Dalle rilevazioni Bmti prosegue il trend ribassista già registrato nella settimana precedente, con le zucchine che accusano una forte riduzione dei prezzi e tutte le principali referenze ortofrutticole che, in linea generale, vanno incontro a ribassi.
Arance in leggera flessione
Le arance siciliane segnano un leggero calo in questo avvio di settimana, soprattutto per i calibri maggiori. Questa situazione è da associare a una domanda che ha subito una frenata nelle ultime giornate, nonostante l’arrivo del maltempo e il calo delle temperature, che solitamente fa risalire l’interesse da parte dei consumatori. La presente è stata segnata da un buon livello dei prezzi per le arance a calibro piccolo, con quantitativi molto alti, mentre si è registrata una situazione opposta per il calibro grande, poco presente e con prezzi leggermente superiori alla scorsa campagna.
I carciofi arretrano
Perdono terreno le quotazioni dei carciofi, con una domanda sottotono a fronte di una disponibilità non ottimale. In entrata la varietà Romanesco Viola. Prezzi che tornano alla normalità. Nel caso del Violetto senza spine le quotazioni scendono anche su livelli inferiori alla media, grazie all’ingresso di prodotto proveniente dalla Tunisia e dall’Egitto, che ha fatto aumentare l’offerta.
Cavolfiori, l'elevata disponibilità abbassa i prezzi
Aumenti significativi dei quantitativi in entrata per i cavolfiori, in particolare della varietà Bianco. Tale situazione ha fatto crollare le quotazioni, soprattutto se paragonate a dodici mesi fa. Le temperature favorevoli hanno dato una spinta alla produzione. Domanda statica, tipica del periodo.
Cavolo verza in retromarcia
Si registra un leggero calo delle quotazioni per il cavolo verza, dettato da un’abbondanza di prodotto a fronte di una domanda statica. Prezzi inferiori a un anno fa, in cui si registrò un rialzo importante delle quotazioni, che quest’anno non si sta verificando, grazie a una produzione regolare.
Clementine, prodotto italiano agli sgoccioli
Termina la produzione di clementine comuni italiane, con prezzi bassi e quantitativi alti. La qualità in generale non è stata ottimale, a causa delle temperature sopra la media durante la maturazione del prodotto. Stanno prendendo spazio le Hernandina, prevalentemente spagnole, e le Orri israeliane. Con l’aumento dei quantitativi i prezzi subiscono un calo rispetto alla settimana precedente. La domanda resta comunque sottotono.
Finocchi, qualità elevata ma domanda fiacca
Buon momento per i finocchi, che godono di un’alta produzione ma non accompagnata da una domanda sostenuta. Qualità buona del prodotto, presente anche qualità extra a prezzi convenienti. Produzione del Sud Italia che sta portando buoni quantitativi nei mercati italiani.
Melanzane, la discesa prosegue
Continua il calo per le melanzane grazie agli alti quantitativi in entrata provenienti dalla Sicilia. Domanda statica su bassi livelli tipici del periodo. Le buone temperature registrate fino ad ora hanno favorito la produzione.
Peperoni, trend ribassista
Prezzi relativamente bassi dei peperoni se confrontati a un anno fa. Si registra un calo delle quotazioni soprattutto per quelli quadrati della Spagna. Buono il livello qualitativo del peperone siciliano, che in alcuni mercati segna un leggero aumento. La produzione procede regolare.
Pomodori, performance peggiori rispetto a un anno fa
Domanda sottotono nei mercati, come avviene tipicamente in febbraio. Ciò ha portato anche a un leggero calo dei prezzi per alcune varietà, come il Marinda. Tendenzialmente stabili i prezzi dei Ciliegini e Datterini. Il prezzo del pomodoro a grappolo italiano viaggia su livelli inferiori rispetto al febbraio scorso, grazie ad una produzione in netta ripresa e agli alti quantitativi di pomodoro spagnolo.
Zucchine, netta prevalenza dell'offerta
Forte ingresso di zucchine nei mercati, che ha fatto crollare le quotazioni in questo avvio di settimana. Offerta non sorretta da una domanda ottimale. Si registra un calo importante anche rapportato ai prezzi del 2023. Il clima favorevole non ha causato particolari affanni alla produzione.
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