Salgono grana a denominazione e avicoli. Suini in affanno

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Bene soprattutto polli e tacchini. Stabili bovini e materie grasse

Caseari, bene i due grana

La ripresa effettiva delle contrattazioni dopo la pausa natalizia mette in risalto per le tipologie di burro una settimana di sostanziale tenuta dei listini con gli scambi definiti nella norma. Nello specifico lo zangolato conferma i listini a 3,55 €/kg sulle piazze di Parma, Reggio Emilia a Modena, mentre sulle piazze lombarde di Milano e Mantova si colloca rispettivamente a 3,95 €/kg e a 3,75 €/kg. Alla stessa stregua il pastorizzato a Cremona si mantiene stabile sui 3,80 €/kg. Riguardo alla crema di latte, invece, si evidenzia una congiuntura flessiva sulla piazza di Milano con i listini che arretrano a 2,80 euro/kg (-1,41% var. cong.) e pari a 2,82 (-2,08% var. cong.) per la crema di latte italiano.

Per i due grana a denominazione la settimana in analisi mette in evidenza una congiuntura positiva dei listini sia per il Parmigiano Reggiano che per il Grana Padano. Per il Parmigiano Reggiano Dop gli scambi risultano buoni sulla piazza di Parma con recuperi pari ai 5 centesimi al chilo per tutte le stagionature, mentre limitatamente alla varietà più giovane si mostrano recuperi su Milano (10,33 euro/kg) e Mantova (10,30 euro/kg). Stabili i listini di tutte le varietà sia a Modena che Reggio Emilia. Per l'altra dop il Padano, l'andamento del mercato appare più attivo per la varietà 4-12 mesi con listini in aumento a Milano e a Mantova dai 5 ai 10 centesimi al chilo. In consolidamento i prezzi sulla piazza di Cremona per tutte le stagionature.

Avicunicoli, domanda superiore all'offerta

Nel corso dell’ultima settimana il mercato del comparto avicolo ha continuato a mostrare una domanda attiva a fronte di un’offerta che per la maggior parte dei prodotti risulta ancora esigua.

Il mercato di entrambe le tipologie di gallina (rosse e bianche) registra una domanda domestica buona, contestualmente l’offerta delle rosse, seppur interessate da problemi sanitari, è risultata leggermente superiore alle richieste facendo registrare un adeguamento al ribasso dei listini. Diversamente le bianche continuano a registrare un’offerta inferiore alla domanda con ulteriori incrementi corsi.

Congiuntura rialzista per i tacchini, polli e faraone su tutti i principali mercati che continuano a registrare un mercato che rimane in uno stato di eccesso di domanda, con i listini sia del vivo che del macellato che non arrestano la loro corsa ai rialzi. Riguardo alle uova nessun particolare scostamento nei valori rispetto alla scorsa settimana, con un sostanziale consolidamento dei listini su tutti i principali mercati.

Bovini senza grandi variazioni

Per il mercato del bovino da macello la settimana appare senza particolari scostamenti per gli scambi del vivo sia delle manze e che delle vacche. A fronte una totale stabilità si registra solo a Padova un ritocco al rialzo delle manze di razza Charolaise. In controtendenza, invece, il mercato dei vitelli da macello, che dopo i recuperi nel corso delle ultime festività registrano le prime flessioni sulla piazza di Montichiari. Stazionari i vitelloni su tutte le principali piazze.

Sul fronte dell’allevamento rimane flessiva la congiuntura dei vitelli baliotti (-0,2 var. cong.; +6,6% var. tend.), mentre rimangono immobili i corsi dei vitelli da ristallo sia maschi che femmine.

 Suini, listini in affanno

Nell’inizio del 2022 si evince come la tendenza dei suini da macello registri una significativa flessione determinata da una domanda da parte della Gdo stabile a fronte di un’offerta di capi nazionali ed esteri eccedente. Relativamente al mercato all’ingrosso si registra un rialzo per i tagli destinati al consumo, mentre risulta una sostanziale stabilità per i tagli destinati all’industria ad eccezione delle cosce in rialzo di 3 centesimi per singola tipologia e della pancetta fresca e del pancettone in calo. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento in sede di commissione si è rilevato un “non formulato” (per la CUN) i mercati dell’Italia centrale sono influenzati dall’ondata inflattiva partita dagli aumenti dalle materie prime e dei carburanti.

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Salgono grana a denominazione e avicoli. Suini in affanno - Ultima modifica: 2022-01-18T17:37:25+01:00 da Redazione Terra e Vita

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