nel complesso un leggero recupero, con segnali positivi dalle piazze di Modena e Padova per la razza Charolaise (rispettivamente +0,81% e + 0,43%).

Le carni fresche scambiate all’ingrosso rispecchiano l’andamento del vivo. Per il bovino adulto si accusano flessioni dello 0,72%, mentre incrementano i listini del vitello (+0,22%) e del vitellone, per quest’ultimo limitatamente alle mezzene e i quarti anteriori.

Avicunicoli, mercato vivace

Questa settimana il mercato dei prodotti avicunicoli mostra una buona impostazione, anche favorita dal deciso calo delle temperature che sostiene la domanda di prodotti animali.

I polli vivi scambiati all’origine hanno registrato recuperi diffusi, più marcati sulla taglia leggera (+1,28%) rispetto a quella pesante (+1,1%), sostenuti dagli incrementi registrati su Padova, Verona Macerata e Treviso. Su quest’ultima vi è stato il recupero più marcato (+3,06%) determinato da un eccesso di domanda.

Anche per il mercato delle galline si assiste ad una ripresa dei consumi interni alla quale si contrappone una domanda estera ancora compressa, ma grazie a una offerta contenuta sul mercato le contrattazioni si chiudono con segno positivo. Sia la taglia media che la pesante hanno registrato recuperi importanti, particolarmente accentuati sulla piazza di Verona e Cuneo, seguiti da Perugia, Treviso, Arezzo, Forlì e Padova.

Anatre, faraone e tacchini hanno mostrato anch’essi una congiuntura positiva, sebbene in misura inferiore ai due punti percentuali.

Buono anche l’andamento dei conigli (+7,7% variazione congiunturale), grazie a consumi sostenuti e a una offerta di vivo limitata.

Anche su fronte del macellato, tutte le categorie merceologiche fanno registrare variazioni in senso positivo. Il rialzo più sensibile riguarda le carni di gallina che recupera il +7,3% rispetto alla scorsa settimana. Seguono quelle di tacchino con un +3,3%, di piccione (+ 3,2%), anatra (+2,6%), coniglio (+1,9%), faraona (+1,3%) e pollo (+0,81%).

Ancora nessuna novità per le uova con listini immobili su tutte le piazze.

Suini, mercato stabile

Gli indicatori del mercato suinicolo volgono sempre di più a una sostanziale stabilità soprattutto riguardo i suini da macello quotati, anche questa settimana, con un minimo ed un massimo. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento quest’ ottava è stata caratterizzata da un rallentamento della spinta inflattiva, segno che i consumi stanno volgendo verso la tenuta più che ad un vero e proprio aumento. Relativamente ai tagli risultano, quelli destinati al consumo, inclini alla stabilità ad eccezione della coppa fresca in flessione. I tagli destinati all’industria risultano complessivamente in calo, ad eccezione dei prosciutti smarchiati e di quelli tipici che incrementano i listini di 2 centesimi.

Olio, bene quelli di semi

Nessuna novità nella seconda settimana del mese di ottobre nel comparto degli olii nazionali. Le quotazioni medie dell’olio extravergine e vergine nazionale restano stabili sui valori rilevati sette giorni fa. Lievi incrementi si registrano per i listini dell’olio lampante di oliva.

Sui mercati all’ingrosso situazione altalenante ed una flessione, seppur minima, dei raffinati di oliva si contrappone un incremento delle quotazioni di quelli di sansa. In crescita i prezzi medi dei raffinati di semi di arachide, mais e girasole.

Vino, scambi limitati

Lieve stallo per il mercato del vino nazionale. La settimana appena trascorsa ha fatto registrare trattative limitate e per lo più rivolte ai vini rossi con buon punto di colore.

La vendemmia è ormai alle ultime battute e le operazioni saranno praticamente completate a breve in quasi tutta la penisola per le uve tardive.

Non si sono registrate particolari variazioni anche per i listini dei vini a indicazione geografica e a denominazione di origine.

I prezzi dei prodotti agricoli del 12 ottobre
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Parmigiano Reggiano e avicunicoli campioni della settimana 41 - Ultima modifica: 2020-10-13T14:31:06+02:00 da Redazione Terra e Vita

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