Accanto a chi nelle campagne investe nell’agricoltura verde e pulita. Nasce il "Distretto Bio Sardegna" per rappresentare e aiutare in modo coordinato tutte le produzioni a carattere biologico dell’isola. Costituito il Comitato promotore: capofila l’Associazione di Produttori Sardegna Bio. Ci sono anche la Città Metropolitana di Cagliari, il Comune di Cagliari, ANCI Sardegna, Coldiretti Sardegna e la Fondazione ITS Filiera Agroalimentare della Sardegna.
L’obiettivo primario del distretto è quello di favorire la coesione e partecipazione degli attori della filiera biologica, sostenendoli affinché possano coniugare la propria attività con le nuove frontiere della sostenibilità (energie rinnovabili, biodiversità, qualità del lavoro e della vita).
Modelli distributivi alternativi
Il bio-distretto intende inoltre creare nuove relazioni dirette tra produttori e consumatori, grazie a modelli distributivi alternativi quali la filiera corta e i gruppi di acquisto solidale. Si cercherà anche di spronare le pubbliche amministrazioni a incrementare gli acquisti verdi per mense scolastiche, ospedali e altri servizi pubblici.
«L’auspicio è che il bio-distretto possa diventare un impulso per favorire l’export dei prodotti biologici locali a livello internazionale» – afferma il sindaco metropolitano e di Cagliari Paolo Truzzu –. La costituzione del distretto ci consentirà di dialogare direttamente con i vertici ministeriali e avere accesso a molti più fondi, al fine di sostenere un’agricoltura sostenibile, sviluppare ricerca, innovazione e cultura rurale, attivare filiere corte e conciliare la tutela della biodiversità con lo sviluppo delle aree rurali e a vocazione agricola più avanzata».