Il grano tenero foraggero verso quota 300€/t, giù anche l’orzo

cereali foraggeri
Dai dati Bmti proseguono i ribassi tra i cereali per l'alimentazione zootecnica. Regge invece la soia estera, poche variazioni tra le farine proteiche

Prosegue la fase di ribasso dei listini dei cereali foraggeri nazionali. Il mercato rimane pesante, segnato da una domanda limitata e dalla maggiore competitività di prezzo del mais. Questa situazione ha impresso diffusi cali settimanali sulle principali piazze di scambio. Emerge però una maggiore tenuta per i semi di soia, grazie al sostegno delle elevate quotazioni estere. Stabili le farine proteiche, ad eccezione del nuovo passo indietro per il girasole proteico.

L'orzo perde 10€/t in una settimana

Domina ancora il segno “meno” nei listini dei cereali destinati all’alimentazione zootecnica. L’orzo ad uso foraggero quotato sulla piazza di Bologna ha perso 10 €/t rispetto alla settimana precedente, tornando vicino ai 290 €/t (franco arrivo). I prezzi si riportano così su valori antecedenti allo scoppio del conflitto russo - ucraino. Nell’arco di tre settimane le quotazioni hanno perso 20 €/t e ora accusano un ribasso del 2,2% rispetto allo scorso anno. Da segnalare la non quotazione dell’orzo pesante sulla piazza di Milano, complice l’assenza di offerta.

Anche il sorgo imbocca la discesa

I cali tornano intanto ad estendersi anche al sorgo, dopo i segnali di maggiore tenuta delle scorse settimane. A Bologna i prezzi si sono attestati sotto i 330 €/t (325-329 €/t, franco partenza), mantenendo comunque una crescita a doppia cifra rispetto alla scorsa annata (+16%).

Grano tenero foraggero, contrazione del 2,4% su base annua

Ancora giù anche il grano tenero foraggero: a Bologna le quotazioni “vedono” ormai la soglia dei 300 €/t (300-315 €/t, franco arrivo). Su base annua la contrazione è del 2,4%.

La soia estera punta al rialzo

Le quotazioni estere della soia rimangono sostenute, fornendo indirettamente supporto ai listini nazionali. La soia di provenienza estera ha registrato un rialzo settimanale di 5 €/t a Bologna, salendo sui 558-578 €/t (franco arrivo). E’ negativa, invece, la variazione rispetto ad un anno fa, pari ad un -5,8%, sebbene maggiormente contenuta rispetto al calo che si riscontra per la soia nazionale, più bassa di oltre il 10% rispetto allo scorso anno. Oltreoceano, archiviano un’altra settimana nel complesso positiva le quotazioni futures della soia, attestate sui 15,30 dollari per bushel (pari a 522 €/t), in aumento del +1,9% rispetto alla settimana precedente. Il mercato della soia continua a risentire dei timori di un ribasso significativo della produzione argentina.

Farine proteiche, in calo solo quella di girasole

Poche variazioni nei listini delle farine proteiche, ad eccezione dell’ulteriore calo della farina di girasole. Per quest’ultima si è osservato a Bologna e Milano un ribasso settimanale rispettivamente di 10 €/t e 5 €/t. E’ sempre positiva, comunque, la variazione su base annua, di poco inferiore al +10%. Calma piatta, invece, nei listini della farina di colza, invariata su tutte le principali Borse Merci italiane e sempre in calo rispetto a dodici mesi fa (-4%). Praticamente invariate anche le farine di soia, ferme a Bologna sui valori della settimana precedente e in leggero rialzo a Milano (+5 €/t). I prezzi attuali restano più alti del 15% circa rispetto a un anno fa.

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 30 gennaio al 4 febbraio 2023

 

Il grano tenero foraggero verso quota 300€/t, giù anche l’orzo - Ultima modifica: 2023-02-06T13:39:39+01:00 da Redazione Terra e Vita

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