Ernesto Seppi è il nuovo presidente di Apot, l’associazione delle Organizzazioni di produttori del Trentino. Succede a Ennio Magnani, che ha guidato la federazione per oltre vent'anni. Seppi è il presidente di Melinda ed è stato eletto all'unanimità. Resterà in carica per tre anni e sarà affiancato da Rodolfo Brochetti come vice. Magnani continuerà a lavorare come consigliere a supporto delle relazioni istituzionali. Di Apot fanno parte le due Op del Trentino Melinda e La Trentina, con le rispettive cooperative ortofrutticole aderenti con una produzione di oltre 5 milioni di quintali di mele.
Coesione d'intenti
"La nomina di Seppi - si legge in un comunicato - vuole essere un segnale forte di coesione sociale e di intenti di un sistema produttivo solido chiamato ad affrontare le sfide particolarmente complesse proposte dallo scenario attuale. Tra queste i cambiamenti climatici, l’inflazione e la forte concorrenza che impone un rafforzamento della qualità. In questo quadro, i soci di Apot evidenziano l’importanza che il sistema produttivo sappia fornire sempre risposte coordinate, efficaci e rapide.
Esprimendo unità di intenti nel quadro delle sfide di mercato, l’assemblea dei soci, inoltre, ha lanciato un forte segnale anche alle istituzioni locali e nazionali. Apot vuole porsi sempre più come interlocutore del settore ortofrutticolo in Trentino esprimendo piena coesione ma anche una pluralità di interessi e sfaccettature di un mondo agricolo forte e determinato a continuare a fare la differenza nel panorama internazionale.
Scenario complesso
«Il sistema è chiamato ad affrontare insieme uno scenario complesso e carico di incertezze che impone ormai la necessità di una regia unica – ha dichiarato il neo presidente –. Al tempo stesso siamo tutti consapevoli che tale mandato, in cui il direttore generale Luca Zaglio, da poco nominato al posto di Alessandro Dalpiaz andato in pensione, avrà un ruolo operativo di assoluto rilievo, richiede il contributo di tutti. Nel ringraziarvi per la fiducia che mi avete accordato mi impegno fin d’ora a fare da interprete di tutti gli interessi rappresentati dei soci Apot con l’obiettivo di rafforzare al tempo stesso la nostra capacità di fare sistema per far fronte alle sfide globali – ha aggiunto Seppi –. Per fare tutto ciò è fondamentale la disponibilità data da Magnani nel mettere a disposizione la propria esperienza di oltre 20 anni all'evoluzione del modello organizzativo che si rende ormai indispensabile».