Il set aside rispetta il greening

    Tuttavia, la gestione dei terreni a riposo presenta alcune particolarità che l’agricoltore deve rispettare

    greening

    Domanda

    Posseggo 2 ha di oliveto e 32 ha di seminativi. Volevo sapere se con la nuova Pac 2014-2020 posso lasciare tutti i 32 ha di seminativi a riposo per 2 o 3 anni percependo regolarmente i titoli base più il greening.

    Questo contenuto è riservato agli abbonati alle riviste Edagricole. Abbonati

    Sei abbonato a Terra e Vita o ad una delle altre riviste Edagricole e hai già effettuato l’accesso al sito?
    Fai per accedere a questo articolo e a tutti i contenuti a te riservati.

    Sei abbonato ad una delle riviste Edagricole ma non hai mai effettuato l’accesso al sito?
    Registrati qui con la stessa e-mail utilizzata per la sottoscrizione del tuo abbonamento.
    Entro 24 ore verrai abilitato automaticamente alla consultazione dell’articolo e di tutti i contenuti riservati agli abbonati.

    Per qualsiasi problema scrivi a abbonamenti@newbusinessmedia.it

    Il set aside rispetta il greening
    - Ultima modifica: 2016-09-27T17:54:14+02:00
    da Sandra Osti
    Il set aside rispetta il greening - Ultima modifica: 2016-09-27T17:54:14+02:00 da Sandra Osti

    2 Commenti

    1. Ho 120 ha seminativi. Vorrei mettete 90 ha a riposo, 24 ha a grano e 6 ha a orzo. In questo modo rispetto il grenning e ricevo il pagamento del grenning?
      Un cordiale saluto.
      Francesco

      • I seminativi devono rispettare due impegni del greening:
        – diversificazione colturale;
        – presenza del 5% di aree di interesse ecologico (EFA).
        Primo impegno del greening. Nelle aziende la cui superficie a seminativo è superiore a 30 ha, la diversificazione prevede almeno tre colture, con la coltura principale che copre al massimo il 75% della superficie a seminativo e le due colture principali al massimo il 95%.
        In base al Reg. 1307/2013 (art. 44, par. 4), nella definizione di “coltura” rientrano:
        • le colture appartenenti a uno qualsiasi dei differenti generi della classificazione botanica delle colture;
        • i terreni lasciati a riposo.
        L’agricoltore in questione pratica tre colture su 120 ettari di seminativi. La coltura principale è il “terreno a riposo”, pari al 75% (non supera il 75%); le due colture principali (terreni a riposo e grano) sono pari al 95% (non superano il 95%). Di conseguenza, l’agricoltore rispetta la diversificazione.
        Secondo impegno del greening. Le aziende di dimensione superiore a 15 ettari a seminativo devono avere il 5% delle aree di interesse ecologico.
        Il terreno lasciato a riposo è considerato area di interesse ecologico (Reg. 1307/2013, art. 46, par. 2), con un fattore di ponderazione di 1. Quindi i 90 ettari di terreno lasciato a riposo corrispondono a 90 ettari di aree di interesse ecologico, ampiamente superiore al 5%. Di conseguenza, l’agricoltore rispetta le EFA.
        L’agricoltore in questione ha anche un’altra opportunità, offerta dall’art. 44 (par. 2) e 46 (par. 4) del Reg. 1307/2013, che recita: sono esclusi dal rispettare l’obbligo della diversificazione e delle EFA le aziende i cui seminativi sono utilizzati per più del 75% per la produzione di erba o di piante erbacee da foraggio, per terreni lasciati a riposo o sottoposti ad una combinazione di tali tipi di impieghi, a condizione che la superficie complessiva dei seminativi non sottoposti a tali utilizzi non superi i 30 ettari.
        Se l’agricoltore in questione destinasse 91 ettari a terreni a riposo (più del 75%), automaticamente rispetterebbe il greening (sia la diversificazione sia le aree ecologiche); quindi l’agricoltore non sarebbe neanche obbligato a fare le tre colture.

        Angelo Frascarelli

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento
    Per favore inserisci il tuo nome