Macchine agricole in internet, Agrieuro lancia la sfida

In sedici anni da negozio di vicinato a leader delle vendite online per attrezzature da giardinaggio e agricoltura. Vendite anche in Germania, Francia e Spagna

Da negozio di famiglia a leader del mercato e-commerce in meno di vent’anni.  È il percorso, di assoluto successo, di Agrieuro, oggi primatista nelle vendite online di macchine agricole e per il giardinaggio in Italia, con posizioni di leadership anche in Francia, Germania e Spagna.

Filippo Settimi, ceo di Agrieuro

Quando ci si chiede se davvero le macchine agricole possono essere vendute su internet, insomma, Agrieuro è una possibile risposta.   «Possono, certamente. Il settore è cresciuto con forza negli ultimi anni.

Sicuramente meno rispetto ad altri comparti, principalmente a causa della complessità tecnica che caratterizza le macchine agricole, ma non c’è dubbio che la tendenza si manterrà anche in futuro, forse a ritmi più accelerati di quanto non avvenga oggi».

È l’opinione di Filippo Settimi, attuale titolare, assieme alle sorelle Alessia e Alessandra, dell’attività fondata dal padre Manlio più di 50 anni fa e oggi, come abbiamo visto, completamente stravolta. «In realtà la rivendita fisica di attrezzi agricoli resta, ma è chiaro che la sua incidenza sui bilanci aziendali sia ormai prossima allo zero. La manteniamo per i clienti abituali e come testimonianza della nostra storia».

Una crescita inesorabile

La storia, appunto. Quella di Agrieuro iniziò mezzo secolo fa con il Negozio Settimi, rivendita di macchine agricole a Spoleto. «Era il classico negozio agricolo di vicinato, con un raggio d’azione che difficilmente superava i 50 chilometri», ricorda Filippo, il quale cominciò a lavorarvi già dopo la maturità, mentre ancora era studente universitario. Dopo quasi un decennio passato in concessionaria, la svolta arrivò nel 2007, quando i Settimi provarono a cavalcare l’onda del commercio telematico.

Agrieuro, sede di Bologna

«Ai tempi EBay dettava legge, era il punto di riferimento. Incuriositi, decidemmo di vendere qualche attrezzo su quella piattaforma. Un anno dopo eravamo arrivati a cento macchine circa, per cui decidemmo di investirvi ulteriori risorse. Le cose andarono bene e ben presto le nostre forze non furono più sufficienti a tenere il ritmo della domanda. Acquistammo una seconda sede, per avere un magazzino più grande, e cominciammo ad assumere personale».

Da quel momento in poi, Agrieuro, fondata dai Settimi nel 2008, inizia a volare. «In sedici anni l’attività si è totalmente trasformata, soppiantando quasi completamente la vendita sul territorio. Oggi, accanto al negozio storico abbiamo due sedi a Spoleto – una amministrativa e una dedicata ad assistenza e ricambi – e tre poli logistici nel Nord Italia. Collocati lì per ragioni economiche e anche di sostenibilità ambientale: sarebbe infatti illogico stoccare in Centro Italia macchine prodotte quasi sempre nel settentrione e spesso destinate proprio al Nord Italia, quando non ai paesi dell’Europa continentale».

Oltre le Alpi

Le vendite verso l’Europa sono in effetti diventate una parte importante del fatturato di Agrieuro. «Iniziammo a muoverci su quei mercati nel 2012, rivolgendoci principalmente verso Germania, Francia e Spagna: paesi con una tradizione agricola importante e una sensibilità per il giardinaggio, in alcuni casi, molto più sviluppata rispetto a noi.

La logistica è uno dei punti forti di Agrieuro

In un decennio abbiamo acquisito posizioni di assoluto rilievo, in particolare in Francia e Germania.

Sebbene il fatturato italiano sia ancora predominante, grazie a una presenza di più lunga data, l’export sta rapidamente crescendo e penso che presto supererà il mercato interno».

Favorito anche, continua Settimi, da una maggior famigliarità di quelle popolazioni con l’e-commerce.

Il vero segreto? Assistenza e affidabilità

Il settore delle macchine agricole è da tempo il grande incompiuto nel commercio online. Qualcuno vi si è cimentato – parliamo soprattutto di qualche concessionario – ma pochi, finora, hanno avuto davvero successo. Parliamo di attrezzature nuove, naturalmente: l’usato è, al contrario, vendutissimo su internet, grazie soprattutto ad alcuni portali internazionali specializzati.

