Volano i polli e l’olio evo di qualità, mais e vino vedono rosso

ismea, prezzi dei prodotti agricoli del 10 settembre
Le quotazioni rilevate da Ismea nella settimana dal 4 al 10 settembre 2018 mostrano una ripresa per le quotazioni degli avicunicoli. Bene l'extravergine di qualità, stabili i grani, in calo mais, vino e bovini

Cereali sempre stabili, mais ancora giù

Ancora una settimana all’insegna della stabilità per il frumento duro nazionale, da segnalare solamente i lievi rialzi osservati sulle piazze di Napoli e Bari. Il grano tenero è ulteriormente aumentato in alcuni centri di scambio del nord Italia ma la spinta rialzista sembra ormai essersi esaurita e, nel periodo in esame, sui principali mercati a termine internazionali i prezzi sono nettamente diminuiti. Si conferma invece il trend negativo del mais, mentre le raccolte sono in pieno svolgimento in tutti i paesi produttori dell’emisfero nord con rese in molti casi superiori alle aspettative. Le quotazioni della maggior parte delle varietà di risone sono ancora sospese, le prime partite del nuovo raccolto presentano un buon profilo qualitativo e nel giro di pochi giorni inizieranno ad arrivare sul mercato quantità rappresentative.

Avicunicoli in ripresa

Il mercato avicunicolo entra nel mese di settembre mostrando i primi segnali di ripresa. Nel comparto dei polli si è registrato un impulso dal lato dei consumi; dall’altro lato, l’offerta di prodotto si è rivelata tutt’altro che abbondante e la situazione ha favorito l’aumento di quotazioni sia per il prodotto vivo che per quello macellato, con richieste in aumento per tutte le categorie a listino. Situazione migliorativa anche per le galline, che fanno segnare aumenti di prezzo a Verona, in virtù di una disponibilità limitata per alcune tipologie. Ancora stabili faraone e tacchini, per i quali si dovranno attendere le prossime settimane per valutare l’effettiva ripresa del mercato. Prosegue in maniera decisa la dinamica rialzista del coniglio; il vivo continuerà a salire in modo consistente anche nelle prossime settimane a causa dei pochi capi disponibili, mentre il macellato sembra essersi adeguato in modo significativo. Segnali di ripresa anche dal comparto delle uova; in attesa della riapertura delle attività di trasformazione, l’attenzione è focalizzata sulle taglie più pesanti che fanno segnare per altro un aumento di prezzo.

Bovini, future negativo per i baliotti

Nella prima settimana di settembre il mercato bovino si confronta con gli aggiustamenti di listino di fine estate; nel comparto dei bovini da allevamento, a Cremona visti al ribasso i vitelli baliotti, in particolare i capi di razza frisona, per i quali le previsioni degli andamenti futuri appaiono poco incoraggianti. Tra i capi destinati al macello risultano in buona vista al momento i vitelloni di razza Charolaise, mentre aggiustamenti al ribasso hanno riguardato vacche e vitelli. In affanno il comparto delle carni, dove si registrano pesanti ribassi a Milano sui tagli di bovino adulto; aggiustamenti positivi invece per tutte le categorie di carne di vitellone e per i busti e le mezzene di vitello.

Lattiero-caseario, recuperano le due grandi Dop

La prima settimana del mese consegna una situazione stazionaria per quanto riguarda le quotazioni di zangolato e burro sulle piazze emiliane, con valori stabili sui precedenti valori. Per lo zangolato si segnala solo un adeguamento al rialzo sulla piazza di Reggio Emilia, che si attesta sui medesimi valori di Parma e Modena pari a 3,11 €/kg. Per tutte le altre tipologie di burro gli scambi si mantengono nella norma con quotazioni stabili su tutte le borse merci. Sul fronte dei due formaggi grana a denominazione la settimana è stata contraddistinta da un andamento più dinamico degli scambi per il Grana Padano Dop, che vede recuperare i propri corsi per tutte le varietà e su tutti i principali centri di contrattazione. Per l’altra Dop il Reggiano, gli scambi rimangono nella norma con prezzi in recupero sulla maggior parte delle piazze, evidenziando comunque una maggiore vivacità per la varietà 24 mesi.

Olio, la qualità paga

In apertura di mese il mercato nazionale dell’olio di oliva si è mostrato in rialzo per le qualità superiori. Tale trend è riconducibile al buon andamento delle quotazioni dell’extravergine e del vergine sulla piazza di Gioia Tauro; extravergine in leggero aumento anche a Foggia. Lampante invariato su tutte le piazze. Guadagnano un punto le Dop sul valore medio settimanale. Tendenza delle contrattazioni al rialzo anche per il rettificato di oliva dopo la relativa pausa estiva, nello specifico sulle piazze di Genova ed Imperia, mediamente in calo la sansa per ribassi osservati nel pescarese e nel foggiano. Nessuna variazione di rilievo per gli oli di semi raffinati.

Vino, il trend è negativo

Nella prima settimana del mese il mercato nazionale dei vini comuni si è mostrato piuttosto calmo, con quotazioni medie tendenzialmente in calo sia per i bianchi che per i rossi. Andamento imputabile in particolare ai listini in ribasso osservati sulle piazze di San Benedetto, e alle quotazioni rilevate sulle piazze pugliesi dove la domanda continua a rivolgere l’interesse alla nuova produzione. Mercato tendenzialmente in calo nel mese di agosto per le denominazioni di origine, in particolare per i bianchi.

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Volano i polli e l’olio evo di qualità, mais e vino vedono rosso - Ultima modifica: 2018-09-11T16:50:02+02:00 da Redazione Terra e Vita

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