Le macchine per l’anno 2015

Serie 8000 di John Deere
Ecco alcune delle più interessanti novità della stagione entrante

Tra pochi mesi la stagione 2015 della trinciatura prenderà il via e allora cogliamo l’occasione per una veloce rassegna dei modelli che ogni brand propone ai clienti, contoterzisti in primis.

Cominciamo da John Deere, che proprio al termine della scorsa campagna ha presentato una macchina tutta nuova, la 8000. A listino troviamo, per ora, quattro modelli: da 431, 540, 585 e 625 cavalli, mentre dal prossimo anno arriverà la tanto attesa 880 da 800cv.

La serie 8000 reinventa completamente la trincia John Deere, cambiando radicalmente le precedenti 7080. I motori sono 6 cilindri PowerTech Plus Tier 4 Final. Con essi la casa del Cervo introduce, infine, l’additivo all’urea, specificando bene, però, che il consumo massimo (2%) è ben sotto la media della concorrenza, che supera tranquillamente i 4 punti. Non cambia, invece la collocazione del motore: sempre longitudinale, per garantire baricentro basso, bilanciamento durante i trasferimenti e maggior visibilità posteriore. Alla quale contribuisce anche l’ampia vetrata posteriore in cabina.

L’abitacolo è un altro settore in cui i progettisti sono intervenuti pesantemente: è stata aumentata la visibilità a 360° (non soltanto sul posteriore) e la disposizione dei comandi, ora, è assai simile a quella dei trattori e delle mietitrebbie, basandosi sul bracciolo multifunzioni Command Arm e sul terminale Command Center, di serie nella versione da 7 pollici. Un secondo terminale, optional, permette invece di gestire il laboratorio mobile: un accessorio ad alta tecnologia che permette di conoscere sostanza secca e tasso di umidità o, nella versione più completa, proteine, amidi e altri costituenti del trinciato.

Passando agli organi di lavorazione, troviamo differenze significative soprattutto nella 8600, già costruita sul corpo che sarà proprio della 8800. Ha canale e rotore più larghi (85 cm contro 68) e rompigranella da 72 cm in luogo dei 64 precedenti. Grazie a questi interventi, la 8600 ha una potenzialità di lavoro di circa il 10% in più rispetto alla 7080 di pari potenza.

Proprio il rompigranella, infine, è stato protagonista di uno dei principali cambiamenti, richiesto a gran voce dagli utenti: la possibilità di escludere il dispositivo dal lavoro attraverso un sistema di oscillazione a manovella oppure di estrarlo dalla macchina con un argano: operazione che un operatore può eseguire, da solo, in pochi minuti.

Krone

Non una nuova serie, ma comunque nuove macchine, per Krone, che con la sua Big X ha incontrato, negli ultimi anni, il favore del mercato. «Con i modelli 480 e 580 abbiamo completato la nostra gamma – spiega l’amministratore di Krone Italia Stefano Castellani – che finora era carente verso il basso. L’interesse dei clienti è molto alto, soprattutto per la possibilità di montare barre da 6 file, che possono essere la giusta soluzione per alcune aree del Centro e Sud Italia». Krone, continua l’Ad, è fiduciosa soprattutto perché le ultime Big X sono state costruite accogliendo tutti i suggerimenti dei contoterzisti. «Abbiamo un design più accattivante, un posteriore ribassato per dare più visibilità e poi le sospensioni posteriori indipendenti, che rappresentano un importante passo avanti dal puto di vista tecnologico».

Le 480 e 580 montano un motore Mtu e hanno una dotazione tecnologica leggermente inferiore al top di gamma, come ovvio. Anche gli organi trincianti sono un po’ più piccoli – 63 cm contro 80 – ma per il resto sono identici a quelli delle sorelle maggiori. Compresa la possibilità di montare il rotore da 40 lame specifico per biogas, con taglio da 2,5 a 16 mm. Infine, Krone ha presentato anche una nuova serie di testate, che nelle intenzioni della casa tedesca perfeziona ulteriormente le già valide barre coronate.

Fendt

Il rotore a 40 coltelli, oltre a quello da 20, è la novità dell’anno anche per le Fendt Katana, che finora avevano soltanto il tamburo a 28 lame, adatto sia per biogas sia per la stalla. Mentre il primo è ottimo per il biogas, naturalmente, la versione a 20 lame è invece specifico per la zootecnia. Fari allo Xenon e possibilità di montare il distributore di inoculi completano le innovazioni per il 2015.

New Holland

Per vedere cosa cambierà sulle New Holland FR, invece, dovremo attendere la seconda parte dell’anno e la sempre ambita Agritechnica di Hannover, dove il marchio di Fiat Industrial presenterà i nuovi modelli con motore Tier 4F. Il prevedibile aggiornamento (con rialzo) delle potenze porterà le macchine giallo-blu ancor più vicine ai 1.000 cavalli, soprattutto grazie all’adozione del Cursor 16 che già equipaggia le mietitrebbie Cr. Già presenti sui modelli attualmente in vendita, invece, il nuovo Plm – il sistema di telemetria con controllo delle rese e collegamento diretto con la sede centrale – e il fondo del rotore regolabile: si abbassa, in caso di necessità, per ridurre i rischi di ingolfamento.

Claas

Concludiamo con il leader del mercato: anche Claas, come New Holland, presenterà ad Hannover la nuova gamma Tier 4F con motori di ultima generazione, mentre gli organi trebbianti e la cabina resteranno quelli delle attuali Jaguar, rinnovate due anni fa. Del resto, squadra che vince non si cambia e avendo il 60% del mercato ci si può permettere di guardare alle mosse della concorrenza con relativa tranquillità.

 

                                                                                                                                                                           di Ottavio Repetti

 

 

Le macchine per l’anno 2015 - Ultima modifica: 2015-03-27T11:00:07+01:00 da Redazione Terra e Vita

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