Aziende olivicole bio e Xylella, ‘conformi’ i trattamenti insetticidi obbligatori

Gli olivicoltori biologici operanti nella zona cuscinetto e nella zona indenne che abbiano eseguito i due trattamenti insetticidi obbligatori non possono essere accusati di “non conformità” dagli organismi di controllo e quindi non devono essere soggetti ad alcuna sanzione pecuniaria.
Il V Convegno Biol su “Xylella e olivicoltura biologica”, organizzato a Bari in occasione della 24ª edizione del Premio internazionale Biol, ha fatto chiarezza su una importante questione riguardante gli olivicoltori biologici operanti nella zona di contenimento e nella zona cuscinetto

Nella zona di contenimento e nella zona cuscinetto sono obbligatori due trattamenti insetticidi contro gli stadi adulti del vettore del batterio Xylella fastidiosa subsp. pauca ceppo ST53, agente del disseccamento rapido dell’olivo, da eseguire sulle piante ospiti arboree con insetticidi autorizzati per il controllo della cosiddetta sputacchina dei prati (Philaenus spumarius), secondo le indicazioni fornite dal Servizio fitosanitario regionale. Sono obbligatori per tutti gli olivicoltori, quindi anche per chi opera in regime di agricoltura biologica. Lo aveva già stabilito il Dm 13 febbraio 2018 (decreto Martina), lo ha confermato il Dm 5 ottobre 2018 indicando il periodo da maggio ad agosto come quello opportuno per eseguire i due trattamenti.

Pertanto, in virtù di tale obbligo di legge, gli olivicoltori biologici che abbiano eseguito i due trattamenti insetticidi non possono essere accusati di “non conformità” dagli organismi di controllo e quindi non devono essere soggetti ad alcuna sanzione pecuniaria. Su tale delicato aspetto della difficile situazione vissuta dagli olivicoltori biologici operanti nella zona di contenimento e nella zona cuscinetto ha fatto chiarezza il V Convegno Biol su “Xylella e olivicoltura biologica” organizzato a Bari in occasione della 24ª edizione del Premio internazionale Biol.

 

Paparella: «Disposti a trattare, ma non a rinunciare al bio»

Gaetano Paparella, presidente del Consorzio italiano per il biologico (CiBi).

«Siamo disposti, nostro malgrado, a effettuare i due trattamenti insetticidi obbligatori, perché ci teniamo alla sopravvivenza dei nostri olivi, ma non a buttare tutto via, perché siamo convinti che la ricerca prima o poi possa mettere a nostra disposizione prodotti ugualmente efficaci ma meno impattanti, ammissibili nel regime dell’agricoltura biologica – ha affermato Gaetano Paparella, presidente del Consorzio italiano per il biologico (CiBi), che organizza il Premio Biol –. Oggi sono utilizzabili solo i due insetticidi di sintesi a base l’uno di acetamiprid e l’altro di deltametrina, ma noi olivicoltori biologici non desistiamo. Forse per qualche tempo non sarà possibile produrre olio extra vergine di oliva biologico, ma noi non disperiamo di trovare valide soluzioni alternative».

 

Vanadia: «La lotta obbligatoria agli insetti vettori durerà a lungo»

La lotta obbligatoria agli insetti vettori del batterio Xylella non durerà breve tempo, ha sottolineato Sebastiano Vanadia della redazione di www.infoxylella.it. «Se le attuali zone cuscinetto e di contenimento rimangono fisse per diverso tempo, sarà sempre necessario trattare in esse; se invece si spostano più a nord, come è periodicamente accaduto negli ultimi anni, il problema si presenterà identico ad altre aziende biologiche ora operanti nella zona indenne. Per le aziende biologiche coinvolte non sarà più possibile fare biologico. In più bisogna considerare che chi adotterà la tecnica del sovrainnesto per cercare di salvare olivi centenari compromessi dovrà eseguire trattamenti insetticidi anche per difendere tali innesti, altrimenti facili prede dei tanti fitofagi presenti sul territorio!».

Sebastiano Vanadia, della redazione di www.infoxylella.it, e Carmela Riccardi, olivicoltrice biologica di Ostuni (Br) e portavoce del Comitato Anti-Xylella.

Purtroppo, ha ammesso Carmela Riccardi, olivicoltrice biologica di Ostuni (Br) e portavoce del Comitato Anti-Xylella, «dovremo stare fermi per qualche tempo, ma non disperiamo, come dice Paparella, di trovare soluzioni alternative praticabili. Una potrebbe essere anche la solidarietà fra aziende biologiche, con scambi di oli bio, in maniera da non perdere del tutto i propri mercati e conservare una presenza a cui ridare più pieno respiro quanto prima possibile».

 

Rivieccio: «Non esiste alcuna “non conformità”»

Di fronte al piano obbligatorio di lotta al batterio Xylella, l’agricoltura biologica non si può sottrarre, ha convenuto Giovanna Rivieccio, dirigente del Mipaaft, Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica (PQAI1), «ma non è ammissibile che gli organismi di controllo possano scambiare l’adesione a tale obbligo per “non conformità” e somministrare una sanzione pecuniaria! Prendo l’impegno formale di far inviare quanto prima a tali organismi una nota esplicativa e chiarificatrice, spiegando che le aziende biologiche sono costrette a ottemperare a tali trattamenti obbligatori».

Giovanna Rivieccio, dirigente del Mipaaft, Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica (PQAI1).

Dover sottostare a tali obblighi non significa però per un’azienda biologica la propria fine, così Rivieccio ha rincuorato gli olivicoltori biologici presenti.

«Il Reg. Ue sull’agricoltura biologica prevede, in caso di circostanze calamitose, che lo Stato membro possa concedere deroghe alle norme di produzione per un periodo limitato e fino a quando la produzione biologica potrà essere ripristinata. Le aziende biologiche possono quindi ripartire con un periodo di conversione, che inizia dopo la fine dei trattamenti e non è necessariamente di tre anni, perché può essere ridotto dallo Stato membro. Naturalmente, però, finché i trattamenti obbligatori verranno effettuati, i prodotti ottenuti non potranno essere certificati e commercializzati come biologici».

Aziende olivicole bio e Xylella, ‘conformi’ i trattamenti insetticidi obbligatori - Ultima modifica: 2019-03-24T18:49:36+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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