Terra, prossima frontiera: adattamento

Suolo, microbioma e piante sentinelle dell'evoluzione

I video e le relazioni del webinar del 22 aprile 2021

di Vincenzo Michele Sellitto

Un momento di riflessione su quanto sia importante rispettare e proteggere il nostro pianeta, la nostra casa: questo è stato l’obiettivo raggiunto durante la Giornata Mondiale della Terra. Un’ulteriore conferma del grande progetto di divulgazione che Vincenzo Michele Sellitto Project Leader di Biolchim e Professore Associato presso la Faculty of Agriculture di Timisoara ha organizzato e promosso grazie al supporto e alla collaborazione attiva di Edagricole. L’obiettivo, quindi, è quello di sensibilizzare ei aumentare la consapevolezza ambientale aumentando la produzione e allo stesso tempo di rigenerare il suolo.

Questo rappresenta proprio la grande sfida che l’agricoltura deve affrontare, avvalendosi delle nuove tecnologie tra cui l’uso dei Microrganismi in associazione con i Biostimolanti. In quest’ottica gioca un ruolo fondamentale la comunicazione e la conoscenza delle nuove tecnologie.

Un nuovo modo di comunicare la scienza che possa permettere quindi di formare ii tecnici secondo una visione green globale, in cui il presupposto fondamentale è rappresentato dal “Suolo vivo” e dalla consapevolezza che siamo tutti interconnessi e parte integrante dell’ecosistema agrario.

Durante il webinar si è discusso anche dell’agricoltura di domani, che deve necessariamente cambiare paradigma, e mettere al centro della discussione il tema Suolo. Senza escludere nessuna tecnologia a priori ma utilizzando tutto ciò che la scienza ci mette a disposizione per fronteggiare le sfide del prossimo futuro tra cui i cambiamenti climatici. I fattori abiotici, tra cui temperature estreme e il cambiamento nella distribuzione delle piogge oltre ad accentuare i processi di desertificazione dei suoli, rappresenteranno le problematiche sempre più pressanti che gli agricoltori dovranno affrontare.

Sul tema sono intervenuti oltre a Vincenzo Michele Sellitto anche Marco Merola, giornalista e autore di Adaptation.it, il Prof. Sergio Saia, Università di Pisa, il Prof. Albino Maggio, Università degli Studi di Napoli Federico II, il Prof. Mauro Mandrioli, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Ha patrocinato l’evento, oltre alla Società Italiana di Pedologia (SIPe), anche l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati e il Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati.

sellitto

Presentazione di
Vincenzo Michele Sellitto

Suolo Vivo

Il suolo, considerato un corpo naturale trifasico composto da una parte solida, una liquida ed una gassosa, formatosi attraverso complesse interazioni tra il clima, organismi viventi tra cui anche l’uomo (fattori biologici), rilievo o topografia, materiale parentale (litologia), ed il tempo, necessita una rinnovata ridefinizione proprio alla luce delle nuove scoperte ed osservazioni. Infatti proprio in un’ottica di approccio olistico in cui si definisce un “olobioma” come unità di selezione naturale che evolve come un unico individuo, anche la definizione di suolo deve rispondere a diversi requisiti. Infatti il suolo rappresenta anche e soprattutto un serbatoio di “vita” e variabilità genetica a cui la pianta attinge i suoi “aiutanti” e attiva i geni di cui ha bisogno. Così Vincenzo Michele Sellitto ha aperto la serie di relazioni che hanno caratterizzato la giornata dedicata alla Terra. Quindi un suolo è tanto più fertile quanto più è biologicamente attivo e nella gestione della sua fertilità va considerata non solo la componente chimico-fisica, ma anche quella microbiologica indicata anche con il termine di microbioma.

MarcoM~1

Presentazione di Marco Merola

“ADAPTATION, convivere con il cambiamento climatico”

Adaptation, un lavoro giornalistico nato per documentare la convivenza tra l’uomo, la tecnologia e la natura nell’era del Climate Change, studiato nelle Università si è imposto all’opinione pubblica come esempio di ‘constructive journalism’, una modalità nuova di raccontare fenomeni portatori di forti impatti emotivi sulla società. Un esempio di constructive journalism . Parlare solo delle catastrofi legate al cambiamento climatico è una strategia comunicativa non più pagante, ora bisogna parlare di soluzioni. Una chiave di lettura positiva e non allarmistica. Anche perché Adaptation si basa sui fatti. Un’importante testimonianza di Marco Merola, che da oltre 20 anni firma reportage per magazine italiani ed esteri (Sette del Corriere della sera, Venerdì di Repubblica, Geo, National Geographic, Focus, BBC Science, ecc…) che ha mostrato quanto sfruttando a fondo le nuove tecnologie il racconto può essere quanto più coinvolgente e efficace.

