Rialzi già finiti, la soia torna a scendere. Orzo in attesa della raccolta

soia italiana
Il commento all’andamento dei prezzi settimanali di grano tenero, grano duro, orzo, mais, erba medica, soia, girasole e colza, rilevati dalle Camere di Commercio ed elaborati da Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI).

Tornano a scendere in apertura di giugno i prezzi della soia rilevati nei listini delle Camere di Commercio, dopo i forti rialzi registrati nella seconda parte di maggio. Un andamento che ha risentito dell’inversione di tendenza osservata alla borsa di Chicago, dove le previsioni di un’attenuazione delle piogge dovrebbero consentire una progressione delle semine, dopo i ritardi accumulati nelle passate settimane. Nel comparto dei cereali foraggeri, sono comparsi i primi “non quotato” nei listini dell’orzo nazionale, ad indicare la chiusura della campagna 2018/19 e l’attesa per l’avvio della raccolta. Raccolta che potrebbe slittare leggermente in avanti, rispetto al consueto.

Il Cbot detta legge

Presso la borsa di Chicago le quotazioni dei semi di soia hanno chiuso la settimana sugli 856,25 centesimi di dollaro per bushel, perdendo il 2,4% rispetto alla settimana precedente. Più contenuto il ribasso nel mercato italiano: a Bologna i prezzi dei semi di provenienza estera hanno perso lo 0,6%, scendendo sui 338-340 €/t, un livello inferiore dell’8,5% rispetto allo scorso anno. Circa la prossima annata, intanto, i ritardi nelle semine del mais registrati negli areali settentrionali potrebbero comportare un incremento degli ettari destinati alla soia. Tornando ai prezzi, segno “meno” in apertura di giugno anche per la farina di soia. Al CBOT le quotazioni si sono attestate sui 312,3 $/t, il 2,8% in meno rispetto a sette giorni prima. E ribassi si sono rilevati anche nei listini nazionali, con i prezzi all’ingrosso della farina di soia integrale nazionale (non OGM) in calo dell’1,8% su base settimanale ed attestati sui 380-385 €/t. Resta negativo anche il confronto con la scorsa annata, con i prezzi attuali più bassi del 12,5%.

Girasole più stabile

Tra le altre farine proteiche, maggiore stabilità è prevalsa nei listini della farina di girasole, ad eccezione degli aumenti rilevati in avvio di settimana sulla piazza di Verona e di Milano. Resta comunque positivo il confronto con la scorsa campagna, in particolar modo per la farina integrale (+9,9% a Torino). Sono apparsi invece in calo i prezzi della farina di colza, scesi sulla piazza di Bologna sui 262-265 €/t, in calo dell’1,9% su base settimanale. Superiore ai dieci punti percentuali (-11,7%) il ritardo rispetto a dodici mesi fa.

I primi "non quotato"

Nel mercato dei cereali foraggeri, come detto, sono comparsi i primi “non quotato” nei listini degli orzi nazionali ad uso zootecnico rilevati dalle Camere di Commercio, ad indicare la chiusura della campagna commerciale 2018/19. Una campagna che, grazie ai rialzi registrati nel secondo semestre 2018, si è chiusa su tutte le principali piazze di scambio con prezzi ai massimi delle ultime annate. In particolare, rispetto all’annata 2017/18, l’aumento è stato in media del +15%. Avvio di giugno segnato dalla stabilità per il sorgo, con i valori fermi sulla piazza di Milano sempre sui 186-187 €/t.

I prezzi dei cereali e delle materie prime
nella settimana dal 3 all'8 giugno 2019

Rialzi già finiti, la soia torna a scendere. Orzo in attesa della raccolta - Ultima modifica: 2019-06-10T21:17:40+02:00 da Redazione Terra e Vita

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