Sorridono solo i bovini. Perdono valore Grana Padano e olio evo

L'unico segno più nei listini dei prodotti agricoli è quello nella riga dei bovini da macello. Senza variazioni le altre tipologie di carne. Cede ancora qualcosa il Grana Padano, stabile il Parmigiano Reggiano

Caseari, ancora giù il Padano, stabile il Reggiano

Anche nel corso dell’ultima settimana monitorata proseguono sottotono gli scambi di Grana Padano Dop, con conseguenti retrocessioni nei prezzi dai 5 ai 10 centesimi su tutti i centri di scambio. Per la varietà 4-12 mesi i prezzi medi nazionali toccano i 7,41 €/kg, con una variazione congiunturale del -0,9% e riducendo al +4,6% il differenziale positivo su base annua. Per il Parmigiano Reggiano Dop gli scambi riescono a mantenersi nella norma su tutte le piazze riuscendo a mantenere in sostanziale tenuta i valori di tutte le varietà. Anche per la materia prima il mercato accusa rallentamenti, con flessioni congiunturali del -2,1% per il latte spot sia a Verona (35,75 €/100 kg) che a Lodi (34,75 €/100 kg). Invece, si mantengono buoni gli scambi delle materie grasse e i burri con ulteriori incrementi nei listini su tutte le piazze sia emiliane che lombarde.

Bovini, leggera ripresa per quelli da macello

Nel corso dell’ultima ottava rilevata il mercato di bovini da macello mostra una leggera ripresa con qualche movimentazione positiva nei listini. Per le manze e le vacche a fronte di un aumento delle richieste e di un’offerta che al momento non sembra essere adeguata, si assiste a una spinta al rialzo i listini. Totale stabilità per i vitelli e vitelloni.

Le macellazioni, a detta di alcuni operatori, non hanno subito quei rallentamenti registrati nelle scorse settimane, mostrando una leggera ripresa in quella attuale. Sul fronte dell’allevamento anche per questa settimana l’andamento positivo riguarda i capi da ristallo sia maschi (+0,4% var. cong; -5% var. tend.) che femmine (+0,6% var. cong.; -0,6% var. tend.) grazie alle buone performance dei capi leggeri di razza Charolaise, Limousine e Incroci, e in particolare per i vitelli baliotti (+1,7% var. cong.; +3,0% var. tend.).

Avicoli, listini "resistenti"

Il mercato dei polli nel corso della settimana appena conclusasi, dal punto di vista dei consumi, ha confermato una domanda in linea con quella delle settimane scorse, con una tenuta dei listini sulla maggioranza delle piazze. Anche per le galline l’andamento del mercato nel corso della settimana evidenzia una sostanziale stabilità nei corsi. Riguardo alle faraone grazie alla buona dinamica dei consumi, stimolati dall’avvicinarsi delle prossime festività, si è passati da una situazione di solido equilibrio ad una di eccesso di domanda, con conseguenti quotazioni in aumento. Mercato in equilibrio per il coniglio con prezzi stabili su tutti i centri di scambio. Anche le quotazioni delle uova rimangono saldamente invariate, con una produzione che risulta ben allineata alla domanda.

Suini senza variazioni

L’intonazione del mercato dei suini da macello in quest’ottava di riferimento, risulta stabilmente volta verso la conferma dei listini con un’offerta e una domanda in sostanziale equilibrio per tutte le categorie monitorate. Relativamente al mercato delle carni risultano in aumento tutti i tagli sia quelli relativi al consumo fresco, sia quelli destinati all’industria di trasformazione, comprese le cosce. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento si conferma un aumento nei prezzi su tutte le pezzature con un’offerta in calo a fronte di una domanda stabile.

Olio, evo in lieve flessione

Lieve flessione per il prezzo medio nazionale dell’olio extravergine di oliva che si attesta a 4,69 euro al chilo rispetto ai 4,71 di sette giorni fa a causa di un arretramento delle quotazioni del nord della Puglia.

Stabili i listini medi dell’olio vergine e del lampante rispettivamente a 2,71 e 1,97 euro al chilo.

Lieve progressione per i listini all’ingrosso; il raffinato di oliva si porta a 2,50 euro al chilo e quello di sansa a 1,43 euro al chilo.

I principali mercati esteri monitorati, Spagna e Grecia, evidenziano un andamento analogo a quello nazionale.

Vini stabili

Decisamente stabile il mercato dei vini comuni nazionali all’origine. Negli ultimi sette giorni non si sono registrate variazioni tanto per i vini bianchi quanto per i rossi.

Il mercato continua a risultare contratto e le movimentazioni di prodotto riguardano l’esclusivo fabbisogno di breve e brevissimo periodo.

Anche nel segmento delle produzioni certificate, sia a denominazione di origine che ad indicazione geografica, non si riportano variazioni significative.

I prezzi dei prodotti agricoli di lunedì 15 marzo 2021
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Sorridono solo i bovini. Perdono valore Grana Padano e olio evo - Ultima modifica: 2021-03-16T15:03:50+01:00 da Redazione Terra e Vita

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