Biologico, via libera al distretto bergamasco

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Copre un'area di 61mila ettari di cui 2.300 certificati in biologico. L'obiettivo è incrementarla del 10% nei prossimi anni

Regione Lombardia ha ufficialmente riconosciuto il Biodistretto dell’agricoltura biologica e sociale bergamasca, ai sensi della legge nazionale sull’agricoltura biologica. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi. Il riconoscimento segue i criteri stabiliti dal Masaf e approvati dalla giunta regionale lo scorso dicembre. Il territorio del distretto si estende su una superficie di circa 61.000 ettari, di cui 2.300 già certificati in biologico, compresa in 241 Comuni. All’associazione aderiscono in partenariato imprese agricole biologiche, operatori della filiera, Comuni e istituzioni scolastiche. Inoltre, partecipano attivamente diverse realtà sociali, impegnate in progetti con ex detenuti e persone in difficoltà.

Il biodistretto si pone come obiettivo principale l'incremento della superficie agricola biologica di almeno il 10% nei prossimi anni, con un aumento di produttori agricoli nuovi Comuni aderenti. Le azioni del distretto si concentrano sulla promozione della produzione biologica, sulla formazione degli operatori agricoli e sulla creazione di sportelli di assistenza per la certificazione bio.

Tra i progetti futuri c'è lo sviluppo della filiera farina-pane, di una rete dei produttori di vino biologico e un'iniziativa sul recupero degli sprechi alimentari. Le principali produzioni biologiche del territorio includono cereali, ortaggi e frutta, in particolare uva. Tra i prodotti trasformati spiccano vino, pasta e pane di semola di grano duro, legati alle tradizioni agricole locali.

Beduschi: «Bio si può fare anche in aree industrializzate»

«Il Biodistretto ha sede nel Comune di Bergamo, è il terzo riconosciuto ufficialmente dalla Regione dopo quelli di Valtellina e Valle Camonica e si distingue per il suo ruolo di presidio agro-ambientale in un contesto territoriale che naturalmente si caratterizza anche per la forte industrializzazione – ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura Alessandro Beduschi –. L’importanza di questo riconoscimento è doppia: da un lato certifica il valore del lavoro svolto in provincia di Bergamo per promuovere un’agricoltura sostenibile e sociale, dall’altro apre la strada a nuovi progetti in tutta la Lombardia. Questo distretto è un esempio concreto di come il modello biologico possa essere un pilastro per lo sviluppo agricolo, anche in aree urbanizzate».

Biologico, via libera al distretto bergamasco - Ultima modifica: 2024-10-17T16:12:58+02:00 da Redazione Terra e Vita

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