Incentivi alle aziende agricole singole e associate (ma anche ai consorzi agrari) che realizzano impianti a biomasse. È stato infatti pubblicato il 16 febbraio scorso il bando emanato dall’Enama e finanziato dal ministero delle Politiche agricole per promuovere l’energia rinnovabile. Lo stanziamento è di 20 milioni e la scadenza per la presentazione delle domande di contributo è stata fissata ad aprile.
Il bando indica finalità, modalità e requisiti dei beneficiari. Una condizione è che l’impianto a biomasse sia innovativo, che non vuol dire che la tecnologia utilizzata debba essere «inedita» ma che, per esempio, lo sia per un determinato territorio tale da costituire un modello anche per altri agricoltori.
I beneficiari, come chiarisce il bando sono le imprese agricole singole o associate; le imprese forestali e i consorzi agrari, per le società è richiesta una partecipazione societaria non inferiore, per statuto, al 51% di imprenditori.
Con un budget di 20 milioni si assegnerà alle imprese selezionate un contributo in conto capitale che non potrà essere superiore del 40% del costo del totale e non potrà comunque superare 500mila euro nel rispetto del regime di aiuti «de minimis».
Per l’ammissione i progetti devono rispondere ad almeno una delle seguenti condizioni: contenuto intrinseco di innovatività per tecnologia e/o modello organizzativo; carattere di innovatività anche soltanto relativamente al territorio presso il quale dovranno essere realizzati. Chi ha realizzato l’impianto deve consentire che possa essere visitato per almeno tre giornate ogni anno per due anni.
Il finanziamento assicurerà contributi per l'acquisto di impianti per la produzione di energia alimentati da biomasse; per la realizzazione di manufatti funzionalmente connessi all'esercizio dell'impianto di produzione di energia alimentati da biomasse, comprese le infrastrutture per l’allacciamento alle reti di distribuzione; inoltre l’acquisto di macchine e attrezzature connessi alla produzione e al recupero della biomassa, alla funzionalità dell'impianto di produzione di energia e all’aumento dell’efficienza della filiera agroenergetica. È compreso infine l'acquisto di macchine e attrezzature finalizzate alla modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale dell’impianto.
Il contributo copre anche i costi dei consulenti per la progettazione con una quota che può arrivare al 6% del costo totale delle opere edili.
La domanda che dovrà essere conforme al modello scaricabile sul sito Enama (www.enama.it) e del ministero delel Politiche agricole (www.politicheagricole.it) dovrà essere inviata all’Enama. La Commissione, composta da 5 membri nominati da Enama su indicazione del Mipaaf valuterà le domande presentate sulla base di criteri di priorità e preferenza ai fini dell’attribuzione dei punteggio necessario per l’ammissione alla graduatoria finale.