Suini e bovini in rosso, volano i Grana, olio e vino pigri

Continua la tendenza al ribasso per le carni, soprattutto per quelle di suino, dove l'offerta supera di gran lunga la domanda. Tengono invece i valori degli avicunicoli. Senza variazioni i listini degli oli e dei vini

Caseari, Grana col vento in poppa

Nel corso dell’ultima settimana avanza la spinta inflattiva dei prezzi di entrambi i formaggi grana a denominazione, con scambi che vengono definiti buoni sui tutti principali mercati. Le quotazioni medie del Parmigiano Reggiano 12 mesi hanno toccato i 10,27 e€/kg grazie agli incrementi da 5 a 20 centesimi al kg spuntati sulla piazza di Reggio Emilia. Segue nei recuperi anche il Padano che in sette giorni incrementa i listini su tutte le piazze e per tutte le varietà dai 5 ai 10 cent./kg.

Mercato calmo per quanto concerne le materie grasse e i burri con i listini inchiodati sui medesimi valori. Non invece a mantenere le precedenti posizioni mercuriali la crema di latte che perde 4 centesimi sulla piazza di Milano portandosi a 1,64 euro/kg (-2,4% variazione congiunturale; -10,9% variazione tendenziale).

Bovini, la musica non cambia per quelli da ristallo

Prosegue l’andamento flessivo dei bovini da ristallo già segnalato la scorsa settimana, in misura inferiore per i baliotti rispetto ai vitelli e vitelle. Per i baliotti, infatti, le contrazioni si limitano a quella di Pezzata Nera sulla piazza di Padova con una variazione del -0,34% rispetto alla precedente di rilevazione. Le vitelle da ristallo, come unica variazione negativa tocca il -1,13% per la categoria “Charolaise e incroci” sulla piazza di Modena. Per i Vitelli da ristallo è sempre Modena a far registrare le uniche variazioni, tutte di segno negativo, per le razze Charolaise, Limousine e per gli incroci.

Si nota nuovamente una ridotta variabilità dei corsi dei bovini vivi da macello. Risultano, infatti stabili le quotazioni di manze, scottone, tori e vacche da macello. Si contrappone il mercato sottotono dei vitelli da macello di Pezzata Nera che perdono terreno in ragione del -1,98% sulla piazza di Montichiari. Incrementano di un centesimo al chilo i listini dei vitelloni Limousine, che vengono ora scambiati a 2,80 Euro/Kg di peso vivo.

Le carni fresche di bovino scambiate all’ingrosso mostrano alcuni segnali incoraggianti, soprattutto sulla piazza di Milano. Vediamo su tale piazza recuperi per la scottona del +3,9% nei quarti anteriori, per il vitello il +1,3% come media dei suoi tagli e per il vitellone un recupero del +9,49% sui quarti anteriori determinati dall’incremento della quantità richiesta da parte del mercato.

Avicunicoli, valori stabili

Anche la quarantanovesima settimana del 2020 mostra un quadro piuttosto stabile per quanto riguarda i corsi degli avicunicoli.

Sia per il pollo che per le galline il mercato risulta in sostanziale equilibrio, sia sul fronte del vivo che macellato. Gli operatori segnalano su alcune piazze una leggera ripresa della domanda che però soddisfatta dalla quantità offerta non ha determinato una ripresa dei corsi.

Anche i prodotti dal consumo meno diffuso come anatre, piccioni e faraone presentano un quadro invariato.

Per le uova di gallina una leggera riduzione dei consumi unitamente ad una ridotta quantità offerta hanno determinato una stabilità delle quotazioni.

Suini, la rotta non si inverte

L’intonazione del mercato suinicolo, nella prima ottava di dicembre, è volta decisamente alla flessione sia per quanto riguarda i suini da macello che quelli dell’allevamento con un’offerta di capi pronti per il macello robusta a fronte di una domanda stagnante da parte degli operatori, mentre sul fronte dei consumi la domanda appare più stabile. Relativamente al mercato all’ingrosso si conferma la tendenza al recupero per quanto riguarda i tagli destinati al consumo fresco, mentre per quanto riguarda quelli destinati all’industria la propensione si stabilizza verso il calo ad eccezione delle cosce che confermano, per entrambe le pezzature, le quotazioni della scorsa settimana. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento si registra una conferma del trend flessivo con un’offerta robusta a fronte di una domanda debole.

Olio, lievi incrementi per l'evo

Sostanzialmente stabile il mercato dell’olio di oliva nazionale nella prima settimana del mese di dicembre.
L’extravergine si attesta a 4,76 €/kg evidenziando un lieve incremento per il prodotto calabrese. Stabili a 2,72 €/kg i listini medi dell’olio vergine di oliva, in lieve crescita quelli del lampante che si attestano a 1,62 €/kg, grazie a un aumento registrato per il prodotto pugliese.
Anche sul mercato all’ingrosso non si evidenziano variazioni, l’olio raffinato di oliva persiste a 2,15 €/kg quello di sansa di oliva a 1,17 €/kg.
Tra gli olii di semi si mostra un incremento per il solo olio di arachide che si attesta a 2,17 euro al chilo.

Vino, calma piatta

Anche il mese di dicembre non evidenzia particolari variazioni rilevanti. I vini comuni bianchi si attestano a 3,34 € l’ettogrado, i rossi a 4,03 E l’ettogrado. Stabili anche i listini medi di indicazioni geografiche e denominazioni di origine. Le contrattazioni restano perlopiù limitate e relative a quantitativi minimi.

I prezzi dei prodotti agricoli del 7 dicembre 2020
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Suini e bovini in rosso, volano i Grana, olio e vino pigri - Ultima modifica: 2020-12-10T11:03:07+01:00 da Redazione Terra e Vita

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