L’Azienda Agricola Biodinamica Carlo Noro è stata fondata nel 1998 nel Comune di Labico (Roma), in zona di collina prevalentemente boschiva a circa 300 m di altitudine. L’attività principale è rappresentata dalla preparazione e vendita dei preparati che si usano in agricoltura biodinamica, venduti direttamente ad almeno la metà delle 500 aziende biodinamiche esistenti in Italia. L’estensione dell’azienda è di 5 ettari di cui 3 coltivati ad ortaggi in genere da maggio a dicembre; su 2500 m2 sono installati tunnel-serra per la produzione di ortaggi anche in epoca tardiva. Una parte dell’azienda è destinata a frutteto, il resto è tenuta a bosco. Un altro corpo aziendale di 1 ettaro è nel comune di Piglio (Fr); esso è coltivato per metà a oliveto e per metà a vigneto per la produzione di vino e olio biodinamico con proprio marchio. Si tratta di un’impresa agricola a conduzione familiare nella quale sono impegnati il conduttore e i suoi due figli.
Gli ortaggi prodotti sono sia quelli estivi come pomodoro, melanzana, peperone, zucchino, asparago, fragola che quelli invernali quali cavoli, lattughe canasta e cappuccio, radicchio, ecc. Non sono seguite rotazioni particolari. Sono praticati sovesci autunno-vernini in pieno campo costituiti da una quindicina di specie la cui trinciatura avviene prima che giungano a piena fioritura. In serra, invece, il sovescio è trinciato anche se non ha raggiunto la fioritura ma in funzione dell’epoca di trapianto delle ortive
Il letame è la base
La concimazione di base degli ortaggi è il letame, acquistato da aziende biologiche della zona e poi compostato. Il cumulo di compostaggio è statico e non rivoltato. Superata la fase termofila nel cumulo di compost vanno inseriti i preparati biodinamici con un dosaggio di 2 grammi per ognuno. In un cumulo di compost ogni 6 metri lineari vengono praticati 5 fori che raggiungono il centro, in ognuno dei quali è inserito un preparato dal 502 al 506. Il 507, dopo essere stato sciolto in 5 litri di acqua tiepida viene distribuito uniformemente sull’intera massa.
Il cumulo è ricoperto con abbondante paglia. Il compost è utilizzato in dosi variabili in funzione della specie coltivata da 50 a 200 q/ha. Il controllo delle erbe spontanee, nello specifico contesto aziendale, non è ritenuto un grave problema. Quando necessario si opera con lavorazioni meccaniche. L’agricoltore afferma di non ricorrere ad alcuno dei principi attivi ammessi per la difesa dei parassiti in agricoltura biodinamica. È utilizzato solo il rame nel vigneto in accordo al regime di deroga previsto nel disciplinare Demeter.
Anche questa azienda ha il problema dell’approvvigionamento delle sementi e utilizza materiale in deroga. Nel frattempo, in collaborazione con una ditta sementiera, sono in selezione varietà standard di melanzane, peperoni e pomodori.
Come si preparano
La produzione dei preparati biodinamici avviene in un locale in pietra e calce appositamente costruito dove sono collocate una serie di casse di legno che contengono recipienti di rame avvolti in uno strato isolante di torba. All’interno di questi alloggiamenti avvengono i processi di macerazione e maturazione delle materie prime costituenti i diversi preparati.
Gli specifici materiali grezzi di origine animale, minerale e vegetale da cui si parte nella produzione dei preparati, che rappresentano la base della pratica biodinamica, si basano sulle indicazioni a suo tempo proposte di Steiner.
Preparato 500 o Corno-letame. È costituito dalle deiezioni fresche di vacche alimentate su pascoli polifiti coltivati in biodinamica senza aggiunta di paglia o altro materiale vegetale. Vanno scelti buoni corni di vacca riempiti in autunno e sotterrati per circa 6 mesi
A primavera inoltrata il preparato è pronto essendo il letame completamente trasformato in humus e il suo volume ridotto alla metà. Il preparato va irrorato sul terreno sciogliendo da 100 a 300 grammi per ettaro in 40 l di acqua dinamizzati per un’ora. La dinamizzazione è un’ossigenazione della massa ottenuta per rotazione effettuata a mano o con opportuni dinamizzatori meccanici. La miscela è distribuita in primavera e in autunno su terreni bagnati o in prossimità di una pioggia.
