Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dal 26 marzo all’1 aprile)

Frumento tenero, ancora un invariato. Italia. Da settimane il mercato vive una fase di stallo dettata dall’ampia disponibilità di merce dalle diverse origini europee. Gli acquirenti non faticano a prolungare le coperture agli attuali prezzi e gli operatori vivono l’attesa che si definisca meglio lo scenario per la prossima campagna.

Frumento tenero, ancora un invariato

Italia

Da settimane il mercato vive una fase di stallo dettata dall’ampia disponibilità di merce dalle diverse origini europee. Gli acquirenti non faticano a prolungare le coperture agli attuali prezzi e gli operatori vivono l’attesa che si definisca meglio lo scenario per la prossima campagna. Domanda e offerta non cambiano sentimento e le borse lo traducono in un nuovo “invariato” che dovrebbe mantenersi anche dopo Pasqua. Sempre elevato l’interesse per i grani di forza centro europei e del Mar Nero, di gran lunga inferiori (40-50 €/t in meno) rispetto ai nord americani.

 

Duro, la ripresa è vicina?

Italia

il panorama resta incerto con la domanda che ancora deve smaltire le coperture con merce estera e l’offerta che mantiene un atteggiamento di apertura ma si interroga sulla prossima campagna. I volumi presso i detentori esistono ma i prezzi locali sono i più competitivi al mondo: possibile ripresa a breve? Se il dollaro resta forte e le quotazioni di Spagna e Francia reggono il premio di 20-30 €/t, la ripresa potrebbe essere sempre più vicina.

 

Mais, tornano segnali positivi

Italia

La speranza tra gli operatori è che i recenti aumenti contengano il calo delle semine. Si riduce il divario delle quotazioni del nazionale con il “reso” dalle altre origini europee e le principali piazze del Nord rivedono il segno positivo: +1-2€/t.

 

Cereali foraggeri e oleaginose

Italia

Cereali foraggeri: con i teneri e l’orzo ai minimi e senza grosse prospettive stante la pressione delle origini europee, anche il sorgo sconta il momento di difficoltà registrando perdita di terreno sulle principali piazze del Nord: 1-2 €/t. Le prospettive sono di stabilità a breve-medio termine.

Oleaginose: continua il momento di ripresa della soia supportata più dal petrolio e dal cambio €/$ che da reali condizioni peggiorative della disponibilità mondiale. Milano vede la soia a +8 €/ton, mentre Bologna quota +5 €/t e si mantiene allineata a Milano.

 

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Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dal 26 marzo all’1 aprile) - Ultima modifica: 2010-04-01T11:17:43+02:00 da Redazione Terra e Vita

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