In questo panorama fatto di tentativi, frenate e qualche retromarcia, Agrieuro sembra invece avere ingranato stabilmente la quarta. D’obbligo chiedere al suo titolare qual è il segreto per avere successo in un settore così nuovo e in gran parte inesplorato. «Ne dico tre, che poi in realtà si riassumono in un solo concetto: quello di affidabilità. Il primo sono i ricambi: i nostri clienti, una volta registrati sul sito, hanno accesso alle schede tecniche di tutti i prodotti acquistati e nel giro di dieci minuti possono trovare e ordinare qualsiasi pezzo di ricambio. Lo riceveranno al loro domicilio nel giro, al massimo, di 48 ore».

Questo servizio, secondo Settimi, è unico: «Non esiste un e-commerce che, una volta terminata la vendita, dia la possibilità di ordinare ricambi per macchine vecchie anche di dieci anni».

La ricambistica è molto ricca

Il secondo elemento strategico, prosegue Settimi, è l’assistenza. «Abbiamo un’intera sede dedicata al post-vendita, con quindici meccanici intenti a fare le riparazioni. Quando si verifica un problema, il cliente può richiedere il ritiro, la riparazione e la riconsegna via corriere.

Se sono trascorsi meno di due anni (parlando di clientela privata, ndr) il pezzo è ancora in garanzia e tutto questo avviene a costo zero. Anche il corriere è a carico nostro».

Chi non volesse lavorare via corriere, infine, può cercare uno degli 85 centri di assistenza dislocati sul territorio nazionale. «Lo potremmo definire il terzo pilastro della nostra impostazione. Abbiamo officine convenzionate su tutta la Penisola. L’elenco è reperibile sul nostro sito e i tempi di riparazione sono monitorati dalla sede centrale. In genere, entro tre giorni il meccanico riconsegna l’attrezzatura».

Tutto questo, riassume il titolare di Agrieuro, porta al concetto iniziale: l’affidabilità. «Post-vendita efficiente e assistenza garantita generano fiducia e la fiducia genera una nuova vendita. Il cliente compra da noi perché sa che in caso di problemi ci saremo, come una normale concessionaria».

Agricoltura e hobbistica

Il Negozio Settimi vendeva piccoli attrezzi agricoli e macchine per il giardinaggio. Agrieuro ha sostanzialmente mantenuto questa impostazione, aggiungendovi però alcuni settori. «Agricoltura e cura del verde sono ancora le due categorie trainanti. Ad esse abbiamo affiancato cucina, pulizia, cura della casa». Il cliente-tipo, afferma Filippo Settimi, è il privato che ha un giardino o un po’ di terra coltivata, ma anche il piccolo agricoltore. «Parliamo ovviamente di pochi ettari, non oltre i 20. Oltre quella cifra si passa a un livello di specializzazione e a larghezze di lavoro che noi non trattiamo».

Magazzino ricambi

Ciò non significa che su Agrieuro.com si possano trovare soltanto tosaerba, tagliasiepi e similari: sul sito compaiono attrezzi veri e propri come atomizzatori, solforatori, trinciasarmenti e simili. «Parliamo sempre di macchine standardizzate, per lavorazioni generiche. Ma comunque con un loro valore, anche tecnico». A produrle, aggiunge Settimi, sono artigiani di tutto il mondo. «Circa metà delle referenze sono però prodotte in Italia e hanno dunque standard qualitativi piuttosto alti. Per chi cerca il cosiddetto prodotto da prezzo ci sono invece le linee realizzate in Asia. Sicuramente meno costose, ma come le altre coperte da garanzia e dal nostro servizio di assistenza».

Presto compreremo il trattore online

Agrieuro ha scelto di utilizzare imballaggi eco-sostenibili

Le prospettive di sviluppo delle vendite online sono notevoli. «Purtroppo non vi sono statistiche specifiche per l’agricoltura, ma i macrosettori che comprendono anche gli attrezzi agricoli dovrebbero crescere, secondo previsioni, del 20% l’anno per i prossimi anni – afferma Filippo Settimi -. Ormai l’acquisto online è sdoganato: vi sono molti italiani disposti a spendere cinque o sei mila euro, su un sito di e-commerce, pagando con carta di credito e aspettando la consegna a casa. Fra dieci anni, chissà, ne spenderanno 20 o 30mila. Del resto, su internet già si comprano le auto, anche di valore elevato. Presto o tardi ci compreremo anche il trattore».

I numeri di Agrieuro

AgriEuro è nata 15 anni fa a Spoleto, in Umbria, grazie a un’intuizione della famiglia Settimi. Oggi conta 5 sedi logistiche in Italia, 85 officine convenzionate e 150 dipendenti; l’azienda opera nei principali paesi europei e nel 2022 ha fatturato 128 milioni di euro, con una crescita del 23% sull’anno precedente. Per il 2023, stanti le difficoltà del mercato, si prevede un incremento del 15% circa.

Visita il sito di Agrieuro

Macchine agricole in internet, Agrieuro lancia la sfida - Ultima modifica: 2023-06-09T12:38:28+02:00 da Ottavio Repetti

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