Soia in forte calo sulla scia delle nuove tensioni Usa-Cina

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Il commento all’andamento dei prezzi di orzo, mais, erba medica, soia, girasole e colza, relativi alla settimana dal 6 all'11 maggio, rilevati dalle Camere di Commercio ed elaborati da Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti)

Le rinnovate tensioni commerciali tra Usa e Cina, con il rialzo dei dazi americani dal 10% al 25% scattato lo scorso 10 maggio su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi, hanno impresso un netto calo ai prezzi della soia sia nel mercato americano che, di conseguenza, nel mercato italiano. Per i cereali foraggeri, invece, il mercato è apparso ancora calmo.

Farine proteiche

Come accaduto già lo scorso luglio, il riaccendersi delle tensioni tra Stati Uniti e Cina si è immediatamente ripercosso sulle quotazioni della soia, che a Chicago hanno chiuso la settimana sotto la soglia dei 800 centesimi di dollaro per bushel, ai minimi da dieci anni. In discesa anche le quotazioni della farina di soia, scese in chiusura di settimana sui 284,10 $/t, ai minimi da tre anni. Una situazione che ha impattato negativamente anche sul mercato italiano, dove i prezzi dei semi di soia hanno registrato vistosi cali in tutte le principali Borse Merci nazionali. A Bologna i semi di soia esteri hanno perso il 4,7% su base settimanale, scendendo sui 320-322 €/t, più bassi dei semi di origine nazionale, attestati sui 324-327 €/t ed in calo dell’1,7% rispetto alla settimana precedente. Prezzi in deciso arretramento anche rispetto a dodici mesi fa sia per i semi nazionali (-14,8%) che esteri (-16,8%). Ribassi che si sono estesi anche alle farine di soia, con i prezzi all’ingrosso della farina integrale nazionale che hanno ceduto il 3,1% su base settimanale. Ben più forte il ritardo rispetto allo scorso anno, nell’ordine dei 30 punti percentuali. Sono apparsi in ulteriore rialzo, invece, i prezzi all’ingrosso della farina di girasole, complice anche una minore disponibilità di prodotto da parte dell’industria. A Torino i prezzi della farina di girasole normale sono cresciuti del 2,4% su base settimanale, confermandosi più alti anche rispetto a dodici mesi fa (+10,7%). Segno “meno” invece per la farina di colza (-2,9% a Bologna), che accusa un netto calo anche rispetto a dodici mesi fa (-12,5%).

Cereali foraggeri

Tra i cereali foraggeri, il mercato italiano dell’orzo rimane statico. Sulla piazza di Roma i prezzi dell’orzo nazionale leggero hanno ceduto 3 €/t rispetto alla rilevazione precedente, scendendo sui 175-180 €/t, in linea rispetto alla scorsa annata (-0,8%). Listini invariati anche per il sorgo, fermo a Milano sui 189-190 €/t. Come per l’orzo, anche in questo caso i prezzi attuali sono in linea con dodici mesi fa (+0,8%).

Tra i foraggi, i prezzi dell’erba medica sono tornati a mostrare un andamento stabile dopo i ribassi di fine aprile. Resta però negativo il confronto con il 2018: a Modena i prezzi dell’erba medica fienata in balloni (4° taglio) sono più bassi di quasi il 30%.

I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dal 6 all’11 maggio 2019

Soia in forte calo sulla scia delle nuove tensioni Usa-Cina - Ultima modifica: 2019-05-15T17:12:33+02:00 da Redazione Terra e Vita