Giuseppe Francesco Sportelli

Anicav ha proposto un prezzo medio di riferimento di 140 €/t per il tondo e 145 €/t per il lungo. Ma per Cia Capitanata sono «prezzi fuori dalla realtà perché non coprono nemmeno i costi di produzione»

In Puglia il numero dei cinghiali è ormai fuori controllo. Negli ultimi anni due persone morte e alcune ferite, decine di incidenti automobilistici, centinaia di migliaia di euro di danni alle aziende agricole. La preoccupazione e la denuncia di Cia Puglia in un incontro a Castellaneta (Ta)

Le quattro dighe del Consorzio per la bonifica della Capitanata sono così piene che l’acqua eccedente il limite d’invaso disposto dalla Protezione civile viene fatto defluire. Il presidente del consorzio, Giuseppe De Filippo, rivendica la necessità di altri invasi per non sprecare risorse idriche utilizzabili per ampliare i territori agricoli irrigabili

A tre anni dal varo del “Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia” da 300 milioni di euro, non è stata ancora liquidata alcuna risorsa agli agricoltori per i reimpianti degli olivi secchi

Il presidente Luca Lazzàro denuncia l’assenza di manutenzione dei canali e delle aree di pertinenza dei consorzi di bonifica commissariati e invita la Regione Puglia a un’assunzione di responsabilità

Gerardo Donofrio, produttore foggiano, lo semina a febbraio, in successione a ortive autunno-vernine, e lo irriga 4-5 volte fino a maggio con l’ala piovana, ottenendo rese di 65-70 q/ha

Allo studio tecnologie innovative per incrementare shelf-life e qualità dell’olio d’oliva. Capofila del progetto è Salov SpA

Tutti i soggetti firmatari si sono impegnati a tutelare e garantire stabilità, sostenibilità e valorizzazione della filiera ortofrutticola pugliese. Soddisfazione di Cia, Copagri e Coldiretti

Le linee strategiche proposte dal sottosegretario La Pietra. Condivisione e soddisfazione da parte di Assitol e Copagri

Storicamente divisi, i produttori pagano il prezzo di un mercato troppo instabile. Oltre alla difficoltà di poter realmente contare su innovazione digitale e contratti di filiera. L’alternativa non è cambiare coltura