Tutti i prezzi dei prodotti agricoli rilevati, e commentati, da Ismea sulle principali piazze italiane nell'ultima settimana.
Animali vivi, carni fresche, cereali e derivati, derivati di colture industriali, foraggi ed alimneti per il bestiame, latte e derivati, oli e grassi vegetali, semi oleosi, uova fresche e in guscio, vini.
CEREALI
In gran parte dei centri di scambio i listini dei frumenti non hanno registrato alcuna variazione rispetto alla scorsa settimana, mentre in diverse piazze del centro nord sono stati osservati dei lievi arretramenti nelle quotazioni di mais ed orzo. I prezzi medi dei semi di soia a Bologna e Treviso sono risultati in ulteriore rialzo, rispettivamente di 4 e 2 €/t; a Milano rimangono stabili a 411 €/t. Sui principali mercati internazionali le prossime scadenze di maggio e giugno hanno evidenziato dei significativi ribassi, verosimilmente dettati dalle abbondanti prospettive sui prossimi raccolti.
BOVINI
Resta ancora sostanzialmente calmo l'andamento del comparto bovino. Il mercato dei vitelloni registra ancora lievi cali alla Borsa di Modena, in commissione a Padova e a Montichiari a fine settimana; diversa la situazione a Cuneo, dove i capi piemontesi sono sempre molto ricercati. Segnali positivi si sono registrati nel corso della settimana per le femmine da ristallo Charolaise a Modena e per i baliotti a Montichiari. I tagli di vitellone, come già la scorsa settimana, subiscono un ulteriore calo per mezzene ed anteriori, commercializzazione tipica del periodo.
SUINI
Prosegue l'andamento attivo delle quotazioni di suinetti da allevamento e magroni, ancora in aumento su tutte le piazze e con l'indicazione della CUN che conferma questo trend la prossima settimana. Per i suini grassi e le scrofe le contrattazioni settimanali sulle principali piazze si sono mantenute prevalentemente stazionarie con il valore della quotazione per la taglia classica dei suini da macello (156/176 kg) attestato a 1,58 €/kg. La rilevazione della CUN per la prossima settimana indica una situazione tendenzialmente stabile, in linea con i valori della settimana in esame. L'andamento dei tagli è rimasto stazionario alla Borsa di Modena e la rilevazione della CUN per la prossima settimana indica una maggiore positività per le contrattazioni di coppe, pancette e grasso.
AVICUNICOLI
Settimana discreta per il mercato avicunicolo che, in risposta alle richieste della GDO, riesce ad ottenere qualche spunto positivo. Il pollo ottiene con fatica i primi aggiustamenti di prezzo sia sul vivo che sul macellato; è su quest’ultimo che adesso si sta puntando per un auspicato adeguamento di prezzo. I cali previsti per le galline rosse alla fine sono arrivati, e sembrano essere progressivi; le pesanti cercano di mantenere ma qualche cedimento c’è stato anche per loro. Aggiustamenti di prezzo si sono registrati per le faraone che, in vista dell’imminente periodo pasquale, fanno ben sperare: Niente di nuovo per tacchini e uova che confermano le quotazioni precedenti. Bene i conigli che anche questa settimana vedono crescere le quotazioni.
LATTIERO-CASEARIO
L’ultima ottava monitorata, come peraltro verificatosi per l’intero mese, è stata contraddistinta da quotazioni al rialzo per tutte le materie grasse. Nello specifico, negli ultimi sette giorni si è assistito ad incrementi su tutti i centri di scambio ad eccezione di quello di Modena, che ha confermato i listini per lo zangolato a 2,33 €/kg. Restano stazionarie anche le quotazioni del Parmigiano Reggiano Dop su tutte le piazze, con scambi definiti nella norma. Per il Grana Padano la congiuntura appare ancora flessiva, con listini in perdita dai 5 centesimi ai 10 centesimi al chilo, con un andamento degli scambi molto più calmo. Sul fronte della materia prima, il latte spot sulla borsa merci di Verona ha accusato flessioni di 1 euro al quintale (quotazione media 36 €/100 kg), più marcate le perdite su Lodi dove i listini medi passano da 36,75 a 35,50 €/100kg.