
La dir. 128/2009/EC sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi ha reso obbligatorio per gli Stati Membri Ue l’impiego di prodotti fitosanitari complementari e/o alternativi ai prodotti chimici di sintesi. Si tratta di un insieme di prodotti alquanto variegati: la fig. 1 mostra un tentativo di schematizzazione per quanto riguarda il controllo dei patogeni in viticoltura.



Si possono identificare tre principali tipologie di prodotti naturali: i microrganismi (o BCA, dall’inglese BioControl Agent, anche detti microbial) che, attraverso vari meccanismi, interagiscono e contrastano i patogeni; i botanical (estratti dai vegetali) e altre sostanze di origine minerale che esplicano un’azione diretta sui patogeni; gli induttori di resistenza di varia natura che, attraverso meccanismi diversi, stimolano le difese della pianta. Il termine biocontrollo dovrebbe essere usato limitatamente ai prodotti a base di microrganismi vivi, quali lieviti, funghi e batteri in grado di ridurre lo sviluppo di specifici patogeni tramite competizione, antibiosi, e/o parassitismo. Il termine “bio”, infatti, viene dal greco “che vive”.
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