Orzi e grani teneri in calo, la soia spinge sull’acceleratore

grano tenero
Secondo i rilevamenti Bmti, continua l'ormai lunga fase di stabilità tra i cereali foraggeri, ma rispetto a un anno fa le farine proteiche galoppano

Tra le materie prime destinate all’alimentazione zootecnica si conferma l’attuale fase di pesantezza per i cereali foraggeri scambiati nel mercato italiano, con cali settimanali nei listini degli orzi e dei grani teneri. Tra i proteici, prosegue invece l’aumento dei prezzi della soia, in ulteriore leggero rialzo sulle borse merci nazionali. Poche variazioni si sono osservate nei listini delle farine proteiche, con la farina di soia e di girasole che mantengono comunque una crescita a doppia cifra rispetto allo scorso anno.

L'orzo nazionale punta al ribasso

Si conferma pesante il mercato attuale dei cereali foraggeri, complice la domanda zootecnica tutt’altro che vivace e l’effetto ribassista generato dalla discesa delle quotazioni del mais. Sulla piazza di Bologna l’orzo nazionale ad uso zootecnico ha ceduto 3 €/t rispetto alla settimana precedente, portandosi sui 307-312 €/t (franco arrivo), un livello che resta leggermente superiore alla scorsa annata (+3,2%).

Grani teneri foraggeri sui livelli di inizio 2022

I segnali di ribasso dei grani teneri foraggeri che si erano osservati alla ripresa dei mercati dopo le festività di fine anno hanno trovato conferma nella terza settimana di gennaio. A Bologna i prezzi sono scesi sui 317-325 €/t (franco arrivo), in calo del 2% su base settimanale, tornando su livelli che si registravano a febbraio 2022, prima dello scoppio del conflitto.

Sorgo fermo, ma +17% rispetto a dodici mesi fa

Variazioni limitate per il sorgo, che a Bologna resta fermo appena sopra la soglia dei 330 €/t (331-335 €/t, franco partenza), mantenendo un aumento a doppia cifra (+17%) su base annua.

Soia, nuovo apprezzamento dei listini

Le quotazioni della soia mettono a segno un ulteriore ritocco al rialzo nei listini delle borse merci nazionali. La soia di provenienza estera ha guadagnato 3 €/t a Bologna, salendo sui 558-578 €/t (franco arrivo), un livello che è di fatto in linea con dodici mesi fa (+1,8%). Segno “più” anche per la soia di origine nazionale sulla piazza di Milano (+5 €/t, 557-562 ,€/t, franco arrivo), il cui confronto con la scorsa annata rimane però in territorio negativo (-5,5%). Volgendo lo sguardo ai mercati esteri, alla Borsa di Chicago le quotazioni dei futures sono scese sui 15,06 dollari per bushel (pari a 508 €/t), archiviando un ribasso settimanale del -1,4% causato dal miglioramento delle condizioni meteo in Argentina.

Farine proteiche, aumenti a doppia cifra su base annua per soia e girasole

Tra le farine proteiche, cede leggero terreno la farina di soia (-5 €/t a Bologna per la farina estera), mentre una sostanziale stabilità ha interessato la farina di girasole (380-395 €/t a Milano) e la farina di colza (390-395 €/t a Bologna). Soia e girasole mantengono una robusta crescita su base annua, rispettivamente pari a +24,6% e +13,5%. Leggera variazione negativa si è rilevata, invece, per la farina di colza, in calo del 2,6% rispetto a un anno fa.

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 16 al 21 gennaio 2023

 

Orzi e grani teneri in calo, la soia spinge sull’acceleratore - Ultima modifica: 2023-01-23T14:00:43+01:00 da Redazione Terra e Vita

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