Sembra finita la moda del vino novello made in Italy che è andata avanti dalla metà degli anni ‘70 in poi per arrivare progressivamente fino al minimo storico di questa campagna 2016. Il 30 ottobre 2016 è iniziata la vendita del vino novello italiano, vendemmia 2016, con un anticipo di 17 giorni rispetto all’inizio delle vendite del novello Beaujolais nouveau in Francia.
Le previsioni per la campagna 2016 parlano di non più di 2 milioni di bottiglie che rappresentano una soglia che potrebbe portare alla definitiva scomparsa di questa tipologia di vino nata appunto negli anni ‘70 per contrastare la forte concorrenza francese che vantava in quel campo più solide tradizioni.
Il boom del novello italiano negli anni d’oro diede luogo anche a fenomeni di frode nel senso che si cercava di spacciare come novelli i residui della vecchia campagna, al massimo tagliati con una piccola percentuale di vero vino novello per far posto in cantina al vino nuovo.
Per l’occasione venne definita anche una puntuale legislazione per definire il vino novello, la tecnologia produttiva e soprattutto il calendario di vendita che impone la data dell’inizio della commercializzazione.