Mappatura dell'intera filiera agrumicola per registrare qualità e quantità dell’acqua proveniente da fonti pubbliche e private, metodi di irrigazione in uso, consumi idrici e relativi costi, verificare le pratiche aziendali e registrare le esigenze di produttori e trasformatori. E' questa la prima delle azioni previste dal progetto ACQUA (Agrumicoltura Consapevole della Qualità e Uso dell’Acqua), promosso dal Distretto Agrumi di Sicilia e dal Dipartimento di ingegneria civile e architettura (Dicar) dell’Università di Catania, con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation, per incentivare un uso sostenibile dell’acqua in agrumicoltura, dalla produzione alla trasformazione degli agrumi. Non solo, la mappatura prevede la raccolta di informazioni sulla qualità dell’acqua disponibile, che sarà il punto di partenza per la valutazione del possibile uso di risorse idriche non convenzionali, come fertirrigazione e biostimolanti, riduzione di prodotti chimici per maggiore protezione di ambiente e consumatori, tecniche di desalinizzazione per l’irrigazione con acqua salmastra.
In un secondo momento si procederà al monitoraggio ad alta risoluzione degli indicatori di stress idrico degli agrumeti, con l’impiego di tecnologie innovative, quali i droni dotati di appositi sensori (telecamere termiche e multispettrali).
In più, sarà realizzato un impianto pilota di irrigazione sostenibile degli agrumi, una sorta di campo dimostrativo delle pratiche per utilizzare (e riutilizzare) l’acqua e sostenere le buone pratiche nella filiera agrumicola: ripristinare l’impianto di irrigazione degli agrumi attraverso l’energia solare, grazie ad alcuni accorgimenti, quali la creazione di un serbatoio di accumulo per contenere i flussi di acqua invernali; l’installazione di un impianto fotovoltaico pilota galleggiante sulla superficie del serbatoio; la creazione di più sistemi di irrigazione nell’agrumeto e piante campione per la fertirrigazione e l’uso di bio stimolanti. L’impianto rimarrà poi a disposizione per formare studenti, tecnici e imprenditori.
«Puntiamo a dare un contributo tecnico e fattivo all'intera filiera - spiega Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia - perché prestare attenzione al tema delle risorse idriche è quanto mai necessario, visti gli eventi climatici che hanno caratterizzato le ultime stagioni. È nostro compito supportare le imprese della filiera agrumicola, su tutto il territorio regionale, nell’affrontare processi di conoscenza e ottimizzazione delle risorse dal punto di vista della qualità, dell’efficienza, della riduzione dei costi e, naturalmente, nel rispetto dell’ambiente. L’acqua è una risorsa fondamentale e dobbiamo imparare a utilizzarla in modo intelligente, riducendo gli sprechi e le inefficienze del sistema e operando un’agrumicoltura che rispetti il territorio e riesca a preservarlo».
«Dal punto di vista tecnico-scientifico lo studio ha una duplice finalità - spiega Antonio Cancelliere, ordinario di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia al Dicar e responsabile scientifico del progetto - Da un lato si intende contribuire alla definizione di un quadro conoscitivo sull’uso dell’acqua nella filiera produttiva agrumicola in Sicilia, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, attraverso un attività di raccolta dati e la successiva elaborazione attraverso tecniche WebGIS. Parallelamente, saranno sviluppate azioni di tipo dimostrativo, volte a diffondere metodologie innovative per l’uso sostenibile delle risorse idriche tramite l’utilizzo di droni e la realizzazione di un impianto di irrigazione pilota».
«Nei confronti dell’ambiente Coca-Cola ha assunto un impegnoa livello globale, reintegrare il 100% dell’acqua che usa su scala mondiale - conclude Cristina Broch, direttore comunicazione e relazioni istituzionali per Coca-Cola Italia -. Anche in Italia, gli imbottigliatori sono impegnati con azioni concrete sul territorio, con l’obiettivo di crescere in maniera responsabile e sostenibile, rispettando e contribuendo a tutelare i territori in cui operiamo. Solo in Italia, grazie a The Coca-Cola Foundation, dal 2010 a oggi sono stati reinvestiti oltre 5,4 milioni di euro per progetti nelle comunità locali: nello specifico, in Sicilia stiamo promuovendo dal 2014 diverse iniziative a sostegno della filiera agrumicola, con progetti di formazione e dedicati a tecnologie innovative per l’agricoltura che possano contribuire a promuovere un comparto così strategico anche dal punto di vista della crescita del territorio. Il progetto ACQUA è solo l’ultimo tassello di quanto The Coca-Cola Foundation investe in Italia, con l’obiettivo di valorizzare e dare nuovo impulso al territorio: abbiamo un legame davvero speciale con questo paese e, in particolare, con la produzione agrumicola, perché proprio qui è nata Fanta, prodotta con succo da sempre 100% italiano».