Preparato 501 o Corno-silice. La materia prima è il cristallo di rocca che contiene fino al 98% di silice (SiO2). La silice è posta nei corni, addizionata di acqua pura e poi interrata dalla primavera all’autunno successivo.
Le quantità da impiegare sono molto ridotte: 3 grammi in 50 litri di acqua per ettaro. La sospensione deve essere dinamizzata come si fa per il preparato 500. Il corno-silice viene nebulizzato sulle foglie in primavera, alla ripresa vegetativa, quando si riattiva la fotosintesi.
Preparato 502 Achillea. Si utilizzano solo i capolini, raccolti manualmente prima della fase di piena fioritura dopo un’accurata selezione. Essi vengono posti in una vescica di cervo maschio ed il tutto essiccato al sole. In autunno, la vescica è interrata e nella primavera successiva, al dissotterramento, la massa umica, che ne risulta, avrà caratteristiche completamente diverse da quelle originarie. Il 502 è ricco soprattutto in zolfo e potassio, in forma attiva.
Preparato 503 Camomilla. Come per l’Achillea si utilizzano solo i capolini. La raccolta, effettuata nel periodo aprile-maggio, avviene rigorosamente a mano. Il materiale vegetale è essiccato ed in autunno dopo re-inumidimento, è posto in un budello ricavato dall’intestino tenue di bovino ed interrato fino alla primavera successiva. Il 503 contiene zolfo e calcio.
Preparato 504 Ortica. Per questo preparato vengono usati i germogli della pianta raccolti in piena fioritura. Il materiale vegetale è interrato fresco in una buca ad una profondità di 30-40 cm senza alcun contenitore per un anno. Il preparato finale contiene zolfo e ferro.
Preparato 505 Quercia. Si utilizza la corteccia della Farnia (Quercus robur) che, raccolta in autunno e finemente tritata, viene posta in un cranio di animale domestico, poi interrato ai margini di un corso d’acqua, fino alla primavera successiva. Contiene calcio e zolfo.
Preparato 506 Tarassaco. Per questo preparato si utilizzano le infiorescenze, raccolte in primavera, essiccate e conservate fino all’autunno. Successivamente, il materiale vegetale viene inumidito e avvolto nel mesentere di vacca ed interrato fino alla primavera successiva. Contiene silicio e zolfo
Preparato 507 Valeriana. La sua preparazione e il suo utilizzo sono molto diversi dalle altre officinali; si impiega, infatti, in forma di infusione. Si raccolgono le infiorescenze, di cui si utilizzano solo i petali. Il materiale vegetale così ottenuto è messo in infusione in bottiglie piene di acqua pura per il tempo necessario alla macerazione. Il preparato contiene fosforo e zolfo.
“Price maker” per i preparati
L’azienda dal 2003 ha la certificazione biologica Codex e dal 2011 è certificata Demeter.
Il modello competitivo dell’azienda Noro è articolato nelle cinque direttrici del mercato, ambiente, territorio, prezzo e prodotto in un’ottica di profonda integrazione con la rete biodinamica , in quanto la fabbricazione dei preparati biodinamici, prodotto di punta dell’azienda, è anche un functional good per le aziende della rete.
Nei confronti del mercato di questi prodotti, infatti, Noro è price maker poiché ci sono poche altre aziende che producono preparati mentre, invece, Noro fornisce gran parte delle aziende italiane certificate Demeter. Le potenzialità del territorio e dell’ambiente circostante sono messe a frutto essendo l’imprenditore ben radicato nel contesto della campagna laziale. Il vantaggio competitivo riportato in termini di prezzo è indubbio considerato il ruolo quasi unico dell’impresa, così come per il prezzo.