Grano tenero
Si assiste alla compressione degli “spread” tra le classi merceologiche causa la ridotta offerta di “misti” e “bianchi” che si portano a ridosso dei grani di forza. I molini hanno buona copertura di grani “superiori” e del “tipo Bologna” ma la domanda di grani panificabili subisce l’effetto rialzista dalle alternative comunitarie ed estere e dalla domanda zootecnica. In regime di limitati scambi le quotazioni continuano a salire con i grani di forza che valgono un reso Ager il “Bologna” sui 238 €/t (+1) e su Milano sui 230 €/t; i “bianchi” Ager sui 232-235 €/t (+1) e i “misti” Ager attorno ai 228-232 €/t (+1) reso destino; comunitari “generici” a 224 €/t (+2) con i grani di forza a 238-240 €/t e gli esteri a 268-270 €/t (inv).
Grano duro
La tendenza al rialzo continua con gli aumenti che producono sempre più titubanza nell’offerta, in presenza di domanda costante e che vorrebbe allungare le coperture al primo trimestre 2019. Rincari su tutte le classi che vanno dal 1 €/t di Bologna ai 3 €/t di Foggia, con i molini interessati sia a partire con caratteristiche superiori che ai “duri di base”. Gli eco di minori semine ed un rafforzamento delle alternative comunitarie ed estere consolidano la tenenza con il “tipo Fino” proteico quotato reso Bologna a 230-233 €/t (+1), con il Centro partenza sui 220 €/t (+2) e il “Fino” Foggia partenza sui 233-235 €/t (+3) e gli “slavati” tra i 200 e i 220 €/t (+3). Comunitari ed esteri poco scambiati e sensibilmente a premio sul nazionale.
Mais
Da settimane le quotazioni nel nazionale si mantengono, sulle piazze del Nord, allo stesso livello con Bologna e Milano che trovano stabilità anche per le origini comunitarie ed estere (congelate ai livelli della scorsa settimana dal recuper dell’euro sul dollaro). Lo spread in aumento con i cereali a paglia potrebbe far crescere la domanda zootecnica, ma al momento non si vedono segnali di cambiamento con il mais “generico” reso Nord-Est che vale arrivo un 177-178 €/t. Il mais nostrano “con caratteristiche” a poco più di 180 €/t che si mantiene a sconto rispetto ai rimpiazzi comunitari ed esteri di un 3-5 €/t (inv).
Cereali foraggieri e oleaginose
Cereali foraggeri: in regime di un mercato ben tenuto, gli orzi pesanti restano in ascesa e quotano sull’Ager tra 216 e 221 €/t (+1); i teneri nostrani quasi introvabili si rafforzano per un prezzo arrivo Bologna di 225 €/t (+3) e Milano di 210 €/t (+3). Sorgo in simpatia quota un 196 €/t arrivo. Oleaginose: la soia internazionale è ben tenuta nonostante l’arrivo dei raccolti nell’Emisfero Sud e i “colloqui” tra USA e Cina per un valore di 348-353 €/t (+5) arrivo; la nazionale a 340-348 €/t reso.