Salgono grana e polli, in calo suini e baliotti

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L'aviaria condiziona l'offerta di avicoli. In calo le materie grasse, stabili i vini

Caseari, i grana guadagnano terreno

L’ultima settimana monitorata palesa un andamento più dinamico per i due formaggi grana a denominazione. I prezzi medi all’origine, infatti, sia per il Parmigiano Reggiano che per il Grana Padano sono risultati in aumento su base congiunturale, mostrando tuttavia andamenti differenti a livello tendenziale. Nello specifico i prezzi medi del Parmigiano Reggiano Dop registrano un incremento su base settimanale dello 0,2% grazie ai recuperi dai 2 ai 5 centesimi su tutte le varietà, portando il differenziale su base annua al +1,9%. Per il Grana Padano Dop i listini medi nazionali mostrano una variazione congiunturale dello 0,3% grazie a un andamento più attivo della varietà 4-12 mesi che aggiunge 5 centesimi su tutte le piazze, non sufficienti tuttavia a colmare il gap negativo su base annua (-5,8%).

Inversione di tendenza per le materie grasse e i burri che nel corso dell’ultima settimana registrano i primi ribassi. Per lo zangolato le flessioni toccano i 5 centesimi al chilo su tutte le piazze, ad eccezione di Modena che riesce a mantenere stabili i prezzi. Alla stessa stregua anche il burro Cee cede di 5 centesimi sia a Milano che Mantova. Stabile il pastorizzato a Cremona a 4,80 euro/kg. Flettono i prezzi anche della crema di latte a Milano quotata 2,72 euro/kg, con valori comunque ancora nettamente superiori rispetto ai listini di un anno fa. (-2,9% var. cong; +67,9% var. tend.). Congiuntura flessiva anche per il latte spot sia a Verona (-1,6%) che Lodi (-2,2%).

Avicunicoli, domanda ancora sostenuta per i polli

Le richieste di pollo sono rimaste sostenute durante tutta la settimana mantenendo di fatto il mercato in una situazione di eccesso di domanda a fronte di un’offerta che risulta sempre scarsa, con conseguenti incrementi dei prezzi del vivo per entrambe le categorie fino a 5 centesimi sulla maggior parte delle piazze. A detta degli operatori la spinta inflattiva non si esaurirà fintantoché gli accasamenti al di fuori delle aree soggette a vincolo sanitario e le importazioni non saranno in grado di compensare almeno in parte l’offerta di prodotto. Il mercato di entrambe le tipologie di gallina (rosse e bianche) registra una domanda domestica buona, contestualmente l’offerta delle rosse seppur interessate dell’emergenza sanitaria è risultata leggermente superiore alla domanda mostrando i primi adeguamenti al ribasso dei listini.

Le dinamiche mercuriali dei conigli nel corso della settimana hanno registrato alcune diminuzioni nei valori determinate da una andamento meno attivo degli scambi. Nello specifico cedono di 8 centesimi al chilo i prezzi di entrambe le categorie sulle piazze di Treviso e Verona portandosi a quota 2.61 euro al chilo i leggeri e 2.67 euro al chilo i pesanti. Nessuna novità per le uova che mantengo stabili i valori su tutti i principali mercati.

Bovini, baliotti sempre in difficoltà

Il mercato del bovino da allevamento evidenzia in quest’ultima settimana una congiuntura in leggero miglioramento per i vitelli da ristallo sia maschi (+0,8%) che femmine (+0,1%), grazie agli apprezzamenti dei listini delle razze di Charolaise e Limousine sulle piazze di Modena e Padova. Prosegue, invece, l’andamento flessivo dei baliotti con scambi lenti soprattutto per i Pezzati neri con retrocessioni nei listini fino a 10 centesimi su Modena e Cuneo.

Per il bovino da macello gli scambi hanno ripreso una certa vivacità con un buon andamento delle macellazioni soprattutto verso la fine della settimana. Listini in rialzo per le manze, vacche e vitelloni. Dopo un periodo di sostanziale tenuta si iniziano a mostrare le prime flessioni dei vitelli sulla piazza di Montichiari, mentre risultano stabili gli altri centri di scambio.

Il settore delle carni bovine rileva prezzi in rialzo per mezzene e quarti anteriori di vitellone maschio e femmina, mezzene e tagli di vacca. Per i vitelli le flessioni del vivo vengono immediatamente riflesse anche sul macellato con arretramenti per i busti sulla piazza di Milano.

Suini, prezzi in calo

L’inizio del 2022 registra un andamento negativo riferito alla tendenza dei suini da macello con un’offerta di capi nazionali ed esteri buona a fronte di una domanda stabile. Relativamente al mercato all’ingrosso si rileva un’inclinazione alla stabilità per quanto riguarda i tagli destinati al consumo, mentre per quelli destinati all’industria si dividono tra la tendenza stabile e quella flessiva ad eccezione delle cosce in crescita di 3 centesimi per ogni tipologia. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento si rileva di nuovo una quotazione per quanto riguarda la CUN, mentre gli altri mercati sono caratterizzati da un aumento dei più piccoli e una stabilità dei più pesanti.

Olio, piccolo passo avanti per l'evo

Lievissimo rialzo delle quotazioni medie all’origine dell’olio extravergine di oliva nazionale. Le quotazioni si sono fissate a 4,14 euro al chilo rispetto ai 4,12 della scorsa settimana grazie alla variazione subita nell’areale Barese.

Stabili i listini medi per olio vergine e lampante che permangono, rispettivamente, a 2,84 e 2,54 euro al chilo.

Sul mercato all’ingrosso lieve decrescita per le quotazioni dell’olio raffinato di oliva che si attesta a 3,25 euro al chilo rispetto i 3,27 della passata rilevazione.

In crescita, invece, il raffinato di sansa che afferma le sue quotazioni medie a 1,96 euro al chilo guadagnando 6 centesimi di euro.

Stabili i principali mercati esteri monitorati.

Vini senza variazioni

Completamente fermo il mercato nazionale dei vini comuni. Non si evidenziano variazioni sui listini medi dei prodotti considerati.

Fermi a 4,11 euro l’ettogrado i vini bianchi e a 4,54 i vini rossi.

Un lieve decremento di rileva per i vini igt a bacca bianca, in particolare per lo Chardonnay Veneto che perde 15 centesimi di euro dall’ultima rilevazione fissandosi a 6,6 euro l’ettogrado. Stabili i vini rossi ad indicazione geografica.

 I prezzi dei prodotti agricoli del 23 gennaio 2022
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Salgono grana e polli, in calo suini e baliotti - Ultima modifica: 2022-01-26T10:43:44+01:00 da Redazione Terra e Vita

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