Soia, tornano i rialzi sulla scia degli aumenti a Chicago

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Il commento di Bmti ai prezzi settimanali delle farine proteiche e dei cereali foraggeri. Diffusi aumenti sia per la farina sia per i semi di soia. Resta pesante il mercato dell’orzo e del sorgo nazionali

L’avvio di ottobre ha mostrato diffusi aumenti per i prezzi della soia rilevati nei listini nazionali, complice il deciso rialzo osservato alla borsa di Chicago, sia per i semi che per le farine. Un’offerta in crescita ha impresso invece un’ulteriore discesa ai prezzi all’ingrosso della farina di girasole nazionale. Per contro, è tornato il segno “più” nei listini della farina di girasole proteica. Maggiore stabilità, dopo settimane di calo, è prevalsa per la farina di colza. Nel comparto dei cereali foraggeri resta pesante il mercato dell’orzo e del sorgo nazionali, con quotazioni invariate sulla quasi totalità delle piazze di scambio.

Farine proteiche

Le prime rilevazioni di ottobre hanno mostrato aumenti sia per i semi di soia che per le farine di soia scambiati nel mercato italiano. Sulla piazza di Milano i semi di provenienza estera hanno messo a segno un +2,3% rispetto alla settimana precedente, salendo a ridosso dei 360 €/t. Prima quotazione per i semi di soia nazionali a Bologna, attestati sui 332-335 €/t, di fatto sui medesimi livelli di dodici mesi fa. Come detto, rispetto alle settimane precedenti, i listini sono tornati a mostrare aumenti evidenti anche per le farine di soia. Sulla piazza di Torino la farina nazionale è cresciuta dell’1,7% su base settimanale, attestandosi sui 349-350 €/t. Gli aumenti sono dipesi principalmente dai rialzi registrati a Chicago, dove le quotazioni dei semi di soia hanno chiuso la settimana sui 916,25 centesimi di dollaro per bushel, pari ad un +3,8% rispetto alla settimana precedente. Rialzo evidente a Chicago anche per la farina di soia, con le quotazioni salite del +3,1% rispetto a sette giorni prima. A pesare sulla crescita delle quotazioni oltreoceano sono state le stime ribassiste sugli stocks diffusi dall’USDA lo scorso 30 settembre oltre ai segnali di ripresa degli acquisti di soia americana da parte della Cina.

Un nuovo ribasso ha colpito in avvio di ottobre i prezzi all’ingrosso della farina di girasole integrale, scesi sulla piazza di Torino sotto la soglia dei 200 €/t, in calo del 3% su base settimanale. Resta positiva comunque la variazione rispetto a dodici mesi fa. Listini in crescita invece per la farina di girasole proteica, con un +1,2% rispetto all’ultima rilevazione di settembre e prezzi attestati sui 245-250 €/t. Maggiore stabilità, dopo i ribassi delle scorse settimane, si è riscontrata per i prezzi all’ingrosso della farina di colza, stabili sulla piazza di Bologna sui 228-231 €/t. Resta comunque a doppia cifra il ritardo rispetto ai prezzi dell’anno precedente.

Cereali foraggeri

Nel mercato dei cereali foraggeri restano ancora stabili i prezzi dell’orzo, sia di origine nazionale che di provenienza comunitaria. Permane negativa, invece, la variazione rispetto a dodici mesi fa, nell’ordine dei 15 punti percentuali. Quotazioni invariate anche nel mercato francese e tedesco, ferme rispettivamente sui 152 €/t a Rouen e sui 154 €/t ad Amburgo. Resta prossimo ai 25 punti percentuali il calo rispetto alla scorsa annata. Anche per il sorgo ottobre si è aperto all’insegna della stabilità. Sulla piazza di Bologna i prezzi sono rimasti sui 165-167 €/t.

I prezzi dei cereali e delle materie prime
nella settimana dal 30 settembre al 5 ottobre 2019

Soia, tornano i rialzi sulla scia degli aumenti a Chicago - Ultima modifica: 2019-10-07T17:47:54+02:00 da Redazione Terra e Vita

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