Soia in picchiata, cereali in attesa dei nuovi raccolti

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I semi nazionali perdono altri 40 euro la tonnellata, anche la soia estera Ogm ripiega e viene scambiata intorno ai 500/t. Farine contrastate, non quotati i cereali

Il forte calo settimanale delle quotazioni della soia registrato sulle principali piazze internazionali ha avuto ripercussioni anche nei listini delle Borse merci nazionali, con ribassi marcati per i prezzi della soia di provenienza estera. Tra le farine proteiche, lieve apprezzamento per il girasole mentre è prevalso il segno meno per la farina di colza. Ancora non quotati i cereali foraggeri in attesa che arrivino sul mercato i primi lotti dei nuovi raccolti, orzo in primis.

La soia torna a quota 600 euro la tonnellata

Prosegue il rientro dei prezzi dei semi di soia Ogm di provenienza estera. Complice il calo di 25 €/t rispetto alla settimana precedente, le quotazioni si sono riportate a ridosso della soglia dei 500 €/t alla Borsa Merci di Bologna (506-508 €/t, franco arrivo). Rimane ampia, comunque, la crescita rispetto allo scorso anno, superiore al 40%. Nuova marcata contrazione anche per il prezzo (nominale) della soia nazionale, tornato ad attestarsi sotto la soglia dei 600 €/t (-40 €/t rispetto a sette giorni prima). Sul mercato estero, forti ribassi settimanali hanno interessato le quotazioni spot della soia brasiliana ed argentina, entrambe in flessione di circa 30 $/t.

La soia brasiliana si attesta attualmente sui 538 $/t (fob Paranaguà), pari a circa 444 €/t mentre la soia argentina sui 521 $/t (fob Up River), pari a circa 430 €/t. Una pesante riduzione si è rilevata anche alla Borsa di Chicago, dove i futures della soia hanno perso oltre il 7% su base settimanale, risentendo anche delle incertezze sulle politiche del Governo Usa circa l’utilizzo del biodiesel nei carburanti. In generale, i prezzi delle commodities quotate in dollari sono state sfavoriti anche dal rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro.

Farine in ordine sparso

Nel comparto delle farine proteiche, la settimana ha messo in evidenza un rialzo per la farina di soia estera, risalita sulla soglia dei 420 €/t (Borsa Merci di Bologna, +10 €/t). La crescita rispetto allo scorso anno si avvicina ai 30 punti percentuali. Aumento settimanale meno accentuato per la farina di girasole, in salita di 2 €/t alla Borsa Merci di Torino (347-349 €/t). Si conferma compreso tra il +35% e il +40 % l’incremento del prezzo rispetto ad un anno fa. Un’ulteriore riduzione si è osservata per la farina di colza. Sulla piazza di Milano i prezzi attuali si sono riportati sotto la soglia dei 370 €/t (365-368 €/t, franco arrivo, -5 €/t rispetto a sette giorni prima). Anche in questo caso, i prezzi attuali rimangono su livelli ben più alti rispetto allo scorso anno, con una variazione nell’ordine del +30%.

L'orzo francese sale di 10 euro

In attesa dei primi esiti provenienti dalla raccolta, nei listini delle Borse merci e delle Camere di Commercio rimangono non quotati i cereali foraggeri nazionali. All’estero, rimbalzo dei prezzi dell’orzo francese (+10 €/t rispetto alla settimana precedente), tornato sui 215 €/t (fob Rouen). Stabili, invece, le quotazioni settimanali dell’orzo tedesco, ferme sui 245 €/t ma in rialzo del 50% rispetto allo scorso anno.

I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dal 14 al 19 giugno 2021

Soia in picchiata, cereali in attesa dei nuovi raccolti - Ultima modifica: 2021-06-21T17:38:29+02:00 da Redazione Terra e Vita

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