Ilsa con Ilsactigreen Start Microgranulare ha realizzato un fertilizzante con un significativo effetto starter e che assicura la minima dispersione nell’ambiente, perché la sua formulazione in microgranuli consente che sia applicato sia direttamente con la tramoggia, oppure attrezzando le seminatrici con appositi distributori che canalizzano il concime nel solco di semina. Adatto alla fertilizzazione di colture orticole, industriali, aree verdi, mais, barbabietola e coltivazioni floreali, è formulato a partire dalle due matrici Ilsa, Gelamin e Agrogel, idrolizzati da collagene, il primo liquido, che ha funzione di stimolo all’accrescimento degli apparati radicali, di complessazione e protezione dei nutrienti nel suolo, e il secondo solido, vero e proprio nutriente. Ilsactigreen contiene fosforo solubile, non retrogradabile ad alta disponibilità, ed in più, sostanze attive nel favorire l’attività delle radici, su una base di argilla ad alto livello tecnologico. Il fosforo ha un preciso ruolo agronomico perché, con l’azoto, partecipa alla crescita generale della pianta intervenendo sullo sviluppo dell’apparato radicale. Favorisce fioritura, fruttificazione, formazione dei frutti e migrazione dei nutrienti verso gli organi di riserva, ed infine contribuisce a determinare la qualità delle produzioni finali. Soprattutto a causa di livelli di sostanza organica nei suoli sempre più decrescente e delle sempre più ridotte concimazioni fosfatiche, il fosforo è spesso disponibile a livelli insufficienti rispetto alle necessità della coltura, indipendentemente dalla quantità totale presente nei suoli, perché fortemente bloccato in fosfato tricalcico.
I microgranuli di Ilsactigreen Start Migrogranulare sono stati realizzati con una tecnologia specifica che assicura omogeneità di diametro e assenza di umidità; depositati nel solco di semina, cominciano da subito a rilasciare i diversi elementi che, protetti dalla reazione con Agrogel e Gelamin, prolungano al massimo la loro disponibilità nel suolo. Ilsactigreen porta alla rapida crescita di un efficiente e robusto apparato radicale.
La localizzazione del microgranulare permette grandi vantaggi: una maggiore radicazione della pianta, una migliore partenza, la massima efficienza dell'utilizzo del fosforo senza pericolo di una sua immobilizzazione, quindi una coltura senza problemi per i primi mesi. L’aspetto vincente di questa pratica è la comodità: in un unico passaggio si effettua la semina e la concimazione, movimentando poche decine di chilogrammi di fertilizzante per ettaro, da 10 a 50 in genere. Posizionare gli elementi nutritivi vicino al giovane apparato radicale, fa evitare perdite, sprechi o dispersioni nell'ambiente.