Come allevare il ciliegio perché sia redditizio

ciliegio
Spec_Pot_3Missere_Foto 1 - palmetta
Crpv e Università di Bologna valutano produttività e redditività dei moderni ceraseti

Il ciliegio è tra le colture arboree da frutto la specie che più di altre si è evoluta in termini di sistemi d’impianto e forme di allevamento. In particolare si è passati da impianti a media o bassa densità, con 400-600 alberi/ha (allevati a vaso o palmetta), a impianti ad alta (800-1.500 alberi/ha) o altissima densità (fino a 5-6.000 alberi/ha). La coltivazione del ciliegio si sta dunque orientando verso un deciso aumento della densità d’impianto, reso possibile anche grazie alla possibilità d’impiegare varietà ad habitus compatto e precoce entrata in produzione e forme di allevamento in grado di gestire con maggiore efficacia l’equilibrio vegeto-produttivo della pianta.

Una ulteriore spinta all’intensificazione è data dalla disponibilità di nuovi portinnesti semi-nanizzanti o nanizzanti, tra cui quelli della serie Gisela®.

 

Bassa densità 

Tra le forme di allevamento utilizzate per la coltivazione del ciliegio a bassa e media densità, vanno citate la palmetta e il vaso (basso o multiasse).

La palmetta (foto 1) è una forma in parete adatta a terreni di pianura. La struttura della pianta è costituita da 3-4 palchi principali di branche inclinate a circa 45° e da branchette secondarie, che vengono piegate per favorire la differenziazione a fiore. Le distanze d’impianto variano, secondo il portinnesto e il tipo di terreno, da 5 x 3 m a 4,5 x 2 m.

Il vaso basso è una forma in volume adatta in particolare per gli ambienti collinari, dove la pendenza del terreno rende le forme in parete difficili da gestire. L’albero è privo di asse centrale, con un palco di 3-4 branche primarie, inserite sul tronco entro 40-70 cm da terra. Una particolare variazione di questa forma è il vaso multiasse (foto 2), ottenuta raccorciando l’astone nel primo anno d’impianto per favorire l’emissione di germogli. Questa forma d’allevamento si differenzia per la potatura lunga (tecnica con cui le branche non vengono raccorciate) che associata a interventi di piegatura dei rami e branche, induce una precoce entrata in produzione. Le distanze con cui le piante vengono messe a dimora sono in genere 4-4,5 m lungo la fila e 5-5,5 m tra le file.

 

Alta densità

Le forme di allevamento che meglio si adattano agli impianti di ciliegio ad alta e altissima densità sono il fusetto, il sistema a “V” e l’asse colonnare.

Leggi l'articolo completo su Terra e Vita 49-50/2016 L’Edicola di Terra e Vita

Come allevare il ciliegio perché sia redditizio - Ultima modifica: 2016-12-21T09:00:14+01:00 da Sandra Osti

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