Le ultime rilevazioni di giugno hanno visto tornare in discesa i prezzi della soia quotata nei listini delle borse merci nazionali. L'arrivo delle piogge nel Midwest degli Stati uniti ha parzialmente attenuato le tensioni meteo sul prossimo raccolto americano, provocando un effetto ribassista sulle piazze internazionali. Le prospettive appaiono al momento positive anche per il raccolto italiano. Tra i cereali foraggeri, poche variazioni rispetto alle quotazioni d'esordio per gli orzi nazionali. Il progredire della raccolta conferma, sotto il profilo della qualità della granella, un calo dei pesi specifici rispetto alla scorsa annata. Sostanziale stabilità rispetto alla settimana precedente anche i prezzi dei grani teneri foraggeri mentre si conclude formalmente la campagna del sorgo, uscito di quotazione su tutte le principali Borse Merci nazionali.
La soia è di nuovo in calo
Dopo tre settimane consecutive di rialzi, i prezzi della soia scambiata nel mercato italiano sono tornati a scendere. Sulla piazza di Bologna la soia di provenienza estera è arretrata sui 480-490 €/t (franco arrivo), perdendo 12,50 €/t rispetto a sette giorni prima. Si amplia leggermente il calo rispetto alla scorsa annata, pari adesso a un -27,8%. Il miglioramento delle prospettive meteo sul raccolto ha determinato un parziale calo anche alle quotazioni della soia alla Borsa di Chicago, tornata a metà settimana sui 14,50 dollari per bushel (pari a 490 €/t). La settimana si è chiusa comunque con un forte rialzo nella giornata di venerdì 30, causato dalla pubblicazione da parte dell’Usda (il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) di stime in netto calo per le aree seminate a soia negli Stati Uniti. Le quotazioni sono risalite sui 15,60 dollari per bushel (pari a 525 €/t).
Farina di soia, stop ai rialzi
Si interrompono i rialzi anche per la farina di soia, segnata da diffusi e forti ribassi settimanali. Sulla piazza di Bologna la farina di soia proteica estera torna ampiamente sotto i 500 €/t, attestandosi sui 483-485 €/t (franco arrivo), cedendo 25 €/t rispetto alla settimana precedente.
La farina di girasole perde 5€/t
L’ultima settimana di giugno ha visto tornare in calo anche i prezzi della farina di girasole, con ribassi a Bologna di 5 €/t per il girasole normale e di 6 €/t per il girasole proteico.
La farina di colza si assesta
Dopo il balzo della penultima settimana di giugno, si sono assestati i prezzi della farina di colza, con lievi variazioni settimanali sia a Bologna (-0,5%) che a Milano (+0,9%).
Orzo, -40% rispetto a un anno fa
Nel mercato dei cereali foraggeri, i prezzi dell’orzo nazionale si sono confermati sui valori d’esordio dell’annata, con l’orzo pesante attestato sia a Bologna che a Milano sui 190-195 €/t (franco arrivo), inferiore di circa il 40% rispetto a dodici mesi fa. Circa la qualità del raccolto, si riscontra una notevole eterogeneità nei pesi specifici. In termini di volumi prodotti, le stime di fine giugno della Commissione Europea indicano per l’Italia un output di circa 1,1 milioni di tonnellate, invariato rispetto al 2022. A livello dei ventisette Stati membri, l’incognita legata all’impatto della siccità, sia per la produzione spagnola che francese e tedesca, ha determinato da parte dell’International Grains Council (Igc) un taglio delle stime complessive sul raccolto comunitario, scese dai 50,9 milioni di tonnellate preventivati a maggio ai 49,9 milioni di tonnellate della previsione di giugno. T
Leggera flessione per il grano tenero
ornando ai listini nazionali, prezzo attestato sui 252-260 €/t (franco arrivo) per il grano tenero foraggero, in lieve flessione (-2,50 €/t) su base settimanale.
