“Ridono” solo i suini da macello. Giù bovini e galline. Olio e vino invariati

suini
In calo i valori dei suinetti da allevamento per mancanza di domanda. Stabili le quotazioni dei due grana a denominazione. Tengono i polli

1. Caseari, soffrono le materie grasse

Nessuna particolare novità per il segmento dei formaggi duri a denominazione nazionali. Sia per il Parmigiano Reggiano Dop che per il Grana Padano Dop l’andamento degli scambi si mantiene buono e nella norma su tutti i principali centri di contrattazione. Sempre in sofferenza il mercato dei burri e delle materie grasse, con ulteriori cedimenti per tutte le tipologie su tutte le piazze sia emiliane che lombarde. In calo anche la crema di latte su Milano che si porta a quota 1,96 euro/kg (-2,97% var. cong.; +13,9% var. tend.). Si mantiene positiva la congiuntura dei prezzi del latte spot sulla piazza di Lodi (40,25 euro/100 kg), mentre conferma i valori la piazza di Verona (41,25 euro/100 kg).

2. Avicunicoli: stabili i polli, giù le galline

Nel corso dell’ultima settimana, riguardo al mercato dei polli, con l’aumento delle temperature si è evidenziato uno spostamento dei consumi verso il petto, a scapito dei cosciotti. Nello specifico si segnalano consumi nel complesso allineati a un’offerta abbastanza contenuta. Quindi, il mercato si è mosso in un quadro di quotazioni che gli operatori sono riusciti a mantenere stabili a eccezione di qualche arretramento registrato sulla piazza di Cuneo. Per le galline i consumi rimangono ai minimi termini.

Contestualmente l’offerta delle galline bianche è risultata solo leggermente superiore alla domanda, mentre quella delle rosse, anche a causa dell’insoddisfacente andamento delle uova, è risultata abbondante e sensibilmente superiore alla domanda. Per entrambe le tipologie i listini sono risultati in calo (-2,6% var. cong. galline pesanti; -10,8% var. cong. galline leggere).

Per le faraone nessuna novità, il mercato si mantiene ancora in equilibrio, nonostante la stagione non sia favorevole ai consumi. Per le uova, i tentati stimoli alla domanda derivanti dalle recenti riduzioni delle quotazioni non hanno sortito alcun risultato, la domanda rimane stagnante, con ulteriori erosioni dei corsi su alcuni mercati, mentre gli operatori sulle piazze Verona, Padova e Milano hanno deciso per un invariato sperando di non dover ridurre nuovamente nel corso della prossima settimana.

3. Bovini, listini in ribasso

Il mercato dei bovini da macello di questa settimana evidenzia un andamento calmo con ritmi di scambio lenti che in qualche caso si ripercuotono sulle quotazioni.

Sulla piazza di Padova si è registrato un calo nelle quotazioni delle manze da macello, mentre i vitelli e vitelloni riescono a fatica a mantenere le precedenti posizioni. In sostanziale tenuta anche le vacche. Sul fronte del macellato la situazione si presenta analogamente non rosea, pertanto non ci sono segni positivi. Sulla piazza di Modena registrano flessioni per i tagli anteriori dei vitelloni, mentre i tagli posteriori su Milano i corsi non presentano novità.

4. Suini, in deciso calo quelli da allevamento

In quest’ottava di riferimento l’andamento dei suini da macello è volto verso l’aumento con due cifre fissate sul listino e una domanda leggermente superiore all’offerta. Relativamente al mercato all’ingrosso si registrano anch’essi verso l’aumento i tagli destinati al consumo con ciascun pezzo in aumento di 10 cent/kg. Per quanto riguarda i tagli destinati all’industria sono in aumento i tagli pregiati come le cosce, mentre sono flessivi tagli come le pancette, le spalle ed il pancettone. Nella ventottesima settimana i suinetti da allevamento si confermano in forte calo con un’offerta italiana ed estera abbondante, mentre la domanda da parte dei centri d’ingrasso in diminuzione.

5. Olio, mercato stabile

Sostanzialmente stabile il mercato nazionale dell’olio di oliva. Nella terza settimana del mese di luglio non si evidenziano particolari variazioni a carico dei listini dei prodotti osservati. La tendenza però appare flessiva. L’extravergine d'oliva si è attestato, in media, a 4,49 euro al chilo, rispetto ai 4,50 della scorsa rilevazione.

I listini dell’olio vergine sono rimasti fermi a 2,86 euro al chilo, mentre quelli del lampante portandosi a 2,45 euro al chilo evidenziano un centesimo di flessione.

Senza variazioni rilevanti anche il mercato all’ingrosso con i raffinati di oliva e di sansa che permangono sui livelli accertati la scorsa settimana. Situazione analoga per gli olii raffinati di semi.

6. Vino senza variazioni

Ancora una settimana senza variazioni quella appena trascorsa sul mercato nazionale all’origine dei vini comuni. Le contrattazioni rimangono limitate nelle quantità.

I vini comuni bianchi restano costanti a 3,64 euro l’ettogrado, mentre i rossi non si discostano, ormai da più di un mese dai 4,12 euro l’ettogrado.

Nessuna novità anche nel segmento delle indicazioni geografiche, dopo qualche lieve aumento registrato nelle scorse settimane negli ultimi sette giorni non si sono verificate variazioni.

 

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“Ridono” solo i suini da macello. Giù bovini e galline. Olio e vino invariati - Ultima modifica: 2021-07-20T15:51:56+02:00 da Redazione Terra e Vita

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