saia

Presentazione di Sergio Saia

“Microrganismi benefici in Agricoltura: il ponte tra piante, suolo e esigenze dell’uomo”

Sergio Saia ha introdotto il concetto di simbiosi parlando proprio dei funghi micorrizici e del loro impiego in agricoltura. I funghi micorrizici sono distribuiti in tutti gli ecosistemi vegetali interessando tutti i biomi terrestri. Un tipo particolare di micorriza che si instaura anche con specie di interesse agrario, viene indicata con il termine di “arbuscolare”. Le ritroviamo nella maggior parte delle piante coltivate eccetto le piante appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae (come i cavoli) e nelle Chenopodiaceae (come lo spinacio). I funghi arbuscolo micorrizici riescono ad entrare nelle radici, e successivamente a scambiare con la pianta sostanze nutritive e informazioni.  Normalmente, le piante micorrizate presentano anche una maggiore tolleranza sia agli stress abiotici che biotici. Tali benefici sono inoltre tanto più evidenti quanto meno disponibili sono i nutrienti o più presenti gli stress. Nello specifico per quanto riguarda l’agricoltura, le micorrize arbuscolari determinano un chiaro beneficio, aumentando le rese in media del 10-15% e in casi eccezionali fino al 60%, sia in pieno campo sia in serra.

maggio

Presentazione di Albino Maggio

Sistemi colturali e cambiamenti climatici”

Il tema dei cambiamenti climatici e gli effetti in agricoltura in termini di qualità e quantità delle produzioni è stato affrontato da Albino Maggio. L’adattamento dei sistemi colturali ai cambiamenti climatici è argomento complesso, legato all’aumento demografico, alla necessità di produrre di più per una popolazione che supererà i 9 miliardi nel 2050, alla competizione per le risorse (acqua) e, in ultima analisi, alla risposta delle colture agli stress ambientali. La rivoluzione verde, contrariamente all’opinione di molti, ha avuto effetti positivi rispetto alla tolleranza agli stress, migliorando la competizione delle colture per le risorse (acqua e nutrienti) e consentendo quindi un aumento delle densità di semina. Inoltre, attraverso l’ingegneria genetica sono stati potenziati caratteri di tolleranza (ad es. a stress idrico e salino) con risultati incoraggianti, ma solo in pochi casi trasferibili in pieno campo. La protezione delle colture dagli stress ambientali rimane centrale in agricoltura. Più di recente c’è stato un interesse crescente verso il ruolo dei biostimolanti per un’intensificazione sostenibile delle produzioni. Tuttavia, in termini di “Global Food Security”, un’intensificazione moderata delle “agricolture under yielding” potrebbe essere più efficace di un’intensificazione di sistemi culturali già evoluti.

Mandri~1

Presentazione di Mauro Mandrioli

La tecnologia per una produzione agricola a impatto zero

L’agricoltura deve fronteggiare numerose sfide legate ai cambiamenti climatici, alla diffusione sempre più ricorrente di patogeni e parassiti e alla crescita demografica della nostra specie, ha specificato nell’ultimo intervento Mauro Mandrioli. All’agricoltura viene inoltre chiesto di essere maggiormente sostenibile, senza però ridurre le elevate rese attualmente presenti. La ricerca scientifica in numerosi ambiti (tra cui genetica, microbiologia, informatica e ingegneria) ci permette oggi di avere a disposizione nuovi strumenti per vincere queste sfide. Ricorrendo a sensori, droni, agri bot, big data, microrganismi del suolo e nuove varietà vegetali possiamo essere in grado di mettere in campo quelle innovazioni necessarie per garantire anche in futuro le produzioni alimentari.

Sebbene l’introduzione di innovazioni sia spesso vista con sospetto, se guardiamo al passato possiamo notare che la storia dell’agricoltura è una storia di continue innovazioni e saranno le innovazioni che noi sapremo introdurre oggi a scrivere il futuro dell’agricoltura.

Guarda la diretta del webinar

Terra, prossima frontiera: adattamento – webinar 22 aprile 2021 - Ultima modifica: 2021-05-10T12:38:41+02:00 da Claudia Notari
css.php