I produttori del settore vitivinicolo trentini, siano essi associati in cantine sociali o produttori privati, nella quasi totalità aderiscono al Consorzio Vini del Trentino. Nella loro assemblea annuale convocata quest’anno oltre che per approvare il bilancio consuntivo 2020 e quello di previsione 2021, anche per il rinnovo degli organi societari, si respirava un clima di concordia. Sono state superate le diatribe del passato per merito anche di un presidente capace di ascoltare le ragioni di tutti. A riprova di ciò sta il fatto che Pietro Patton è stato confermato nella carica per altri tre anni per acclamazione. Patton è presidente della Cantina sociale di Lavis-Valle di Cembra che lui ha portato al risanamento e a un rientro, un anno fa, nel consorzio di secondo grado Cavit.
All’unanimità e anch’essi per acclamazione sono stati eletti i membri del Consiglio di amministrazione e del collegio sindacale.
Questi gli eletti in ordine alfabetico. Alfredo Albertini Cantina Sociale Trento. Francesco Giovannini Nosio Spa. Damiano Dallago Cantina Sociale Aldeno. Lorenzo Libera sia in rappresentanza di Cavit della quale è presidente, che della Cantina Sociale di Avio. Marcello Lunelli vicepresidente del gruppo Ferrari F.lli Lunelli Spa. Paolo Malfer della Revi azienda vinicola. Goffredo Pasolli Vinicola Valdadige. Andrea Pergher Cantina Sociale Roverè della Luna. Luigi Roncador Cantina Sociale Rotaliana di Mezzolombardo. Luca Rigotti Mezzacorona Spa. Silvio Rosina Cantina Sociale di Isera. Lino Trainotti Cantina Sociale di Ala.
Per quanto attiene al Collegio sindacale le elezioni hanno dato l’esito seguente: Cristina Stefani (presidente), Tullio Parisi (Cantina Sociale Vivallis sca), Lorenzo Simoni (Cantine Monfort srl), Lucia Corradini (sindaco supplente), Michele Girardi (sindaco supplente).
L’assemblea, svoltasi a distanza su una piattaforma digitale, ha approvato alcune modifiche tecniche relative al disciplinare di produzione della Doc Valdadige.
Preoccupazione per gli effetti della pandemia
Il presidente Patton, ha espresso il suo sentito ringraziamento per la conferma plebiscitaria che ha considerata come una testimonianza di apprezzamento e sostegno per il lavoro svolto e ha sottolineato l’importanza di proseguire nelle progettualità già individuate con particolare attenzione ai temi della sostenibilità, della promozione, del ruolo di coordinamento proprio del Consorzio per il comparto vitivinicolo provinciale. «Nostra precisa volontà – ha proseguito – è quella di trovare nuove forme di collaborazione tra i vari soggetti pubblici e privati del mondo enoico trentino».
Nell’assemblea è emersa forte anche la preoccupazione per la situazione della commercializzazione dei vini compromessa dalla chiusura ormai molto lunga causa pandemia di tutto il canale Horeca. «La nostra preoccupazione è molto forte – ha concluso Patton – anche perché la crisi del settore si inserisce in una crisi generale che ormai va dal settore sanitario a quello sociale a quello economico».