Prezzi cereali, tra rischio El Niño e speculazione

Ritardo dei monsoni in India e siccità latente nell’emisfero Sud Australe surriscaldano il clima anche sul mercato cereali

Si parla sempre più del fenomeno El Niño. Guardando al passato non possiamo dire con certezza il reale rischio, che dipenderà dall’entità in magnitudo e (soprattutto) dalla durata del fenomeno. Il dubbio sulla speculazione è che in un periodo di abbondanza di disponibilità, creare tensione mediatica aiuti a sostenere i prezzi, tuttavia l’evidenza del surriscaldamento oceanografico alla base del fenomeno El Niño esiste e le prime avvisaglie si registrano nel ritardo dei monsoni in India e nella siccità latente nell’emisfero Sud Australe. Se questi primi indizi saranno realtà ecco che la produzione di grano e cereali (in generale) in India e Cina (paesi popolosi e talvolta esportatori) e Australia (esportatore netto) calerebbero e di molto riportando il mondo a fare “conti” su stock, consumi e cambiando rapidamente l’attuale "sentiment" di calma sui mercati. Il vero rischio non è tanto sui reali volumi (oggi il mondo ha ampie scorte),  ma sulla volontà o meno di creare tensione sui mercati da parte di chi si intende di finanza e considera i cereali alla stregua dei metalli, con la differenza che i primi portano alle “primavere arabe” e i secondi a costi maggiori su beni non essenziali.

Prezzi cereali, tra rischio El Niño e speculazione - Ultima modifica: 2015-06-12T12:48:11+02:00 da Beatrice Toni

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