Segni di vitalità dai listini del vino, continua il momento no del Padano

Nel comparto delle carni si salvano solo i polli. Stabile l'olio

Caseari, arretra ancora il Grana Padano

Nel corso della settimana l’andamento dei due formaggi grana a denominazione si mantiene in tenuta per il Parmigiano Reggiano Dop, nonostante su qualche centro di contrattazione gli scambi abbiano registrato qualche rallentamento con leggeri adeguamenti al ribasso sulla piazza di Reggio Emilia limitatamente alla varietà 12 mesi. Sostanziale stabilità sulle altre piazze per tutte le varietà. Si mantiene flessiva la congiuntura del Grana Padano Dop, con i maggiori cali evidenziati per la varietà più giovane su tutte le piazze. I prezzi medi del Grana Padano 4-12 mesi si portano così a quota 7,04 euro al chilo (-0,9% var. cong.; +5 var. tend.).

Sottotono anche gli scambi delle materie grasse e i burri con riduzioni nei valori pari 5 centesimi al chilo su tutte le piazze. Nello specifico i listini del burro Cee sia Milano che Mantova si collocano a 3,85 euro/kg, mentre lo zangolato sulle piazze di Parma che Reggio Emilia chiude le contrattazioni a 1,65 euro/kg e su Milano e Mantova a 2,05 euro/kg.

Avicoli, bene i polli. Male galline e conigli

L’andamento del mercato dei polli sembra in leggera ripresa sia sul fronte del vivo, che sul macellato. La domanda si è confrontata con un’offerta del vivo piuttosto contenuta con conseguenti incrementi nei listini intorno al 2% sia per il leggero che per il pesante. Sul fronte del macellato buona la richiesta di petti, cosce e busti con incrementi sia a Milano che Verona. Per le galline il mercato appare in precaria tenuta, per il momento i listini non vengono rettificati ma le aspettative non sono favorevoli, gli operatori prevedono probabili flessioni nelle prossime settimane. Riguardo al coniglio, le dinamiche evidenziate mostrano un’offerta di prodotto eccedente rispetto alle richieste, che invece hanno subìto un notevole calo nei giorni successivi alle festività pasquali, pertanto sulla maggior parte dei mercati i listini risultano in calo. Prosegue la congiuntura flessiva per le uova con quotazioni in perdita su tutte le piazze, determinate da una domanda, soprattutto domestica, poco interessata. Si conferma che a subire le maggiori perdite sono le uova da galline allevate a terra rispetto a quelle in gabbia

Suini, in calo quelli da macello

L’andamento del mercato suinicolo risulta, in questa ottava di riferimento, differenziato a seconda del comparto analizzato. L’intonazione dei suini da macello si profila complessivamente in calo con due cifre fissate sui listini ed una offerta di capi pronti eccedente rispetto alla domanda. Relativamente al mercato all’ingrosso si registra una complessiva stabilità sia per i tagli destinati all’industria che per quelli destinati al consumo, ad eccezione del busto dato in calo rispetto alla scorsa settimana. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento si descrive una congiuntura di mercato di segno positivo per quanto riguarda i piccoli ed i mediani mentre quelli pesanti, influenzati dall’andamento sottotono dei suini da macello, risultano per il momento confermati.

Olio senza variazioni

Dopo i rialzi registrati nelle passate settimane l’ultima rilevazione all’origine sul mercato nazionale non ha evidenziato modifiche nei prezzi medi raggiunti dai listini dell’olio extravergine di oliva che permane a 4,65 euro al chilo.

Anche i listini medi dell’olio vergine non evidenziano scostamenti e si fissano a 2,94 euro al chilo. Ancora un piccolo incremento invece per il lampante di oliva che si porta, in media, a 2,51 euro al chilo.

Sul mercato all’ingrosso in progressione i prezzi medi del raffinato di oliva che si porta a 3,15 euro al chilo mentre il raffinato di sansa resta stabile a 1,64.

I principali mercati esteri monitorati proseguono sulla scia del mercato nostrano.

Vino, avanti piano

Prosegue la lieve progressione del mercato nazionale dei vini comuni. Negli ultimi sette giorni la quotazione media dei vini bianchi si è attestata a 3,39 euro l’ettogrado rispetto ai 3,26 della scorsa settimana. L’incremento ha riguardato tutte le piazze della penisola.

Anche i vini rossi hanno fatto registrare un incremento portandosi a 4,09 euro l’ettogrado.

Buona la performance anche delle produzioni ad indicazione geografica che si attestano a 5,05 le bianche e a 4,88 euro l’ettogrado le rosse.

I prezzi dei prodotti agricoli del 3 maggio 2021
sono disponibili per tutti i nostri abbonati nell’area riservata

Segni di vitalità dai listini del vino, continua il momento no del Padano - Ultima modifica: 2021-05-06T12:16:18+02:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome